Luigi Franco Arte Contemporanea
Torino
via S.Agostino 23/q
011 5211336 FAX 011 5211066

Marzia Migliora
dal 11/12/2001 al 8/2/2002
011 5211336 FAX 011 5211066

Segnalato da

LFAC



 
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11/12/2001

Marzia Migliora

Luigi Franco Arte Contemporanea, Torino

The Flicker ('il guizzo", 'il fremito', 'il tremolio'). La mostra è composta da due video proiezioni e da una serie di dittici e trittici fotografici. Video e fotografie sono spinti verso il territorio sensoriale del tatto e del contatto, esperienze fisiche ed emotive proprie della relazione amorosa.


comunicato stampa

The Flicker

La ricerca di Marzia Migliora è iniziata con un ciclo fotografico dedicato al museo.
Con Musei: il doppio interno (1995) e Sotto-vuoto (1996-99) l'artista ha costruito un archivio dedicato alla memoria, esercitando uno sguardo trasversale rispetto alle classiche partizioni disciplinari museali. Con il video Chi c'è, c'è. (2000) l'indagine sulla memoria collettiva lascia il posto alla memoria privata, richiamata alla luce dal gioco.
Il gioco, inteso come "prova", è assunto nella serie successiva di lavori video, come strumento cognitivo del rapporto tra corpo e spazio, resistenza e abbandono, dolore e bellezza.
In 59 passi un tappeto di biglie di vetro rosso costituisce il campo di un esercizio.
L'artista lo percorre a piedi nudi, misurando la propria capacità di resistenza con una conta.
Una conta sta, analogamente, alla base di Ad occhi aperti (2001): sguardo diretto, intenso e prolungato verso una fonte di luce pressoché intollerabile. Il chiudersi delle palpebre e il lacrimare - riflessi istintivi e insieme condizioni di offuscamento e ottenebramento- contrastano con il senso di chiarezza dell'atto del vedere. Un motivo sonoro, rilassante e ripetitivo, accompagna il ritmo di immersione ed emersione del volto dell'artista da un liquido latteo.
Foglie di Ortiche -titolo del video (2001)- circondano, come "cattivi pensieri", questa pulsazione visiva in bilico tra apparizione e scomparsa.
Nella sua personale alla Videoteca della GAM di Torino (2001), Migliora ha realizzato l'installazione video e sonora Punto Croce. La narrazione di una biografia, registrata come caso clinico (tratto da Jung) ma narrata come una fiaba, è il tessuto sonoro e indiretto dell'immagine video, fissa su due mani che cuciono insieme le loro stesse dita. In Punto croce il narrare, l'intessere e il legare risultano come aspetti ambivalenti del tentativo di una narrazione identitaria.

Per la sua seconda mostra personale negli spazi della Luigi Franco, Marzia Migliora ha scelto un titolo unitario: The Flicker ("il guizzo", "il fremito", "il tremolio").
La mostra è composta da due video proiezioni e da una serie di dittici e trittici fotografici.
Video e fotografie sono spinti verso il territorio sensoriale del tatto e del contatto, esperienze fisiche ed emotive proprie della relazione amorosa.
Il "gioco del senso", che secondo Barthes è parte della complessità del "discorso amoroso", è suscitato da Migliora con il "magnetismo" e l'"elettricità", usati come condizioni sensitive e metaforiche.

In Campo magnetico l'artista segue ed è inseguita da una mela rossa appesa a un filo.
La visione del movimento dei due corpi, in una danza che ricrea il gioco dell'attrazione, è alterata dall'intermittenza della luce e dalle variazioni continue della messa a fuoco.
La perdita di nitidezza dei contorni coincide con una situazione di massima prossimità. L'annullamento della distanza determina il venir meno della vista a favore degli altri sensi.

Al dinamismo frenetico di Campo magnetico fa capo la lentezza di Stato elettrico.
In quella che si presenta come un'apparente inazione, l'avvenire di un fenomeno elettrostatico è il simbolo e segno esterno di un moto interiore.
I capelli di una donna immobile, vestita di rosso, si alzano espandendosi intorno al viso. La corona di capelli, che si compone nel corso di una paziente attesa, pare il frutto di un incantesimo.
Ottenuto dalla somma di tempi con gradazioni differenti (lentezza, fissità, avvenimento, sorpresa), l'evento rimanda ai prodigi delle fiabe e insieme alla condizione miracolosa dell'innamorarsi.

Il catalogo, che sarà pubblicato dopo l'inaugurazione della mostra, conterrà la documentazione iconografica della produzione recente dell'artista e il testo critico di Elena Volpato (italiano-inglese).

inaugurazione: 12 dicembre 2001

orario: martedì-sabato 15.30-19.30 (chiuso dal 23 dicembre2001 al 7 gennaio 2002)

Luigi Franco Arte Contemporanea
Via S. Agostino, 23/Q - I - 10122 TORINO
T. +39 - 011 - 521 13 36 - F. +39 - 011 - 521 10 66

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