Diverse sedi
Roma

Gianni Piacentino
dal 14/5/2008 al 26/9/2008
lu-sab 12-20; lu-ve 16- 20

Segnalato da

Studio Stefania Miscetti



approfondimenti

Gianni Piacentino



 
calendario eventi  :: 




14/5/2008

Gianni Piacentino

Diverse sedi, Roma

Formatosi nel vitalissimo ambiente della Torino della meta' degli anni Sessanta in cui germinava il movimento dell'Arte Povera, l'artista si e' dedicato alla produzione di grandi sculture in legno rivestito di poliestere e dipinto con colori metallizzati o laccati che riprendono oggetti della quotidianita', come tavoli, scale ed infissi.


comunicato stampa

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Gianni Piacentino dopo il successo della prima mostra personale romana del 2005 alla galleria il Ponte Contemporanea, ritorna a Roma con una doppia personale nelle gallerie Il Ponte Contemporanea e Studio Stefania Miscetti presentando una serie di opere recenti e una selezione di lavori storici. Artista formatosi nel vitalissimo ambiente della Torino della metà degli anni Sessanta in cui germinava il movimento dell¹ Arte Povera, Piacentino ha partecipato alle prime mostre di quella tendenza, esponendo nel 1966 nella galleria torinese di Enzo Sperone e partecipando nel 1968 alla mostra «Prospect '68» alla Kunsthalle di Düsseldorf. In questi anni realizza grandi sculture in legno rivestito di poliestere e dipinto con colori metallizzati o laccati, che riprendono oggetti della quotidianità, come tavoli, scale ed infissi. ³Per il giovane artista torinese occuparsi delle dimensioni ha significato fondare i dati spaziali dei suoi elementari mobili, Ie loro coordinate: lungo e alto, orizzontale e verticale, ecc.

Da qui, la più recente preoccupazione di definire anche il posto che essi occupano: con la loro posizione, che carica queste strutture di una tensione unidimensionale ora verticale e ora orizzontale.² Tommaso Trini, Piacentino: la percezione del sospetto, Milano 1968. Il percorso artistico sarà segnato negli anni anche da esperienze professionali inconsuete: consigliere in una fabbrica di vernici speciali, decoratore di motociclette da competizione e pilota. Alla fine degli anni settanta GP diventerà infatti la sigla della scuderia di Piacentino, fatta di veicoli dalle proporzioni perfette e dalle forme nitide e filanti verniciate con estrema cura, macchine pensate e realizzate per il movimento, pronte allo scatto, monumenti alla velocità a cui l'artista, però, nega il funzionamento.

Sfuggendo ad ogni classificazione la ricerca di Gianni Piacentino ha sempre continuato ad esplorare i confini e la complessità del rapporto tra arte design. "Piacentino continua ad oscillare tra la creazione di oggetti che aspirano a rappresentare metaforicamente il loro passaggio da oggetto a simbolo e la creazione di oggetti che rappresentano semplicemente se stessi. L'artista lascia palesemente a chi osserva il compito di mediare tra queste due proposte." Saul Ostrow
L'imprevista complessitá di Gianni Piacentino, Catalogo Esso Gallery, New York, Marzo 2004

Nella galleria il Ponte Contemporanea saranno esposti, tra le opere recenti, Cantilever Tech-Story, A1 2007-2008 la prima di una serie di opere modulari a composizione variabile e Race 20 (V.F.H.T) un'evoluzione degli studi sui suoi prototipi che sviluppa l¹idea del veicolo integrato ai suoi appoggi. Accanto agli ultimi lavori Bronze-Silver Table Sculpture, 1967 opera esposta per la prima volta alla galleria Sperone di Milano insieme ad altri Tavoli, Pali e Portali con colori metallizzati opachi ed una variazione sull'idea di Finestra anch¹essa del 1967, poi riproposta nel 1975 e nel 1982.

