Museo d'Arte dello Splendore
Giulianova (TE)
v.le dello Splendore, 112
085 8007157
WEB
Ennio Calabria
dal 4/7/2008 al 6/9/2008
mart-sab 10-13; 16-20; dom 16-20; lunedi chiuso, 15 agosto chiuso
085 8007157

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Museo d'Arte dello Splendore



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Ennio Calabria



 
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4/7/2008

Ennio Calabria

Museo d'Arte dello Splendore, Giulianova (TE)

Un volto e il tempo: Ritratti e autoritratti 1960 - 2008. La mostra, curata da Carlo Fabrizio Carli, presenta oltre quaranta dipinti, tra cui il celebre ciclo che Calabria ha dedicato al volto sofferente di Giovanni Paolo II. Dagli esordi in chiave di ricerca di un nuovo linguaggio figurativo, la sua pittura si e' andata aprendo ad un ampio spettro di interessi con vivacita' e duttilita' di linguaggio.


comunicato stampa

a cura di Carlo Fabrizio Carli

Esponente tra i più noti della pittura italiana della seconda metà del '900, tuttora felicemente operante, Ennio Calabria (Tripoli, 1937) è un maestro della figurazione, che non ha mai smesso di credere nella pittura, intesa come insostituibile strumento per accostare e conoscere la realtà esterna e nel contempo interna allo stesso artista. Un percorso problematico e arduo, il suo, mai soddisfatto dei risultati raggiunti, generoso nel continuo rimettersi in discussione, anche nella conseguita e ampiamente storicizzata pienezza dei mezzi espressivi. Un percorso scandito dalla ripetuta partecipazione alle principali rassegne, dalla Biennale di Venezia alle Quadriennali, da prestigiose mostre personali, da uno sterminato curriculum critico ed espositivo e dalla presenza in prestigiose raccolte pubbliche a livello internazionale.

Dagli esordi in chiave di ricerca di un nuovo linguaggio figurativo (molto importante il suo ruolo nel gruppo Il pro e il contro, fondato nel 1961 assieme ai pittori Attardi, Farulli, Gianquinto, Guccione, Vespignani e ai critici Del Guercio, Micacchi e Morosini, in chiave di reazione alle istanze informali, al tempo egemoni), la pittura di Calabria si è andata aprendo ad uno spettro di interessi e ad una vivacità e duttilità di linguaggio che trova pochi riscontri nella situazione artistica contemporanea.

Questa mostra, curata da Carlo Fabrizio Carli in collaborazione con l"Archivio Calabria, espone oltre quaranta dipinti, ed è dedicata ad un versante importante, per quanto abitualmente poco frequentato dalla critica e dal pubblico della pittura di Calabria, il ritratto. La mostra si trasforma in una felice occasione per ripercorrere, seppure in estrema sintesi, cinquant"anni di attività artistica del pittore romano, dall”inizio anni Sessanta ad oggi. Proprio al 1960 risale infatti una tela come Nuovo acquisto che restituisce il sapore delle accese polemiche artistiche del tempo e trova il momento culminante nel ritratto di Palma Bucarelli, mitica Soprintendente della Galleria Nazionale d”Arte Moderna e grande signora dell’arte italiana del dopoguerra. Segue poi una straordinaria galleria di ritratti, perloppiù politici, che abitualmente non è facile poter accostare direttamente, dal Giovanni XXIII del 1963 allo Stalin e al Paolo VI del 1964, dal Mao pianeta del 1968 a Ho Chi Min (Un vespaio) e a Gandhi, entrambi del 1971.

Segue poi, esposto quasi al completo, il celebre ciclo che Calabria ha dedicato al volto sofferente di Giovanni Paolo II, ciclo che spazia dal 2002 al 2005. Si tratta in questo caso di ritratti molto particolari, ispirati da intensa drammaticità, in cui sussiste ben poco del ritratto tradizionale. Eppure, sembra volerci dire l”artista una delle poche iconografie che possa essere praticata da un pittore, in una società in cui sembra trionfare una grottesca telegenicità di celluloide.

Viene infine esposto un nutrito nucleo di ritratti e autoritratti che Calabria ha eseguito nell’ultimo triennio, produzione tuttora in corso e che pertanto si configura come un accesso al laboratorio più segreto del Maestro. Si tratta di ritratti tradizionali, efficacissimi anche dal punto di vista cromatico, di personaggi pubblici (il corridore Pantani, il Ministro Padoa Schioppa, il leader iraniano Ahmadinejad), ma anche di ritratti di celebri figure del passato (Newton, Berlioz, Croce) che sembrano quasi delineate sulla base di evocazioni medianiche e di ritratti di personaggi "anonimi" che contengono un "ossimoro" consistente nella convivenza del massimo sforzo identificativo della psicologia di personaggi assunti come "anonimi", entro la risacca delle infinite immagini proposte dalla stampa quotidiana.

Inaugurazione: 5 luglio ore 18

MAS – Museo d”Arte dello Splendore
Viale dello Splendore,112 Giulianova (Te)
Orario di apertura: da martedì a sabato, ore: 10-13; 16-20; domenica 16-20, lunedì chiuso, 15 agosto chiuso

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