Castello Svevo
Termoli (CB)
Piazza Castello

Giovanni Cinelli
dal 16/6/2008 al 24/6/2008
Inaugurazione ore 21.30

Segnalato da

Monoceros onlus




 
calendario eventi  :: 




16/6/2008

Giovanni Cinelli

Castello Svevo, Termoli (CB)

Poesie...a colori. Una mostra commemorativa. Le opere dell'artista sono esposte 'nude', cosi' come venivano poste sui cavalletti, affisse al muro o prive di telaio, per meglio avvicinare il visitatore al mondo del pittore.


comunicato stampa

a cura di Monoceros onlus, Dr. Aurora Cinelli

con il patrocinio del Comune di Termoli, Assessorato alla Cultura

Nel suggestivo sito dell’antico borgo medievale di Termoli, dove troneggia il Castello di Federico II di Svevia, il maestro Giovanni Cinelli sarà degnamente ricordato e lui, che del suo amore per la natura aveva fatto un’arte, avrebbe apprezzato la poesia del mare che circonda il solido muraglione.

”Poesie... a colori” è nel programma della ''Cinquantunesima EstateTermolese 2008'' con i patrocini del comune di Termoli, Assessorato alla Cultura, provincia di Campobasso e Regione Molise. L’inaugurazione della mostra è prevista per martedì 17 giugno ore 21 e 30 e sarà visitabile fino al 25 giugno 2008.
Le opere dell’artista saranno esposte ”nude”, così come venivano poste sui cavalletti o affisse al muro, se prive di telaio, per meglio avvicinare il visitatore al mondo del pittore.
Venite dunque a scoprire perché la mostra si chiama ”Poesie... a colori”!!
Dr. A. Cinelli

GIOVANNI CINELLI, pittore (1932-2002).
''Molisano d’origine, nacque a Macchia Valfortore il 16 giugno 1932, ma presto conobbe l'Italia dalla Sicilia al Trentino. Mostrò precocemente il suo talento nel disegno; raccontava che da bambino, immerso nel verde della natura, si divertiva a combinare i colori di erba, foglie e fiori sul bianco di una grande pietra. Finalmente gratificò la sua inclinazione artistica quando, visitando gallerie e musei nelle grandi città, sentì l’ispirazione a dipingere. Era il 1952 ed era già militare. Le prime opere ebbero titolo, datazione e numerazione progressiva: quando arrivò alla 409 scrisse sul suo diario che cominciava ad essere faticoso e non se ne curò più e da artista autentico non pensò che a dipingere, a “creare” come diceva lui. Le persone sensibili alla sua pittura rimanevano affascinate anche dalla sua visione del mondo, dalla sua distanza dallo Zeitgeist inteso come spirito del tempo, e i familiari stessi erano stupiti dalla sua capacità di estrapolare un futuro lontanissimo in maniera quasi profetica. La sua esistenza fu caratterizzata dall'ufficialità della carriera militare mitigata dalla sensibilità e dalla poesia della sua Arte-rifugio alla quale si dedicò in via esclusiva appena gli fu consentito di liberarsi dai vincoli che ne limitavano la piena espressione. Del suo amore per la Natura egli fece un'Arte e di questo noi lo ringraziamo.''

“Innumerevoli le rassegne d’Arte, concorsi nazionali ed internazionali che lo hanno visto protagonista ricevendo numerosi premi tra cui il Premio speciale per l’elevata capacità artistica: diploma di benemerenza e medaglia, al “PREMIO INTERNAZIONALE DI LETTERE ARTI SCIENZE - VILLA ALESSANDRA – V EDIZIONE” (1978) di Alanno D’Abruzzo; la Medaglia d’oro dei Protagonisti ’79 presso la “MOSTRA INTERNAZIONALE XIX CENTENARIO DELL’ERUZIONE DEL VESUVIO” A POMPEI (NA), Promosso dall’Azienda autonoma Cura Soggiorno e Turismo; il 1° premio in rappresentanza della Regione Molise alla “RASSEGNA INTERNAZIONALE DI PITTURA DI MADDALONI” (1980) a Maddaloni (CE); la Medaglia d’argento (1980) al “1° CONCORSO NAZIONALE DI PITTURA CITTA’ DI CASORIA” (NA); il Premio per meriti artistici “LA QUERCIA D’ORO” (1983) a Roma.