Lo spazio dello Studio Stefania Miscetti proporrà invece il nuovo lavoro di grandi dimensioni Ailerons Sculpture ( 2 A. 2 RV. F. W. )_1, 2007 ­ 2008 veicolo progettato con l'uso delle tecnologie CAD-CAM di ultima generazione e realizzato con materiali industriali, resine e alluminio estremamente ricercati nella qualità, nell¹esecuzione e nell¹accuratezza dei dettagli. Oltre ad una serie di lavori storici di piccole dimensioni la mostra presenta due sculture di notevole importanza nel percorso artistico di Piacentino: Dark Purple Gray Three Dimension, 1966 opera esposta nella prima personale alla galleria Sperone di Torino e Dull Amaranth Disk presentato nello stesso anno sempre alla galleria Sperone in occasione della mostra Arte Abitabile.

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After the great success at il Ponte Contemporanea in 2005 with his first solo show in Rome, Gianni Piacentino returns to the capital with a double solo show at Il Ponte Contemporanea and Studio Stefania Miscetti, exhibiting a mixture of new pieces together with a selction of old works. Piacentino developed as an artist in Turin during the 60¹s where and when the Arte Povera was rising. He participated to that movement first exhibitions, showing in 1966 at Enzo Sperone Gallery in Turin, and in 1968 at the Kunsthalle in Düsseldorf during the exhibition «Prospect '68». During those years Piacentino created big wooden sculptures representing daily objects, such as tables laders and frames, covered in polyester and varnished with industrial lacquered colors. "For the young Turin artist caring about dimensions has meant creating the basics for later getting close to his moving elements and their coordinates: long and tall, horizontal and vertical, etc.." Tommaso Trini, Piacentino: the perception of suspect, Milann 1968. His artistic path will be also marked throughout the years by strange professional expriences: advisor for a special varnish factory and decorator and pilot of racing motorbykes.

At the end of the Œ70s GP will become the logo for Piacentino¹s stable, home of perfectly proportioned vehicles with clean and fluent shapes varnished with extreme care, machhines thought and made for moving, ready to go, like monuments to speed, to which the artist denies the function. Eluding any classification Gianni Piacentino's search has always kept on exploring the borders and the complexity of the relationship between art and design. ³Piacentino keeps on swinging between the creation of objects that aspire to metaphorically represent a passing through from object to symbol and the creation of objects that simply represent themselves. The artist clearly leaves to the public the task of mediating between these two proposals. The sudden complexity of Gianni Piacentino, Esso Gallery Catalogue, New York, March 2004

Il Ponte Contemporanea will show, as recent works, Cantilever Tech-Story, A1 2007-2008 first of a series of modular objects of changing composition, and Race 20 (V.F.H.T) an evolution of the studies regarding his prototypes, developing the idea of the vehicle integrated to its supports. Together with his la test works Bronze-Silver Table Sculpture, 1967 piece shown for the first time at the Sperone Gallery in Milan together with other Tables, Poles and Portals, with opaque metallic colors and Metalloid purple-gray inclined window object, a variation over the idea of Window also from 1967, and then proposed again in 1975 and 1982.

At Studio Stefania Miscetti he will present a new work of big dimensions Ailerons Sculpture ( 2 A. 2 RV. F. W. )_1, 2007 ­ 2008 vehicle projected with the use of the la test generation of CAD_CAM technologies and realised with extremely good quality industrial materials, resin and alluminium, and perfectly strict for the execution and the accuracy of details. Apart from a series of old works of small dimensions, the show presents two sculpures of strong relevance in Piacentino¹s artistic path: Dark Purple Gray Three Dimension, 1966 work shown in his first solo exhibition at the Sperone gallery in Turin, and and Dull Amaranth Disk exhibited as well in the same year and same gallery during the Arte Abitabile (Inhabitable Art) show.

Opening: 15 maggio 2008

Sedi / Venues:

Il Ponte Contemporanea
via Monserrato 23 ­ 00186 Roma
da lunedì a sabato ore 12-20 / Mon. to Sat. 12pm-08pm
Ingresso libero / Free admission

Studio Stefania Miscetti
via delle Mantellate 14 - 00165 Roma
da lunedì a venerdì ore16- 20 sabato su appuntamento / Mon. to Fry. from 4pm-8pm- Sat. on appointment
Ingresso libero / Free admission

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