The rose is the rose. L'artista spazia dalla pittura alle arti applicate, dal ready made al collage: tecniche e linguaggi, i piu' vari, per liberare un'energia creativa che non si lascia imbrigliare nei dettami di stili.
Anna Sargenti spazia dalla pittura alle arti applicate, dal ready made al collage: tecniche e linguaggi, i più vari, per liberare un’energia creativa che non si lascia imbrigliare nei dettami di stili e correnti ma preferisce lasciarsi andare al flusso inarrestabile della propria ispirazione. “Senza fretta, però – tiene a precisare la Sargenti – la mia arte ha bisogno di tempi lenti: non posso sentirmi oppressa dalle scadenze e dagli impegni”. Un’esigenza primaria, questa, e soprattutto prioritaria rispetto a ogni altro obbligo sociale e mondano, che fa della Sargenti una personalità decisamente poco presenzialista e assai lontana dal vociante turbinio degli “eventi” che animano le cronache partenopee.
Adesso sta lavorando sulle rose: con un procedimento di astrazioni successive, il fiore si essenzializza fino a diventare una spirale screziata. Bianche su fondo bianco o rosse su fondo rosso, le rose sono diventate la sua ossessione. “Rosa mistica, era un’espressione che ricorreva nelle litanie alla Madonna – spiega – che ripetevo quando, da ragazzina frequentavo la scuola delle Orsoline. Un mondo, quello delle pratiche religiose, che trovavo soffocante già allora, ma che, in quanto via di accesso alla sfera del sacro mi sembra addirittura affascinante. La rosa è la mia strada per esplorare il mistero”. Ha cominciato a disegnarle quasi per caso, quando ha deciso di ricominciare a vivere: e ne ha dipinte tante, piccolissime ed enormi, arricciolate e morbidissime, corpose e liquide. “La rosa è un discorso d’amore – riprende la Sargenti.
Inaugurazione ore 18.30
ArtexArte
via Chiatamone, 7 - Napoli
Orario: dal martedì al venerdì ore 16,30 / 19,00 o per appuntamento
Ingresso libero