Museo Civico Archeologico
Fiesole (FI)
via Portigiani, 1
055 5961293
WEB
Maro Gorky
dal 5/6/2008 al 3/8/2008
lun-dom 10-19 (chiuso martedi)
0555 961293

Segnalato da

Sara Bertolozzi



approfondimenti

Maro Gorky
Anna Laghi



 
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5/6/2008

Maro Gorky

Museo Civico Archeologico, Fiesole (FI)

Nell'ambito della 61' ed. del Festival dell'Estate Fiesolana, il Colle Etrusco apre i suoi spazi alla mostra dell'artista newyorkese "Ritmi e silenzi colorati". Un itinerario espositivo che si compenetra in maniera suggestiva con il patrimonio artistico etrusco, diventando quasi un dialogo sintetico tra tradizione aulica e sperimentazione contemporanea.


comunicato stampa

a cura di Anna Langhi

Nell’ambito della 61° edizione del Festival dell’Estate Fiesolana, il Colle Etrusco aprirà i suoi suggestivi spazi espositivi ad un’importante mostra di arte contemporanea a cura di Anna Langhi, presso il Museo Civico Archeologico di Fiesole l’artista newyorkese Maro Gorky esporrà le sue opere sotto il titolo “Ritmi e silenzi colorati”. Venerdì 6 giugno alle ore 18 il vernissage di questo poetico itinerario espositivo che si compenetra in maniera suggestiva con il patrimonio artistico etrusco, diventando quasi un dialogo sintetico tra tradizione aulica e sperimentazione contemporanea.

Nata a New York nel 1943, Maro Gorky, figlia maggiore del pittore armeno-americano Arshile Gorky ha compiuto i primi passi nel mondo dell’arte a contatto con lo stimolante ambiente dell’Astrazione e del Surrealismo, movimenti dei quali suo padre è stato esponente di spicco. Nel 1950 lascia gli Stati Uniti per l’Europa dove continua a coltivare la sua passione per l’arte. Termina il suo percorso di studi alla Slade School of Fine Art di Londra dove si laurea nel 1965. Del 1967 è l’incontro con lo scultore Matthew Spender, di lì a poco il matrimonio e la decisione condivisa di stabilire la propria residenza in Italia e di scegliere, come luogo dove vivere e creare, un casolare fra Siena e Firenze.

Le prime opere di Maro Gorky sono tradizionali nei temi scelti, ma originali nella resa espressiva del colore, nella resa del segno che definisce ed astrae figure e forme del naturale. A cavallo fra il 1970 e il 1980 Maro predilige il tema del ritratto che alterna, con meno intensità, al genere del paesaggio. Poi la grande e potente ritrattistica degli anni ‘90 dove Maro ferma con precisione il volto di amici, familiari e conoscenti con un segno potente che si fa decorativo negli sfondi, descrittivo nelle vesti ma che ritorna ad essere sintetico e quasi astrattizzante laddove le memorie di un rinascimento toscano vissuto intensamente si alternano a riletture del tutto personali delle moderne avanguardie.

Infine, dopo la scoperta del deserto, la scelta di Maro si concentra con più attenzione sul tema del paesaggio. La vista di sintetiche e silenti visioni di luoghi lontani emozioni che si trasferiscono in un sistema di segni colorati. E nei dipinti più recenti la forma ovoidale prende il sopravvento, semplifica e scarnifica quella del naturale e si fa simbolo di un’idea, di un concetto, di un’aspirazione. Ed anche nel ritratto il segno si fa metafora, prelude a nuove strade nelle quali i due generi si incontrano e diventano interdipendenti.

informazioni: Call Center 055055 e tel. 0555961293
infomusei@comune.fiesole.fi.it

inaugurazione venerdì 6 giugno ore 18.00

Museo Civico Archeologico
via Portigiani 1, Fiesole
Orario: lun-dom 10.00 – 19.00 (chiuso martedì);
biglietto: intero € 10,00 - € 6,00 ridotto

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