Oltredimora. Con l'utilizzo degli specchi, apposti essenzialmente su porte e finestre di dimore di campagna, palazzi storici, case padronali e semplici case in rovina, l'artista realizza delle opere-performance-installazioni. Crea una dialettica tra la realta' della foto e del video e l'illusione che produce lo specchio: un dialogo fra il vero e il falso.
LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di presentare Oltredimora, una mostra personale di Stefano Scheda (1957, Faenza). Oltredimora rappresenta per Scheda un ulteriore passo in avanti rispetto a quel processo di ricerca iniziato alcuni anni fa attraverso l’individuazione di una dialettica della percezione che lo ha portato a confrontarsi prima con i corpi ed in seguito con forme architettoniche ed oggetti in relazione al paesaggio circostante.
In mostra da LipanjePuntin Scheda presenta le “case/dimora” sigillate da specchi che riflettono il “fuori” e insieme parlano del “dentro” e, come scrive Peter Weiermair: “…in questa finzione menzognera e virtuale, la realtà diventa la superficie di un complesso di domande che noi rivolgiamo all’immagine: un’opposizione spazio-temporale formalmente espressa dalla dislocazione fisica delle opere nello spazio (spiaggia, città, galleria) poste in relazione alle emozioni che provocano a livello psichico nello sguardo degli interlocutori (modelli, passanti, spettatori). La riflessione sulla percezione della realtà e la sua possibile traduzione mediale, la relazione tra l’evento e la sua immagine riflessa, è espressa in mostra attraverso la versatilità dinamica dell’artista nell’utilizzo di mezzi diversi, come foto-messa in scena, video e un oggetto, tutti caratterizzati da una moltitudine di significati”.
Con l’utilizzo degli specchi, apposti sulle aperture, essenzialmente porte e finestre, di dimore di campagna, palazzi storici, case padronali e semplici case in rovina, Scheda realizza delle opere-performance-installazioni, creando una dialettica tra la realtà della foto e del video e l’illusione che produce lo specchio: un dialogo fra il vero e il falso. Scrive Scheda: “per la prima volta il mio sguardo si fece film inquadrato dalle finestre e dalle porte della casa. Il fuori visto da dentro. Significativi frammenti. Ospite illusorio dello sguardo, il panorama di fronte. Ora, la casa stessa guarda con gli occhi degli specchi. Raccoglie lo sguardo degli altri. Prepotentemente il paesaggio la invade e la espropria della sua intimità. La casa di tutti. Il paesaggio di nessuno”.
Dunque lo specchio come elemento strutturante del working progress di Scheda, sia nelle installazioni con persone e paesaggi, sia nelle rappresentazioni di case deserte come pure negli oggetti mobili, fino ad esasperare la difficoltà di distinguere tra illusione e realtà nel coinvolgimento interattivo, aprendo la porta dell’altrove, come ben emerge negli ultimi video e, in particolare, nella video opera Reality Show of Allucination presentata allo ZKM di Karlsruhe nel 2006.
Oltredimora di Stefano Scheda è realizzata in collaborazione con a.c. viadimontoro 10 e con il supporto della Casa dell’Arte di Trieste.
Inaugurazione: Giovedì 20 marzo, 19-21
LipanjePuntin
via Diaz 4 - Trieste
Orario di galleria: dal martedì a venerdì 15.30 – 19.30, sabato 16.30 – 19.30 o su appuntamento
Ingresso libero