Scuderie Palazzo Bentivoglio
Bologna
piazza Verdi 2

Start 02
dal 13/12/2001 al 26/1/2002

Segnalato da

PepitaInforma




 
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13/12/2001

Start 02

Scuderie Palazzo Bentivoglio, Bologna

Esposizione regionale che raccoglie i lavori di arte visiva e applicata, video e narrazione dei 16 giovani artisti emiliano romagnoli, che hanno partecipato alla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, manifestazione itinerante che si e' tenuta lo scorso luglio a Sarajevo e che ha ospitato oltre 700 artisti di diverse nazionalità.


comunicato stampa


16 GIOVANI ARTISTI DA SARAJEVO

ICEBERG Giovani artisti a Bologna
COMUNE DI BOLOGNA SETTORE CULTURA
SARAJEVO 2001 Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo
GAER Coordinamento regionale per la formazione e la promozione dei giovani artisti

Dal 14 dicembre 2001 al 26 gennaio 2002 il sorprendente spazio delle Scuderie Bentivoglio, recentemente restaurato, ospita START 02, esposizione regionale che raccoglie i lavori di arte visiva e applicata, video e narrazione dei 16 giovani artisti emiliano romagnoli, che hanno partecipato alla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, manifestazione itinerante che si è tenuta lo scorso luglio a Sarajevo e che ha ospitato oltre 700 artisti di diverse nazionalità.

La mostra si colloca nell'ambito della manifestazione, organizzata dal Comune di Bologna, Via Zamboni Strada delle arti - spettacoli, concerti, mostre, emozioni.

Start 02, la cui prima edizione si è svolta nel 1998 a seguito della Biennale di Roma, è organizzata dall'Ufficio Promozione Giovani Artisti del Settore Cultura del Comune di Bologna in collaborazione con il GA/ER (Coordinamento regionale per la formazione e la promozione dei giovani artisti), con il contributo della Regione Emilia Romagna.

BOLOGNA presenta all'esposizione le opere di otto dei suoi migliori talenti: la NARRAZIONE ha come rappresentante Alessandro Bignami (uno dei due vincitori della sezione Narrativa del concorso Iceberg 2000), i cui racconti contengono una tensione narrativa pregnante, che crea uno spaccato davvero credibile di rapporti umani.

Per il TEATRO il gruppo Zimmer Frei di Anna de Manincor, Anna Rispoli e Massimo Catozzi (vincitori di Iceberg 2000 per Teatro ed Immagini in Movimento), presenta la videoinstallazione N.K. - Never Keep Souvenirs of a Murder (a Sarajevo NK è stato presentato invece nella sua versione teatrale).
Il video è un vero e proprio film noir, che si svolge contemporaneamente su due schermi contrapposti.
La spazializzazione del suono e il montaggio in parallelo, creano un'area centrale, in cui ogni spettatore organizza il suo personale montaggio alternato e dunque anche la sua attribuzione del senso.

Diversi i lavori in mostra per quanto riguarda le ARTI VISIVE: Andrea Melloni (vincitore di Iceberg 2000 per la sezione Arti Plastiche) espone i suoi "cubi-funghi" della specie "amellonia cubitaria": è ciò che il corpo produce, le convenzioni che ci circondano e governano, il fraintendimento. Tra le sue varietà l'amellonia cubitaria annovera non solo esempi di crescita spontanea, ma anche "cultivar" prodotte in ambienti controllati; la presenza della cultivar felsinea in spazi esteticamente atti alla sua crescita costituisce un risultato colturale di rilievo. Ancora per Arti Visive l'installazione fotografica e performance Photovirus di Elisa Laraia, in cui lo spettatore sottoscrive un modulo per essere deliberatamente sottoposto all'inoculazione del virus, dichiarando di non essere stato indotto con la forza ed assumendosi così le conseguenze relative al contagio stesso.
Ancora una videoinstallazione per l'artista Alvise Renzini, che ha tratto la sua opera dal cortometraggio "Il vitello d'oro": film di animazione di 4'30'', composto da più di tremila disegni; il materiale è stato poi rimontato e dilatato, diventando così pittura in movimento senza più riferimento narrativo.

Per ARTI APPLICATE l'opera di Elena Manferdini è Inverted Landscape (Paesaggio ribaltato), proposta per il sottopassaggio pedonale di Via Indipendenza a Bologna. Nonostante le grotte fossero considerate nella classicità latina come luoghi mistici per riunioni, nella società contemporanea i sottopassaggi diventano sorgente di paure collettive e di pericolo, a causa della mancanza di luce e punti di riferimento.
Questo progetto propone una soluzione al problema, tramite l'uso simultaneo di sistemi formali e digitali nel soffitto del sottopassaggio, che diventa così fonte di illuminazione, e insieme punto di riferimento spaziale e informativo; Arti applicate anche per il gruppo Inguine.net, che propone un progetto di Web Design per un sito dedicato al fumetto contemporaneo e alle sue potenzialità espressive, in un ambiente elettronico come Internet.
I principali obiettivi del sito sono quelli di far conoscere autori spesso estranei ai circuiti della grande distribuzione ed esplorare - a partire dai fumetti originali - le possibilità di collaborazione e invenzione fra giovani creativi provenienti da ambiti molto diversi.

