Artsenal 63
Firenze
via S. Reparata, 19r
055 2695941 FAX 055 2645527
WEB
Sara Falli
dal 2/7/2008 al 15/7/2008

Segnalato da

Artsenal 63



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Sara Falli



 
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2/7/2008

Sara Falli

Artsenal 63, Firenze

In mostra una selezione di opere pittoriche. "La mia pittura e' il superamento della paura e un rendere poetico il linguaggio dell'affezione." (Sara Falli).


comunicato stampa

Artsenal63, è il primo spazio laboratorio esclusivamente dedicato alle esigenze degli artisti. Nato a Firenze col patrocinio del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e col contributo dell'UE, è il primo spazio operativo per l'artista contemporaneo.

L'obiettivo è dare un luogo alle centinaia di artisti, italiani e stranieri, che vivono e transitano per Firenze e che non hanno un proprio laboratorio dove realizzare le opere.

Artsenal63 vuole rispondere a questo bisogno, offrendo un insieme di servizi all'artista, un ambiente polivalente all'interno del quale l'artista avra' uno spazio anche solo temporaneo, attrezzato per realizzare il proprio lavoro, indipendentemente dalla tecnica praticata, senza doversi sobbarcare oneri economici troppo alti. Anche le piccole compagnie teatrali o le piccole produzioni di arti visive, possono usufruire della struttura.

Ubicato a Firenze, ha una metratura complessiva di circa 400 mq. Questa caratteristica lo rende idoneo per essere utilizzato come struttura modulare polivalente, adattabile alle necessita' di lavoro di artisti professionisti, ma anche per chi fa dell'arte una passione od uno svago.

Artsenal63 ospita da giovedì 3 luglio una personale di SARA FALLI.

''Proprio oggi parlando con una mia amica in macchina mi sono messa a ridere quando lei mi ha chiesto << Ma tu ci credi che gli oggetti di notte magari parlano tra di loro?!>> Io ho risposto di no.
Ma, nel dover raccontare quello che dipingo, sto seriamente ripensando a quella negazione, perché gli oggetti parlano davvero.

Io dipingo su tela le COSE della gente perché credo di poter rappresentare una persona attraverso i suoi oggetti… e allora è vero che le cose parlano, perché altrimenti non mi sarei mai messa a dipingere un paio di scarpe consumate e non le avrei mai viste belle al pari del mare o del cielo…
La mia ricerca si sta spostando anche sui luoghi d’abbandono o di permanenza degli oggetti ed ho in mente di fare un po’ d’installazioni.

Una delle cose che mi fa più paura (e credo che se si vuole conoscere bene qualcuno si deve osservare bene anche e soprattutto ciò che lo spaventa) è il fatto che gli oggetti ci sopravvivono, su di loro il tempo non ha la stessa devastazione che ha su di noi. Sto quindi dicendo, credo, che mi fa paura la morte, terribilmente!
La mia pittura è anche il superamento di quella paura e un rendere poetico il linguaggio dell’affezione.
Oltre a dipingere scrivo e lo scorso settembre ho pubblicato il mio primo romanzo “Vita di Saragaia” edito dalla casa editrice Tea nella collana Neon diretta da Aldo Nove.'' - Sara Gaia

Artsenal 63
Via S. Reparata 19r - Firenze

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