Dario Agrimi
Giuseppe Bellini
Pierluca Cetera
Raffaele Fiorella
Michele Giangrande
Paolo Guido
Beppe Labianca
Beppe Sylos Labini
Vanessa Lopresti
Sandro Marasco
Ezia Mitolo
Marcello Moscara
Luigi Negro
Cesare Pietroiusti
Emilio Fantin
Giancarlo Norese
Cristiano Pallara
Giordano Pariti
Alessandro Passaro
Margherita Ragno
Francesco Sisinni
Matthew Barney
Vanessa Beecroft
Jota Castro
Tracey Emin
Peter Fischli
David Weiss
Nan Goldin
Irwin
Sarah Jeffries
Chantal Joffe
Yasumasa Morimura
Araki Nobuyoshi
Karl Nussbaum
James Reilly
Andres Serrano
Wolfgang Tillmans
Witkin Joel-Peter
Grazia De Palma
No stop live art show. Una mostra che, sviluppandosi sul manifesto parallelismo con il capolavoro greenawaiano, intende catalizzare le energie creative, costruttive, relazionali e mentali di tutti i protagonisti del fragile ed arcano sistema dell'arte. Dipinti, fotografie ed istallazioni, invadono una location maestosa, di un lusso ostentato da rasentare il grottesco. Qui 18 artisti pugliesi si confrontano con artisti internazionali come Nan Goldin, Wolfgang Tillmans, Tracey Emin, Matthew Barney, Vanessa Beecroft e molti altri. A cura di Grazia De Palma.
a cura di Grazia De Palma
artisti in mostra: Dario Agrimi, Giuseppe Bellini, Pierluca Cetera, Raffaele Fiorella, Michele Giangrande, Paolo Guido, Beppe Labianca, Beppe Sylos Labini, Vanessa Lopresti, Sandro Marasco, Ezia Mitolo, Marcello Moscara, Luigi Negro (Cesare Pietroiusti, Emilio Fantin, Giancarlo Norese), Cristiano Pallara, Giordano Pariti, Alessandro Passaro, Margherita Ragno, Francesco Sisinni. Matthew Barney, Vanessa Beecroft, Jota Castro, Tracey Emin, Peter Fischli & David Weiss, Nan Goldin, Irwin, Sarah Jeffries, Chantal Joffe, Yasumasa Morimura, Araki Nobuyoshi, Karl Nussbaum, James Reilly, Andres Serrano, Wolfgang Tillmans, Witkin Joel-Peter.
“Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante”. Parafrasando Peter Greenaway “Il cuoco, l’architetto, l’artista e il suo curatore”. Peter Greenaway. Un regista controverso e unico. L’incontro sinestetico, nella sua produzione, tra pittura e tecnica cinematografica è innegabile. A parte i sui trascorsi giovanili come pittore, in tutte le pellicole i riferimenti alle atmosfere di celebri dipinti non sono assolutamente un fatto accessorio. Così nell’affascinante lungometraggio del 1989, gli sfondi sono concepiti seguendo un’idea estetizzante che prende spunto da “Il banchetto degli ufficiali del corpo degli arcieri di San Giorgio” di Frans Hals e da “La cena in casa Levi” di Paolo Veronese. Scenografie che come abiti vestono i personaggi delle loro emozioni e passioni profonde: cibo, sesso, vita e morte.
Cibo, sesso, vita e morte, le stesse passioni che animano il progetto di “Il cuoco, l’architetto, l’artista e il suo curatore”; una mostra che, sviluppandosi sul manifesto parallelismo con il capolavoro greenawaiano, intende catalizzare le energie creative, costruttive, relazionali e mentali di tutti i protagonisti del fragile ed arcano sistema dell’arte, in un unicum tra vita, emozione ed esperienza artistica. Quasi un esperimento, dove però l’obiettivo è l’esperienza stessa, il vissuto quotidiano e il rapporto continuativo, quasi forzato ma casuale, tra persone unite dal fil rouge dell’identità tra vita e arte. Diciotto artisti pugliesi, chiamati a confrontarsi con se stessi, con la loro innata capacità di trasformare le immagini in turbamento della comunicazione, a sublimare il proprio talento nella difficile impresa di realizzare un’opera destinata ad abitare provvisoriamente un habitat contaminato da scenografie opulente ed eccessive ricche di drappi, cristalli e tappeti persiani. Plenilunio alla Fortezza, grande masseria fortificata del XIII sec., diventa una quinta teatrale in cui il reale si confonde tra visionarietà barocche, sfarzi formali, sensualità e degustazioni d’autore.
Non una galleria, non un museo, non un luogo “neutro” in cui sono le opere a descrivere l’ambiente, ma l’esatto contrario. Una location maestosa, sontuosa, di un lusso ostentato da rasentare il grottesco, esattamente come nel film di Greenaway, dove le opere sembrano essere lì quasi per caso, o meglio, per qualche strano caso, perché non confondendosi mai con l’arredamento, raccontano un progetto giocato sul filo sottile di accumulo e sottrazione. Dipinti, fotografie ed istallazioni, invadono il campo penetrando capillarmente l’interno dello stabile fino a diventarne arteria pulsante, creano un cortocircuito visivo reinventando non solo l’estetica ma anche la storia del luogo.
Sedici artisti internazionali, chiudono il cerchio inserendosi quasi come elemento di “disturbo”, le loro opere come oggetti di culto e di collezione alimentano il senso di precarietà e visionarietà di tutta la mostra.
Un Gran Galà aprirà la manifestazione di arte contemporanea: il concerto visionario “Cadavre Exquis” allieterà la serata insieme ad esibizioni di danza contemporanea, performance e live painting, degustazioni di speciali menu d’autore. Un dono e un esibizione, un affascinante tableau vivant, evento da non perdere.
Opening 25 maggio ore 19,00 ore 21.30 CADAVRE EXQUIS, concerto visionario
Plenilunio alla Fortezza
Contrada San Egidio - Mola di Bari (BA)
Orario: ore 16.00 - 20.00, tutti i giorni
Info per visite guidate su prenotazione al 080 4735244 /340 6199370