SPAC Spazi Pubblici Arte Contemporanea
Buttrio (UD)
via Morpurgo, 6 (Villa di Toppo Florio)
347 2713500
WEB
Anteprima fvg arti visive
dal 6/6/2008 al 26/9/2008

Segnalato da

Spac




 
calendario eventi  :: 




6/6/2008

Anteprima fvg arti visive

SPAC Spazi Pubblici Arte Contemporanea, Buttrio (UD)

Prima rassegna regionale per 59 artisti esordienti residenti in Friuli Venezia Giulia, invitati da 20 critici attenti al lavoro di ricerca prodotto sul territorio. L'iniziativa si articola in 3 differenti momenti espositivi il 7 giugno, 19 luglio e 30 agosto che porteranno nuove opere e ri-allestimenti in mostra. Un progetto sostenuto dal soggetto pubblico finalizzato a promuovere ricerca ed innovazione nell'ambito delle arti visive.


comunicato stampa

Sabato 7 giugno 2008 alle ore 20.00 si inaugurerá presso lo Spazio Pubblico Arte Contemporanea di Villa di Toppo Florio, in via Morpurgo 6 a Buttrio (UD), la mostra “Anteprima FVG”, prima rassegna regionale per 57 artisti residenti in Friuli Venezia Giulia invitati da 20 critici attenti alle produzioni di ricerca affrontate nell’ambito delle arti visive sul territorio. A seguire, esibizione del gruppo Etnoploc Trio (Aleksander Ipavec fisarmonica, Matej Špacapan tromba, Piero Purini sax soprano e tenore). L’inaugurazione verrà preceduta alle ore 17.00 dall’incontro tra critici artisti e pubblico per presentare, anche mediante proiezione di opere, i singoli percorsi creativi ed autoriali proposti in mostra. Il progetto è promosso dal Comune di Buttrio, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Assessorato all’Istruzione Cultura Sport e Politiche della Pace - con il sostegno dell’azienda vinicola Lis Neris, de Le Generali Assicurazioni e di Interna Group, media partner Connessomagazine.it.

I critici Francesca Agostinelli, Claudia Battistella, Angelo Bertani, Francesca Bonetta, Paola Bristot, Andrea Bruciati, Maria Campitelli, Giuliana Carbi, Guido Comis, Eva Comuzzi, Massimo De Bortoli, Melania Lunazzi, Anna Marzona, Lorenzo Michelli, Laura Safred, Laura Spolaore, Chiara Tavella, Paolo Toffolutti, Antonella Torriglia e Sabrina Zannier sono stati invitati a scegliere ciascuno 3 artisti aventi come prerogativa - indipendentemente dall’età anagrafica - quella di non presentare un significativo curriculum espositivo ma al contempo di essere impegnati sul fronte della rielaborazione di linguaggi, temi, attitudini presenti nell’immaginario culturale contemporaneo.

Anteprima FVG allo Spazio Pubblico Arte Contemporanea di Buttrio prima edizione, si propone come “fiera dei curatori” finalizzata a promuovere ricerca ed innovazione nell’ambito delle arti visive, indipendentemente dall’aspetto merceologico dell’opera d’arte e parallelamente alle scelte operate dal mercato. Un progetto sostenuto dal soggetto pubblico che impegna curatori e pubblico a scoprire e promuovere artisti esordienti, o elusi dai consueti itinerari delle mostre, per esplorare nuovi fronti di ricerca e ravvivare il panorama delle scelte e del dibattito culturale in Regione. L’appuntamento sarà caratterizzato da tre differenti ri-allestimenti espositivi - il 7 giugno, 19 luglio e 30 agosto - che consentriranno al pubblico la visione di più opere degli stessi autori per approfondire e meglio inquadrare i percorsi curatoriali ed il lavoro prodotto dei singoli artisti. Una mostra rivolta a pubblico, organizzatori, galleristi, artisti, collezionisti e stampa per promuovere nuovi percorsi, figure ed opere dell’attualità nell’arte, mettendo in circolo energie latenti, siano esse espresse da curatori, da artisti con anni di produzione alle spalle o da artisti che abbiano solo di recente avviato un personale percorso di ricerca.

