Centro Sociale S.Della Porta
Avellino
Via Morelli e Silvati
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Selamat Datang
dal 28/1/2002 al 13/2/2002

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Setyo Mardiyantoro



 
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28/1/2002

Selamat Datang

Centro Sociale S.Della Porta, Avellino

(benvenuto) mostra dell'artista indonesiano Setyo Mardiyantoro, un artista completo, dotato di una larga padronanza di mezzi espressivi, di cui si serve sapientemente per re-inventare le forme della natura, fino ai limiti dell'astrazione. Le sue immagini sono composte da infiniti segni, una sorta di alfabeto ideografico, che hanno origine dalla stilizzazione di un uccello tropicale.


comunicato stampa

(benvenuto)

mostra dell'artista indonesiano Setyo Mardiyantoro

direzione artistica di Fabio Cinquemani
Presentazione di Marco di Mauro

Setyo Mardyiantoro è un artista completo, dotato di una larga padronanza di mezzi espressivi, di cui si serve sapientemente per re-inventare le forme della natura, fino ai limiti dell'astrazione. Le sue immagini sono composte da infiniti segni, una sorta di alfabeto ideografico, che hanno origine dalla stilizzazione di un uccello tropicale. Ed è proprio nella rappresentazione della natura che Setyo raggiunge i suoi esiti più alti, dispiegando sul batik o sulla ceramica o sul ferro quella nostalgia per una natura libera e rigogliosa che nel nostro paese va scomparendo.

E' questo un tratto caratteristico degli artisti immigrati, che tendono a ricostruire nell'arte ciò che non trovano nel paese che li ospita. Per questa ragione, alle mostre di Setyo capita di vedere un pubblico molto eterogeneo: immigrati del Senegal o della Nigeria, che condividono lo stesso amore per la natura e per uno stile di vita più sano, o giovani artisti italiani, alla ricerca di nuove ispirazioni per uscire dai canoni dell'arte europea.

Dall'Africa e dall'Oriente gli artisti europei del '900 hanno sempre attinto valori come l'ingenuità e la purezza, che la nostra civiltà ha fortemente compromesso. D'altro canto, pure gli artisti immigrati mostrano la volontà di uscire dal proprio ambito tradizionale, confrontandosi coi modelli europei. Spesso tale confronto genera un conflitto interiore, fra l'appartenenza di origine e quella che - almeno in parte - si vorrebbe assumere. Setyo lo avverte e lo traduce nei volti pensierosi di donne europee, che spesso emergono dalla fitta vegetazione che in fondo è la vera protagonista delle sue opere.

La sua pittura si inserisce nella corrente del "barocco balinese", come impropriamente viene definita. Questo termine, se da un lato esprime bene la fervida fantasia degli artisti indonesiani, dall'altro nasconde un limite profondo: estende una categoria dell'arte occidentale ad una cultura completamente diversa. Ne consegue che l'idea di forza insita nel barocco europeo è del tutto inadeguata a rappresentare l'arte di Setyo, che esprime al contrario un senso di abbandono alle forze della natura.

Non cercate rimandi concettuali nell'arte di Setyo, perché non ve ne trovereste, o peggio vi trovereste qualcosa che non appartiene al suo mondo. Provate piuttosto a resuscitare in voi lo spirito dell'infanzia, liberandovi dalle angosce quotidiane, per entrare dentro l'opera di Setyo e vivere attraverso questa l'incanto della natura indonesiana.
Non c'è modo migliore per comprendere le sue tele che sgomberare la propria mente e lasciarsi travolgere dall'esperienza del bello.
Marco di Mauro

Inaugurazione il 29/1/2002 ore 19

Centro Sociale "S.Della Porta"
Via Morelli e Salviati, Avellino

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