Castel dell'Ovo
Napoli
via Eldorado, 3 (presso via Partenope - borgo marinaro)
081 7954593 FAX 081 7954598
WEB
Alfabeto di segni e sogni
dal 13/12/2001 al 31/1/2002
081 403344

Segnalato da

Donatella Bernabò




 
calendario eventi  :: 




13/12/2001

Alfabeto di segni e sogni

Castel dell'Ovo, Napoli

La mostra ricostruisce il lungo e intenso rapporto di Lucio Del Pezzo con la pittura, dagli anni segnati dall'esperienza del Gruppo 58 (e, ancora prima, da alcuni preziosi incunaboli) agli esiti piu' recenti. Oltre sessanta opere - pittura, disegni e, a sorpresa, anche scultura - scandiscono l'itinerario dell'esposizione.


comunicato stampa

La mostra ricostruisce il lungo e intenso rapporto di Lucio Del Pezzo con la pittura, dagli anni segnati dall'esperienza del Gruppo 58 (e, ancora prima, da alcuni preziosi incunaboli) agli esiti più recenti. Oltre sessanta opere - pittura, disegni e, a sorpresa, anche scultura - scandiscono l'itinerario dell'esposizione. Si tratta della prima mostra che Lucio Del Pezzo, nato a Napoli nel 1933, presenta in uno spazio pubblico della sua città, dalla quale si era allontanato nel 1960 per trasferirsi a Milano e poi a Parigi. Allestite negli spazi di Castel dell'Ovo che hanno già accolto, riscuotendo ampio consenso, le antologiche di Renato Barisani, Augusto Perez e Carlo Alfano, le opere di Del Pezzo segnano un percorso che si apre con un omaggio dedicato ai protagonisti del Gruppo 58 (Biasi, Del Pezzo, Luca, Fergola, Persico, Di Bello) proponendo, oltre ad un'opera di ciascun artista, un'ampia documentazione che meglio ci aiuta a comprendere la complessità dell'esperienza dei "nucleari del sud" (Sanguineti). A partire da questo prologo, che vuole essere un ricordo vivo del significativo contributo degli artisti del Gruppo 58 all'arte italiana, la mostra segue il lavoro di Del Pezzo nei suoi differenti svolgimenti, evidenziando come la sua ricerca nei primissimi anni Sessanta abbia saputo interpretare le istanze più vitali della cultura artistica internazionale. Così, la questione del "dopo l'informale" per Del Pezzo si è configurata come una pratica orientata verso la pittura oggettuale, con una particolare attenzione allo "stile italiano" che è l'insegnamento di De Chirico e della Metafisica.

La mostra ripercorre inoltre i successivi transiti dell'esperienza dell'artista che toccano i rapporti tra arte, spazio architettonico e scenografia. Di particolare interesse la documentazione relativa alla progettazione di arredamenti d'interni, all'installazione del "Labirinto del tempo libero" (l964), del bassorilievo in acciaio legato dipinto per un edificio progettato da Giò Ponti a Milano (l966), dei lavori per la scenografia di "Samarcanda" di Schatz (l986) e dei quattro grandi rilievi ceramici ed una plastica in bronzo per la Metropolitana di Napoli (2000). Un luogo della mostra è dedicato infine alle opere più recenti di Del Pezzo, consegnate al volo leggero dell'immaginazione. Due sculture di grandi dimensioni collocate negli spazi esterni di Castel dell'Ovo chiudono il percorso espositivo: Il teatro degli arcimboldi ( 2001) e La corda Quipu di Raimondo di Sangro che, realizzata per l'occasione, verrà acquisita dal Comune di Napoli.

Il catalogo, pubblicato dalle Edizioni Modo di Milano, raccoglie, oltre ad un testo dell'artista, contributi di Gillo Dorfles, Aldo Masullo, Angelo Trimarco, Vincenzo Trione, Stefania Zuliani ed è arricchito da una scelta essenziale di interventi che hanno accompagnato la storia di Del Pezzo, da un rigoroso repertorio iconografico e da apparati critici particolarmente accurati.

Coordinamento della mostra : Giusi Laurino Organizzazione: Fabbrica del Lunedì, Napoli

Ufficio Stampa:
donatella bernabò elisabetta florio

info utili
orari: lunedì - sabato 10.00-17.30
domenica e festivi 10.00 - 12.30
ingresso gratuito

Comune di Napoli
assessorato politiche culturali

Castel dell'Ovo - Napoli
tel. 081 403344

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Stefano Cioffi
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