Creative Council
Milano
via Gerolamo Morone, 6
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WEB
Marisa Settembrini
dal 10/3/2008 al 2/4/2008
lunedi' - venerdi' 16,30-19.30 su appuntamento

Segnalato da

Carlo Franza




 
calendario eventi  :: 




10/3/2008

Marisa Settembrini

Creative Council, Milano

Sussurrando la liberta'. Due grandi installazioni e 25 opere su tela di diverso formato. Collage, segni e scritture, macchie e fondali di colore monocromo dedicate alla scrittice Oriana Fallaci. A cura di Carlo Franza.


comunicato stampa

La mostra dal titolo “Sussurrando la libertà” di Marisa Settembrini, che rientra in un progetto artistico internazionale,”BALCONATA MILANESE ”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per lo spazio Creative Council (annata 2007-2008) attestato internazionalmente per l’Immagineering da Gianni Donatelli e Andrea Croce, focalizza l’attenzione su talune figure in progress della nuova stagione artistica europea.

L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte di piano internazionale, che firma anche il testo, riunisce due grandi installazioni e venticinque opere su tela di diverso formato dell’artista italiana Marisa Settembrini, vera promessa dell’arte europea, capace come pochi di occasionare la storia, e figure della storia, attraverso uno sperimentalismo di immagine e colore, in cui transitano allegorie e analogie capaci di cogliere la pelle e il cuore delle cose, e ancor più di suscitare emozioni e ricordi intellettualmente vivaci.

All’inaugurazione ci sarà una prolusione del Prof. Carlo Franza, curatore della mostra, unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti. Si brinderà con vini italiani.

Scrive Carlo Franza nel testo: “E’ una mostra degnissima oltre che artisticamente carica di segnali innovativi, questa che Marisa Settembrini dedica a Oriana Fallaci. Una donna la cui vita è stata sempre innervata all’insegna della libertà. Ha creduto nella libertà, ha lottato per la libertà, è stata la bandiera della libertà perfino in tempi oggi un po’ disperati. Marisa Settembrini ne ha dissotterrato lo spirito della scrittrice, e certe icone collage, sottili radiografie della sua storia di nomade toscana, sono un testimonial curioso e scintillante. E quella vita anarchica della giornalista, presa tra pace e guerra e tra guerra e pace, fino alla profezia degli ultimi anni che ha tentato di esorcizzare il presente, tutto si affaccia in queste pagine di colore della Settembrini, che ridanno tono a certe verità, e in cui persistono intenzioni e tentazioni di riamare la vita. Collage, segni e scritture, macchie e fondali di colore monocromo, si disfano in una luce, in una strategica ansia di disvelamento dell’attimo, in miraggi inseguiti da osservatori differenti. La vita riaffiora in finestre istoriate,e l’artista ci consegna ormai una irresistibile verità,porgendoci di ogni immagine il suo centro.Questo suo nuovo interrogarsi in arte è come dar vita a una fenomenologia post-storica,di arte relazionale che in questo caso abbandona il sublime ed esplora ,saccheggiando, come un puzzle, una mappa topografica dell’intralinguistico teatro del mondo”.

Cenni biografici dell’artista
E’ nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Boccioni di Milano città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano..

La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana.

Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Lecce, Todi, Milano, Pavia, Brescia) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf).

Ha vinto il Premio Lyceum per la grafica nel 1984. Negli ultimi anni Ottanta è stata presente a Milano, al Palazzo Sormani con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano.

Invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto.

Nel 1995, diciotto dipinti sul tema del Paradiso dantesco sono esposti all’Oratorio della Passione della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano e nello stesso anno, quarantasei opere sono esposte all’Università Bocconi.

Vince, per la pittura, nel 1994 il Premio Cortina, nel 1995 il Premio Saint Vincent, nel 1996 il Premio Bormio e il Premio Milano.

Invitata nel dicembre 1997 alla V Biennale d’Arte di Cremona con tre grandi opere nella sezione del racconto, insieme a Tadini e Adami. Nel 1998 partecipa ,su invito, alla mostra “Il giardino della ceramica” a Pietrasanta e alla mostra “Vergine, Madre, Regina” presso la Fondazione Mons. Bello. Sempre nel 1998 è invitata alla mostra “La soglia del silenzio” e nel 1999 alla mostra “Le stagioni della luce” nella galleria Lazzaro by Corsi di Milano, ambedue a cura del critico Carlo Franza.

Presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Iseo (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE), 1998, alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998,e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano(Le) nel 2004 con la “Porta della Luna”.

Negli ultimi anni che chiudono il Millennio si dedica ad un racconto ove la scrittura transita nella pittura, in un trittico di mostre milanesi (Blanchaert Antiquariato, Chiesa Antiquariato) che culminano nella Rotonda di San Carlo al Corso.

Nel 2003 espone a Sondrio in Palazzo Martinengo,poi ad Alcamo dai Maestri Evola e a Roma al Centrale Ristotheatre; per poi essere nel 2004 a New York,ancora a Milano con una mostra promossa dalla Provincia nello Spazio Guicciardini e a Roma in Vaticano ,chiamata da Giovanni Paolo II per l’esecuzione dell’opera mariana nella Cappella privata del Papa. Esegue per Giovanni Paolo II un grande ritratto che è andato, dopo la sua morte, nella cattedrale della città natale del Pontefice in Polonia .Nel 2003 viene collocata una sua grande Croce nel Santuario di San Vito a San Vito Lo Capo in Sicilia. Ha elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica.

E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27.

Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Guzzi a Montalto, dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Walter Schonenberg a Marco Valsecchi,e ancora Fulvio Papi.

Inaugurazione 11 marzo ore 18

Creative Council
via Gerolamo Morone, 6 Milano
da lunedì a venerdì dalle 16,30 alle 19.30 su appuntamento

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