Parco d'Arte Vivente - PAV
Torino
via Giordano Bruno, 31
011 3182235 FAX 011 3182235, 011 8191253
WEB
Michel Blazy
dal 5/6/2008 al 6/6/2008
10-18

Segnalato da

Arianna Bisceglia



approfondimenti

Michel Blazy



 
calendario eventi  :: 




5/6/2008

Michel Blazy

Parco d'Arte Vivente - PAV, Torino

Self Bar. Workshop con l'artista. Il lavoro di Blazy ruota intorno al concetto di "data di scadenza" intesa come relazione "funzionale" tra il frutto e l'uomo che lo consuma. Gli incontri con l'artista affronteranno in modo pratico oltre che teorico il tema della Bioarte e in generale delle opere che vivono nella dimensione del tempo organico.


comunicato stampa

l workshop “Self Bar”, nell’ambito delle Attività Formative del Programma PAV PRELUDE 2008, è rivolto ad artisti e operatori e sarà preceduto da un incontro aperto al pubblico gratuitamente, con Michel Blazy a cura di Ivana Mulatero alle ore 21 di giovedì 5 giugno. E’ un’iniziativa dell’Associazione che promuove la nascita del PAV (Parco Arte Vivente), il parco/museo che verrà inaugurato il 1° Novembre 2008 a Torino in Via Giordano Bruno 31.

Unici strumenti di lavoro un banco refrigerante, un tavolo e svariati agrumi (di qui il titolo ideato dall’artista “Self Bar”). Il lavoro ruota intorno al concetto di “data di scadenza” intesa come relazione “funzionale” fra il frutto e l’uomo che lo consuma. “Ma se il frutto viene slegato da questa funzione anche il concetto di “data di scadenza” perde il suo significato” osserva l’artista “La qualità estetica di un frutto può non essere vincolata alla sua ‘fruibilità’…E’ una lezione che impariamo già in natura e che forse va oggi ripresa, per svincolare gli oggetti dal cliché che tende a omologare perfino i prodotti naturali”.

Il focus del lavoro di Michel Balzy è improntato sui cicli vitali che, come nella condizione umana, comprendono anche la morte al termine di una propria evoluzione. Gli incontri con Blazy affronteranno in modo pratico oltre che teorico il tema della Bioarte e in generale delle opere che vivono nella dimensione del tempo organico; in trasformazione costante di fronte all’osservatore per “costringerlo” a confrontarsi e ad entrare in relazione. Un modo per interrogarsi anche sui supporti che possono testimoniare il processo di un’opera destinata alla dissoluzione (video, immagini ecc); nonché sui “luoghi” di fruizione dell’arte, evidenziando l’inadeguatezza dei musei rispetto a un’arte “vivente”.

Michel Blazy è già stato ospite del PAV di Torino in occasione della mostra “Living Material” presentata ad Artissima14 insieme a Jun Takita, Ennio Bertrand e il duo Andrea Caretto/Raffaella Spagna.

Blazy aveva presentato l’installazione Le tombeau du poulet aux quatre cuisses: una sorta di scheletro di pollo (a quattro zampe) appoggiato su uno strato di terra e funghi. Realizzato con un impasto di biscotti per cani, lo scheletro si è via via decomposto all’interno del terriccio, mentre i funghi –seminati poco prima dell’inizio di Artissima14 sono cresciuti man mano nel corso dell’esposizione per poi decomporsi e sparire a loro volta.

“… un progetto sulla capacità della materia vivente di trasformarsi e di produrre altre cose, e, allo stesso tempo, una critica al modo utilitaristico di utilizzare il vivente da parte della nostra società consumistica” racconta l’artista.

“Con le mie opere non cerco di impressionare lo spettatore, nè di portarlo ad una consapevolezza critica su alcuni problemi” spiega Blazy “non voglio che i lavori siano interpretati come messaggi politici di rivendicazione. Preferisco realizzare delle cose che assomigliano ad un enigma, che lo spettatore non coglie chiaramente. Voglio che provi allo stesso tempo una specie di disgusto e di attrazione per l’opera. Preferisco che i sentimenti rimangano ambigui. Le reazioni possono essere indifferentemente negative o positive, ma le opere non lasciano mai indifferenti le persone”. Spesso, io lavoro con il tempo e ci sono cose che si mostrano per tre giorni (e bisogna che qui l’evoluzione si abbia rapidamente), e ce ne sono altre che possono permanere per un anno. I materiali, in funzione delle varie condizioni esterne, evolvono in una certa maniera. Quindi, utilizzando il tempo, faccio in modo che succeda qualche cosa quando la gente guarda la mia opera. Può essere qualcosa che vive o che muore, ma la gente deve sentire che sta vivendo qualcosa nel presente e che ciò che vede non sarà più così dopo”.

Il Pav è un nuovo spazio pubblico della città di Torino in cui ricreare relazioni sociali attraverso la sperimentazione artistica. Ideato dall’artista Piero Gilardi il centro sorge in una zona industriale dismessa di circa 24.000 mq. in Via Giordano Bruno 31/bis, zona Lingotto, ed è concepito per svolgere diverse funzioni: un’area verde aperta al pubblico, uno spazio espositivo, un museo interattivo e un laboratorio di ricerca e di sperimentazione sul tema dell’arte del vivente. Questa definizione assume un significato preciso in relazione all’epoca in cui viviamo e nella quale divengono cruciali le culture fondate sulla biologia e sull’ecologia. L’arte si fa interprete dell’emergenza dei loro principi, della loro intrinseca filosofia e delle nuove pratiche e comportamenti sociali che ne derivano.

Non tanto un parco su cui verranno inserite opere d’arte intese come sculture o installazioni, bensì di un “polmone verde” in cui artisti di ogni parte del mondo proporranno al pubblico un nuovo modo di guardare, vivere o fruire la Natura, nei suoi più diversi aspetti.

L’associazione che promuove il PAV (acPav) è attiva dal 2002 ed è coordinata dall’artista Piero Gilardi. Raggruppa professionalità ed esperienze diverse in una ibridazione di linguaggi, saperi scientifici e tecnici significativi, volte alla sperimentazione del campo dell’arte e della natura.

All’esterno, nell’area verde e fra installazioni di Arte Ambientale i visitatori potranno osservare/partecipare a situazioni creative, come la ri-creazione di un habitat ideale per il ritorno delle lucciole in città dal titolo evocativo IMMIGRATION, laboratorio di “alchimia biotecnologia” promosso dall’artista Francesco Mariotti. L’apertura ufficiale al Pubblico del PAV è fissata per Sabato 1° Novembre 2008.

Informazioni per il pubblico e iscrizioni al workshop: PAV, Tel. 011-1950520 o 320/5612047- info@parcoartevivente.ithttp://www.parcoartevivente.it
UFFICIO STAMPA PAV THREESIXTY di Gabriella Braidotti +39 01154747

Torino Olympic Park – Villaggio Olimpico (Lingotto)
Via Giordano Bruno, 181 Torino- Locali della sede temporanea del PAV
venerdi e sabato 10-18
ingresso libero

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