Dai primi anni ’70 espose le proprie opere pittoriche presso gallerie o allestendo mostre personali in Italia e in Svizzera: una costante furono le esposizioni personali annuali presso il “Parco dell’Acqua Santa – Terme di Chianciano (SI)” dai primi anni ’80 fino al 1996. Dal 1980 fino al 1997 ha assicurato la sua presenza artistica al “CONCORSO DI ARTI FIGURATIVE E LETTERATURA” riservato ai militari dell’Arma e promosso dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Nella Capitale Cinelli intratteneva ottimi rapporti artistici con la storica “ASSOCIAZIONE CENTO PITTORI VIA MARGUTTA”; frequenti le sue esposizioni organizzate e promosse da RADIOGIONALE, Agenzia Quotidiana Stampa Nazionale, dall’inizio degli anni ’80 fino alla seconda metà degli anni ’90, come la “PRIMAVERA ROMANA A TRINITA’ DEI MONTI” e “AUTUNNO ROMANO” sulla scalinata di piazza di Spagna, “ARTISTI IN GALLERIA” e “NATALE IN GALLERIA COLONNA”, “NATALE OGGI” e “MOSTRA MERCATO INTERNAZIONALE” presso la Fiera di Roma. Dagli anni ‘70 in poi ha rallegrato le estati termolesi esponendo le sue opere pittoriche allestendo innumerevoli mostre personali: ricordiamo le sue frequentate e apprezzate esposizioni in un antico palazzo accanto a Piazza S. Antonio, in altri siti centrali e nel vetusto Hotel San Carlo, presso l’atrio della Biblioteca “G. Perrotta” e in altre collettive locali. Numerose sue opere fanno parte di collezioni private e si trovano in Italia, Svizzera, Germania, Belgio, Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna, Austria e Perù.” Dr. Aurora Cinelli

La Critica

Hanno scritto di lui:

“Spesso la pittura di Giovanni Cinelli si avvicina al surreale, pur mantenendo fermo il concetto figurativo. Egli armonizza l’insieme dei colori componendo così una celestiale melodia che penetra nel profondo dell’essere sensibile fino a condurlo dolcemente nel meraviglioso mondo dei sogni. […]La sua pittura assume il tumultuare di un ciclo trionfalistico della poetica della natura. Natura dipinta, fonte espressa di energia, sorpresa vitale, groviglio di forze incontrollabili delle molteplici articolazioni, furia inventiva quasi sempre teatro dei riverberi psicologici dell’Autore, fissazione di una gamma cromatica coniugata fino all’eccesso… […] e poi colore riverberato e traslato che modella figure alla luce solare e nella notte, alberi e fiori, paesaggi mistici, e ancora figure ibernate e a volte riarse nella cocente luce solare. Un mondo figurale che preferisce riconciliare l’Uomo con la Natura e pertanto ci invita a riprendere coscienza della nostra immagine immersa nella natura stessa. La Pittura del Cinelli ben si adatta a ricordarci che la nostra radice di uomini è nella Natura, nella madre terra incorrotta, ospitale, salvatrice, germinante concordanze ed uguaglianze, epifania dell’assoluto. Pittura, dunque, che ristabilisce il rapporto Uomo-Natura, quest’ultima intesa non come oggetto di imitazione ma come acrobazia di vita, pulsazione continua e profetica.” Hugo Orlando, Pittore e Critico d’Arte.

“[…] Contemplava e dipingeva i suggestivi tramonti, colline attorniate da laghi e vegetazione, che oggi lo hanno condotto all’ottimo apprezzamento dei collezionisti e della critica nazionale. Il realismo del Cinelli si confonde con quel romanticismo che soltanto lui sa rappresentare con una forza interiore non comune.” Arte Mercato Molise, 1979.

“[…] il pittore Cinelli, attento esponente dell’Arte e della cultura molisane. […] Di grande rilievo la poliedrica e raffinata personalità dell’Autore, sensibilissimo poeta e vero sapiente della nostra epoca, vincitore di concorsi nazionali, ma modestissimo.” A. Marolla, articolo “Le poliedriche tele del pittore Cinelli”


“Le opere, celebrative ed evocative, ritraggono il fulgore di un’arcadia lontana ed avulsa dalla realtà, dove chiari riferimenti architettonici si fondono in simbiosi perfetta con simboli e archetipi dell’inconscio […]” A. Marolla
“La pittura di Giovanni Cinelli è di facile lettura, come di naturale armonia sono le opere che crea con delicata spontaneità. […] Una mostra che è valsa davvero la pena di essere presentata a Ferrara.” P. S., La Piazza di Ferrara.

“Tra i colori più vivi e pregnanti, tra le forme pi flessuose ed irreali, tra le luci più soffuse e magiche, si staglia un grande mito: l’abbraccio della terra e del cielo, il maschile ed il femminile. Nella pittura del Cinelli, profonda effusione di caldi e magici colori, ci capita di sovente di smarrirci in poche forme universali che straordinariamente s’intrecciano molli in un vortice magico. Quello stesso vortice che Cinelli ritrae palesemente in una sua opera come una luce azzurra dove ascendono degli uomini girini, “piccole larve” di fronte all’immensità della luce divina. P. Ottaviano

Inaugurazione ore 21.30

Castello Svevo
Piazza Castello - Termoli (CB)
Ingresso libero

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