Artista multidisciplinare per eccellenza, nei suoi racconti mette in scena la storia, i conflitti e le lacerazioni del Sudafrica, la sofferenza, il senso di colpa che la dilaniano nella fase di trasformazione post-apartheid e che ne accompagnano l'arduo cammino verso l'emancipazione. In questa mostra l'artista presenta l'installazione Medicine Chest, da lui stesso definita "screen specific".
La Galleria Lia Rumma presenta, nella sede milanese, una mostra
dell'artista sudafricano William Kentridge, di cui già nel 1999 aveva
proposto, a Napoli, alcuni film della serie dedicata al personaggio di
Soho Eckstein.
Kentridge vive e lavora a Johannesburg, la città dove è nato nel
1955 e che non ha mai voluto lasciare.
Artista multidisciplinare per eccellenza, nei suoi racconti mette in
scena la storia, i conflitti e le lacerazioni del Sudafrica, la
sofferenza, il senso di colpa che la dilaniano nella fase di
trasformazione post-apartheid e che ne accompagnano l'arduo cammino
verso l'emancipazione.
Ma la forte ispirazione etica, l'afflato poetico e il tratto energico ed
espressivo dei disegni conferiscono alla sua opera una capacitÃ
d'impatto emotivo grazie alla quale le questioni e le metafore che mette
in campo risuonano al di là delle vicende narrate. Temi come quelli
dell'esodo, della paura e dell'orrore, del desiderio, della memoria e
dell'amnesia, del potere, dell'oppressione, della corruzione fisica,
morale, e sociale, della responsabilità individuale e collettiva
assurgono così ad un valore universale.
Kentridge è internazionalmente noto per i cortometraggi di animazione
e per i disegni a pastello e a carboncino che costituiscono la fase
preparatoria dei suoi film. Il processo di realizzazione di questi film
consiste nella preparazione di una serie di disegni che l'artista
modifica e rielabora via via per aggiunta o per sottrazione,
cancellandone e ridisegnandone alcune parti per poi riutilizzarli, con
una tecnica che rende tangibile il passaggio del tempo e la
stratificazione della memoria. Conosciute sono anche le sue incisioni e
le sculture in bronzo. Ma è con il teatro che Kentridge esordì, come
attore, scenografo e regista nel 1967, ed al teatro l'artista è
tornato in anni recenti.
In questa mostra l'artista presenta l'installazione Medicine Chest, da
lui stesso definita "screen specific". Si tratta di una videoanimazione,
tripartita in fasce orizzontali sovrapposte, sullo sportello di vetro di
un armadietto da farmacia. Le immagini che compongono il film si rifanno
ad eventi di attualità . Temi dell'opera sono la stratificazione di
significato della realtà , la difficoltà di costituire stabilmente
un'identità e un'opinione personale, lo sbandamento tra denuncia e
compassione, l'impossibilità di considerare un punto di vista
definitivamente acquisito a partire dalle informazioni, sempre
contraddittorie, che riceviamo.
Saranno inoltre presentati, soltanto la sera dell'inaugurazione il 17
gennaio in Via Varese 17, una serie di disegni relativi alla pièce
teatrale Confessions of Zeno, l'opera che l'artista sta attualmente
facendo conoscere al pubblico internazionale, e dalla quale sta traendo
il film che lo rappresenterà a Kassel, nel giugno 2001. Saranno infine
visibili incisioni e sculture in bronzo, arazzi e disegni realizzati su
pagine di vecchi libri.
A partire dalla Documenta X di Kassel, che ha fatto conoscere la sua
opera al grande pubblico, le mostre personali di Kentridge si sono
succedute numerose: tra le principali citiamo quelle del 1998 al Museum
of Contemporary Art, San Diego, al Palais des Beaux Arts, Brussels, alla
Kunstverein Munchen, Munich, quelle del 1999 al MACBA di Barcellona, al
Museum of Modern Art di New York, alla Serpentine Gallery di Londra,
nonché alla Biennale di Venezia del 1999.
Inaugurazione Giovedì 17 gennaio 2002, ore 19.00
Orario galleria: dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 13.30 e dalle
15.00 alle 19.30.
Si ringrazia la South Africa Mohair per la realizzazione degli arazzi.
Galleria Lia Rumma
Via Solferino 44, Milano
Tel +39.02.29060212 fax +39.02.29000101