Galleria Klerkx
Milano
via Massimiano, 25
02 21597763 FAX 02 21591507
WEB
Dacia Manto
dal 7/5/2008 al 11/7/2008
Mar-sab 13-19

Segnalato da

Manuela Klerkx




 
calendario eventi  :: 




7/5/2008

Dacia Manto

Galleria Klerkx, Milano

Jardin Planetaire. 2 installazioni che rappresentano 2 soggetti ricorrenti nella pittura di paessaggio: uno specchio d'acqua ed una concrezione di minerali, entrambi realizzati con prodotti industriali. E' esposta anche una serie di disegni. Il titolo e' un riferimento allo scritto di Gilles Clement: 'Manifesto del Terzo Paesaggio', una riflessione su tutti i luoghi naturali abbandonati dall'uomo.


comunicato stampa

a cura di Marco Tagliafierro

Dacia Manto (Milano, 1973), in occasione di questa seconda mostra personale presso la KLERKX approfondisce i temi a lei cari e prosegue il dialogo attivo ormai da quasi due anni con il curatore Marco Tagliaferro, suo coetaneo con il quale condivide l’esigenza di approfondire le intime relazioni tra il lavoro dell’artista ed il luogo che lo ospita.

Questo solo show consiste in due installazioni che significano rispettivamente due soggetti ricorrenti nella pittura di paessaggio: uno specchio d’acqua ed una concrezione di minerali, entrambi realizzati con prodotti industriali più una serie di disegni.
Il titolo di questa mostra, Jardin Planétaire, è un riferimento allo scritto di Gilles Clement (Francia, 1943) dal titolo: “Manifesto del Terzo Paesaggio”, una riflessione su tutti i luoghi naturali abbandonati dall’uomo. Tra essi si annoverano anche i più piccoli, quasi invisibili, come le erbacce in mezzo ad una aiuola.

L’artista è solita collezionare materiali di diverse provenienze e derivazioni, perlopiù fragili ma luminosi, dai quali si lascia sedurre, attrarre fin dal primo furtivo sguardo. La attrae tutto ciò che è lucente e candido poi entra in gioco il sentire con mano e di seguito altri elementi, pensieri, ricerche.

La ricerca intrapresa in questi anni da Dacia Manto vive un’oscillazione continua tra una constatazione obiettiva della realtà e una percezione soggettiva della stessa; questo per lei assume il significato del porsi su una soglia, una porta aperta costituita dal corpo.

Ricorrendo alle parole dell’artista potremmo dire che “sul valico di questa apertura si fa possibile un’esperienza del mondo”. Dacia Manto continua così: “La soglia è la pelle. Mi affascinano le superfici che restituiscono o persino diventano la forma. Questa corrispondenza appartiene alla natura ma vorrei potesse essere anche una direzione possibile del mio lavoro. Restituire, ricostruire, forse creare nuove corrispondenze. I miei paesaggi ricostruiti, paesaggi a volo d’uccello, sono geografie elaborate dal mio gesto ma spesso hanno origine nelle immagini colte dagli occhi. Mi affascinano gli scarti, gli errori, le imperfezioni che nascono nell’ambiguità dei rapporti tra lo spazio misurabile e lo spazio vissuto”.

C’è una profonda relazione estetica tra le installazioni di Dacia Manto ed i suoi disegni. La grafite, usata per accumulo o per sottrazione, come molti dei materiali che utilizza, ha una lucentezza, una qualità satinata, specchiante e volatile. I suoi disegni sono stratificazioni di segni, sedimentazioni di passaggi sui quali l’artista ritorna più volte fino a saturarli e a renderli traslucidi.

Inaugurazione giovedì 8 maggio 2008 alle ore 19

Galleria Klerkx
via Massimiano, 25 Milano
Martedì – sabato ore 13 – 19
ingresso libero

IN ARCHIVIO [23]
Otto Zitko
dal 11/11/2009 al 14/1/2010

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede