Marisa Albanese
Elizabeth Aro
Franko B.
Vanessa Beecroft
Vincenzo Cabiati
Rita Casdia
Alexander Costello
Elle Krystufek
In un'epoca piena di contrasti, in cui l'esibizionismo si scontra continuamente con la necessita' di una maggiore interiorita', otto artisti contemporanei si confrontano con il tema del mostrarsi nelle sue molteplici sfumature: dall'estrema ostentazione del proprio corpo, alla capacita' di rivelarci agli altri, anche nei nostri aspetti piu' intimi.
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Giovedì 11 Settembre si inaugurerà, presso la galleria Ciocca Arte
Contemporanea, una collettiva dal titolo Strange day
In un'epoca piena di contrasti, in cui l'esibizionismo si scontra
continuamente con la necessità di una maggiore interiorità, otto artisti
contemporanei, si confrontano con il tema del mostrarsi nelle sue
molteplici sfumature: dall’estrema ostenatzione del proprio corpo, alla
capacità di rivelarci agli altri, anche nei nostri aspetti più intimi.
Strange Day diventa il momento simbolo di questo contrasto: da
palcoscenico per il nostro aspetto esteriore a luogo di incontro in cui
mostrarci all’altro e farci conoscere.
Nell’opera Ragazza ricca di Vincenzo Cabiati, il tema dominante è
l'incapacità dell'uomo e della donna contemporanei di mostrarsi per quello
che realmente si è, ma solo attraverso merci e prodotti che mirano a
definire uno status sociale.
L’esibizionismo del proprio corpo e della sfera sessuale sono i temi
trattati da Elle Krystufek con l’opera When the body speaks, the mind will
follow che esamina il confine incerto che separa l'esibizionismo dalla
denuncia sociale di un mondo dove le immagini sessuali sono sempre più
protagoniste, a scapito dell’interiorità.
Lo stesso concetto viene affrontato da Vanessa Beecroft, che, fin dagli
esordi, ha indagato temi quali il voyerismo e l'intromissione dello
sguardo, utilizzando il corpo femminile come protagonista: un corpo
abbandonato, evanescente, dai tratti taglienti e asciutti, che
polemicamente ci ricorda una crocifissione.
In The black period, Franko B, studia l’universo maschile, affidandosi
esclusivamente al non-colore nero per delineare una sagoma in rilievo di
forte impatto segnico ed estremamente erotizzata, dove la denuncia sociale
cede il posto ad un’atmosfera più cupa e disillusa.
Rita Casdia, giovane artista siciliana, affronta invece la tematica con
l’ironia e la vivacità che contraddistingue la sua generazione attraverso
figure realizzate in polymer clay dai colori brillanti, che esprimono la
loro sessualità in modo provocante, in bilico tra dissacrazione e ironia.
La produzione di abiti-architetture di Elizabeth Aro non appartiene
semplicemente al mondo della moda: sono abiti che rivestono i corpi come
una seconda pelle, ma allo stesso tempo “forme che riflettono la
complessità di pensieri”, e che mostrano il conflitto tra mondo interiore
ed esteriorità, tra pubblico e privato.
Le Korai di Marisa Albanese sono donne contemporanee con una veste e un
casco che nascondono, ma ancor più preservano dall’omologazione,
dall’appiattimento che rende debole l’umanità, tutelando con il corpo
l’autenticità e l’unicità del pensiero.
Alexander Costello, con la tipica ironia inglese, nell'opera I never got
it when she told me to fuck off ci propone frasi e pensieri che
raccontano le infinite strade che può percorrere il sentimento, leggero
come palloncini pronti a volare via.
Inaugurazione giovedì 11 Settembre alle ore 18:30
Ciocca Arte Contemporanea
via Lecco 15 - Milano
Orario 14:00 - 19:30 Chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero
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On Wednesday 11th September Ciocca Arte Contemporanea will be inaugurating
the group exhibition Strange Day.
In a time of contrast, when exhibitionism continues to fight against the
need for a deeper self-awareness, eight contemporary artists broach the
matter of “showing oneself” in all it’s conceivable ways - from the
ostentatious use of the body to how we reveal our true selves to one
another intimately. Strange Day symbolises this contrast, not only as a
stage from where we can see a person for who they are when projecting
outwardly, but also as a place where we are able to meet a more sensitive,
reflective account of people too.
In Vincenzo Cabiati’s work, Ragazza ricca, the main theme focuses on the
difficulty that men and women have now in trying to show themselves for
who they really are, without the distraction of goods and products either
worn or on display that define a social status of their own.
Exhibitionism and sex are the issues tackled by Elle Krystufek in the work
When the body speaks, the mind will follow. Krystufek analyses the fine
line of uncertainty between mere exhibitionism and sexual connotation,
especially at a time now that sexual images are far more freely accessible
– and perhaps at the expense of our intimacy.
Similar themes appear in Vanessa Beecroft’s work who, from the beginning
of her career, has been interested in voyeurism as intrusion. Often using
women’s bodies as her primary medium, her work in Strange Day depicts an
abandoned, evanescent body, all skin and bones, gaunt and sharp, that
provocatively reminds us of a crucifixion.
In The black period Franko B studies the male universe, exclusively using
the non-colour black to outline an erotic relief and silhouette: the
social blame gives in to a dark and disillusioned atmosphere.
Rita Casdia, a young Sicilian artist, addresses her concerns with the
irony and playfulness of her generation, presenting colourful polymer-clay
dolls that express their sexuality in very provocative ways, balancing
humour with desecration.
Elizabeth Aro’s architectural clothes belong to the world of fashion. They
are clothes that cover the body as a second skin whilst also being “shapes
that mirror thought’s complexity”, showing the conflict between interior
and exterior, public and private.
Marisa Albanese’s Korai are contemporary women who each wear a sheet and
helmet to hide from, but most of all preserve themselves from, the
homologation that has made mankind weak. Using their bodies they protect
and defend the integrity of thought and mind.
Alexander Costello, with typical English humour, proposes in the work I
never got it when she told me to fuck off, sentences and thoughts that
tell us about the infinite ways of feeling. The sentiment is at times
delicate, yet disposable, as if like balloons ready to drift away.
Opening on Wensday 11th September 2008, at 6.30 pm
Ciocca Arte Contemporanea
via Lecco 15 - Milano
Opening time: 2.00 pm – 7.30 pm closed on Sunday and Monday
Free admission