Francesca Agostinelli propone Silvia Giusti, Luca Lazzaro, Laura Pozzar, artisti accomunati da una ricerca sostanzialmente pittorica e volta ad indagare, nell’ampio mare dell’identità contemporanea, quella dimensione del soggetto per così dire “periferica” ed insistita intorno a un modo di guardare il proprio essere nel mondo da un punto di vista marginale, decentrato, fuori fuoco. Claudia Battistella, con Andrea Pertoldeo e Viviana Falcomer, introduce due artisti che utilizzano il mezzo fotografico per esplorare luoghi marginali e spazi di confine. Angelo Bertani, con Silvia Pignat, Nicolas Vavassori e Carolina Zanelli, ci indica personalità artistiche profondamente diverse, non collegabili secondo nessun parametro di tendenza; anzi, in due casi su tre, la scelta è caduta su modalità creative che raramente vengono considerate nell’ambito della cosiddetta arte contemporanea, relegate in campi specifici come quelli dell’illustrazione, del packaging, del mosaico. Le più classiche, invece, tra le tecniche artistiche - pittura ad olio fotografia e grafica - per gli artisti Elio Germani, Valeria Buset e Cora Chiavedale proposti da Francesca Bonetta, mentre Andrea Bruciati non pone questioni di media ma di metodo e, nell’eclettismo tecnico e stilistico che caratterizza gli artisti Ludovico Bomben, Mattia Campo dall’Orto e Alan De Cecco, afferma la necessità di costruire forma con tutto ciò che di più comune ci circonda. Paola Bristot sottolinea con le sue scelte che l’eccentricità e la contaminazione dei linguaggi - fumetto illustrazione e grafica - affrontata da Gosparini-Mudokon, Alberto Lot e Sara Pavan, sono la loro forza, specie in questo momento, in cui si registra uno spostamento verso modalità di approccio sempre più schiacciate nell’uso delle tecnologie. L’arte è techné! Anzi, il recupero di questa dimensione può presentare dei ribaltamenti di prospettiva.

Guido Comis riflette sulla relazione, non scontata e non banale, tra l’artista, la sua storia e le sue esperienze, relazione che si rivela con totale evidenza nelle opere di Matteo Attruia, Michela Buttignol e Giuseppe Collovati. Tra fotografia, installazione e multimedialità si muovono Novella Predonzan, Andrea Facca, Ivan Bormann- Cesare Graziali-Stefano Stiglich, presentati da Maria Campitelli, e tra mondi onirici, paradossi, provocazioni ma anche luoghi urbani periferici intimamente legati all’esperienza esistenziale. Scene ammantate di un’artificialità gommosa, indagini in macro che investigano i dettagli e le trame di elementi naturali ed intense storie umane radicate nelle tradizioni contadine per gli artisti Escapista, Francesca Martinelli e Giovanni Spano, voluti da Giuliana Carbi. Eva Comuzzi con RiTs, Serena Salvadori e Verde Olivia propone artisti che indagando il disegno attraverso la casualità o si avvicinano al mondo dei cartoni animati o investigano una propria dimensione domestica e familiare, compiendo viaggi nella memoria e in quei ricordi infantili che un adulto dimentica. Massimo De Bortoli propone Mattia Pellizzari, che intesse una ricerca fotografica al cui centro troviamo le persone ed i possibili sviluppi di narrazioni a comporre degli story-board da girare e rigirare, mentre Nancy Rossit con intenzione narrativa ed autoanalitica esprime con l’illustrazione le potenzialità del disegno attraverso l’accentuazione del particolare, del realismo e dell’uso intenso del colore. Melania Lunazzi inserisce in mostra Francesco Calviello, Massimo Deganutti e Fulvio Tomasi apparentati da un comune denominatore formale e tecnico dato dal procedimento di esecuzione lento, minuzioso e di segno opposto rispetto alla velocità e al consumismo spinto di buona parte della produzione artistica dei nostri giorni, presentando un’umanità non sradicata da se stessa, bensì lucida e propositiva. Anna Marzona ha scelto Mattia Del Moro, Piero Di Biase e Stefano Fanti, tre artisti che lavorano in Carnia e che spaziano dalla pittura iperrealista connotata dallo scatto fotografico all’istallazione progettuale, alla raffinata ricostruzione di sculture utlizzando scarti della società industriale. Lorenzo Michelli, con Barbara Stefani, Nicolò Mazzuia e Fabrizio Di Luca, propone la “anacronistica” scelta della pittura fatta con intelligenza e buona forma o agendo per sottrazione nel produrre opere “scarnificate” dove l’assenza è il connotato più immediato e pregnante. Laura Safred presenta i lavori di Manuel Fanni Canelles, Francesco Montenero ed Ivan Zerjal, artisti “sull’orlo del vulcano” liberi dai vincoli di un linguaggio codificato e aperti a tematiche che provengono da studi ed esperienze professionali diversi da quelli specificatamente artistici.