Per CREAZIONE DIGITALE Maurizio Guerra espone un'opera digitale ispirata al racconto "Connessioni", scritto nel 1997 dalla giovane autrice romana Francesca Sandrelli.

In rappresentanza di FERRARA, per Arti Visive, espone Riccardo Catozzi, che costruisce le sue opere (IO e Ponte) sul rapporto fra due o più elementi che dialogano attraverso l'uso di codici con movimenti labiali muti.
L'artista crea strutture con tubi innocenti, in cui vengono inseriti monitors e programmi video, dando loro anima e spirito; scaturiscono così dialoghi muti tra gli "elementi" posti uno di fronte all'altro, in un rapporto cronico e ripetitivo che non accetta altri interlocutori.
Spesso anche i loro involucri (le strutture di tubi) cercano di sbarrare il passaggio agli osservatori, quasi non volessero interruzioni-interferenze.
Sembra che si creino dialoghi a senso unico, indifferenti gli uni agli altri, come quando si parla davanti ad uno specchio.
Ma è proprio questa situazione rallentata in sottovuoto che dà origine ad una zona di comunicazione tra elementi incompatibili.

Opposto è invece l'intento di Lucia Bruni, sempre di Ferrara, che vuole creare con l'opera Osservatori un rapporto fisico con il pubblico.
Chi guarda è chiamato a vivere l'opera, ad entrare al suo interno, a percorrerla.
L'idea è quella di creare un rapporto tra le parti, che vada oltre la semplice fruizione.
L'opera d'arte diventa un percorso, crea un microambiente in cui nasce una relazione tra essa e l'osservatore.

Per MODENA Cristina Mirandola propone il suo Archivio di messaggi indecifrati, tentativo di ordinare e decifrare ciò che è confuso, un luogo dove le memorie si incontrano e comunicano.
L'archivio comprende "Contenitori di lacrime", che vogliono raccogliere e numerare le lacrime e i diversi significati del pianto; e "Opus", un'opera per conservare un momento passato, per trasformarlo in un'essenza, in una goccia preziosa.

Ancora per Modena, Sofia Cattinari con il Progetto di un Padiglione della Comunicazione Marittima, un viaggio intorno alla Navigazione, in un'atmosfera portuale, dove il commercio della merce è spesso caotico e frenetico. Il contrasto stridente tra contemplazione del paesaggio naturale e la presenza di elementi portuali stimola la riflessione sulle contraddizioni tra la tutela dell'ambiente marino e la risposta alle esigenze commerciali. La presenza dei ponti sottolinea come l'attività marittima debba assolvere prima di tutto alla richiesta di comunicazione che vi è da sempre tra i diversi paesi e le differenti realtà.

PARMA espone l'installazione Su sprigu del gruppo Su Trattagasu (formato da Alberto Tiago, Chiara Catellani, Nicolò Gazzola, Letizia Abbate, Clara Barbacini e Roel Dehoorne), che vuole comunicare in maniera fisica - attraverso audio e immagine - alcuni concetti che riguardano il rapporto tra caos e comunicazione (tema della Biennale di Sarajevo); il caos visivo é rappresentato da dodici specchi applicati su perni, tramite i quali si può regolarne l'inclinazione.
L'impatto sul visitatore è una moltiplicazione dei punti di vista, che rende difficile capire la reale collocazione degli scorci che si vedono.

Per NARRAZIONE è presente a Start 02 Mary Corradi, con il suo libro O-pera in-compiuta, un testo di frammenti e pensieri della giovane scrittrice.

La "Romagna Felix" è rappresentata dai talenti di FORLÌ; sempre per ARTI VISIVE espone Simona Palmieri, con l'installazione fotografica dal titolo Giro giro tondo.
Al centro dell'opera la ricerca sull'espressione corporea e l'identità (il fatto che l'artista abbia una gemella, la presenza dell'"altro da sé" che nello stesso tempo è il suo "doppio" ha sicuramente influito).
Mezzo attraverso cui guardare e narrare il mondo è infatti la rappresentazione del corpo nudo, "messo in scena" o in gioco, ma non violato.

Infine per INDUSTRIAL DESIGN il Gruppo E2 A design (formato da Gian Enrico Bertozzi, Alessandro Righi ed Elisa Lucchi), espone alla mostra Start 02 le lampade Kursk e Atomica, e le sedie in cartone Adamo ed Eva: il Gruppo E2 A design infatti, utilizzando pezzi di recupero, stravolti dalla loro funzione originale, oppure cose di uso comune o di nuova concezione per forme e associazione di materiali, realizza oggetti, dove viene curata anche la progettazione dei più piccoli particolari.

L'allestimento degli spazi della mostra è curato dal Gruppo Bet di Bologna, vincitore di Iceberg 2000 - sezione Architettura.

Ingresso gratuito

INAUGURAZIONE: venerdì 14 dicembre ORE 22.00

Orari: Dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 23.00

Per informazioni: 051/204638

Immagine di Alvise Renzini tratta dal cortometraggio "Il vitello d'oro"

Ufficio stampa Pepita Promoters
tel. 051.2919805 fax. 051.2960653

Scuderie Bentivoglio
P.zza Verdi - Bologna

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