Per Laura Spolaore la scelta ricade su Gianfranco Pezzot, che sembra fotografare una realtà senza ragioni e senza vita, dove il fascino della solitudine ne porta in luce l’essenza, su Federica Valvassori che realizza foto molto spesso di interni svelati in dettagli, contrasti di luce o colore, giochi di inquadrature che si soffermano sulle tracce tangibili dell’abbandono, e su Nadia Zorzin che con un’unica linea pulita ed essenziale disegna il suo mondo quotidiano. Le tre artiste Elisabetta Di Sopra, Valeria Marchi e Claudia Cavallaro, proposte da Chiara Tavella, hanno in comune, nonostante i diversi media adottati, la ricerca di una dimensione espressiva concentrata e “silenziosa”, ai confini tra emergenza figurativa e astrazione. Paolo Toffolutti, con Roberto Aita, Marco Citron e Karin Vallini, sembra interessato a definire l’orizzonte di una nuova classicità che accomuna gli artisti nella volontà di affermare un consolidamento della ricerca sui temi e soggetti della passata stagione postmoderna e che pongono al centro dell’interesse uno sguardo distaccato sull’individuo ed il suo circostante. Antonella Torriglia allarga il campo della ricerca oltre il visibile con Alessandro Bimbatti ed il suo esasperato tecnicismo figlio dell’illustrazione al servizio di una documentazione descrittiva monotona e fredda sul mondo dell’ornitologia che fa pensare ad una concettualizzazione dell’atto della visione, mentre Lorenzo Dante Ferro risolve la sua azione entro il campo degli odori e delle sinestesie da essi procurate, creando un corpo scultoreo interamente immateriale di opere strettamente legato alla suggestione di ambienti naturali. Sabrina Zannier, infine, compila una triade di artisti come Gianluca Baronchelli, Francesca Basso ed Elisa Galassi accomunati dall’osservazione e riflessione sulla quotidianità e la progressiva definizione di atti esistenziali circostanziati distintamente osservati mediante tracce fotografiche o con la realizzazione, nel caso della Galassi, di assemblaggi in forma d’abito. Si tratta di una mostra che per ampiezza e volontà propositiva non può esaurirsi nella elencazione delle presenze critiche o autoriali e che richiede la partecipazione diretta del pubblico, con il quale costruire una indagine ed una fruizione condivisa, magari conflittuale ma collettiva dell’arte contemporanea e della società che rappresenta. Tutte le opere saranno collocate sia nel giardino antistante che nei tre piani della villa, dove lo spazio verrà frazionato in moduli per meglio ospitare e definire i venti progetti curatoriali ed il loro percorso tenterà di individuare i possibili aspetti di relazione e/o continuità/conflitto.

In contemporanea, nel Parco della villa di Toppo Florio, è sempre visitabile la mostra “Richard Nonas una giornata particolare”, sculture in permanenza realizzate per la giornata della liberazione. Apertura in concomitanza con altre mostre dello Spac o su appuntamento telefonico

immagine: Serena Salvadori, Come dice mia sorella

Inaugurazione 7 giugno 2008

SpAC - Spazio per l'Arte Contemporanea
via Morpurgo, 6 (Villa di Toppo Florio) - Buttrio (UD)
Aperto venerdì e sabato dalle 20.00 alle 23
Ingresso libero

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