Palazzo Strozzi
Firenze
piazza Strozzi, 1
055 2776461 FAX 055 2646560
WEB
Continuita
dal 24/1/2002 al 5/5/2002
055 2776461, 055 2776406
WEB
Segnalato da

Firenze Mostre




 
calendario eventi  :: 




24/1/2002

Continuita

Palazzo Strozzi, Firenze

Arte in Toscana 1945-2000. La mostra dedicata all'arte contemporanea in Toscana racconta gli anni della rinascita dopo la Seconda Guerra Mondiale fino ai nostri giorni illustrando le nuove tendenze sperimentali. Si propone di delineare un primo bilancio critico della seconda meta' del ventesimo secolo, analizzando i fatti salienti che hanno qualificato l'arte in Toscana e, parallelamente, suggerendo utili confronti con gli altri principali centri italiani. La mostra, concepita come un unico grande evento, sara' distribuita in diverse sedi.


comunicato stampa

Arte in Toscana 1945-2000
Presentazione
a cura di Alberto Boatto

Se prendiamo Firenze come emblema di tutta la Toscana, la mostra è compresa fra la positività di un evento affermativo - la liberazione di Firenze - e la drammaticità di un evento negativo - l'alluvione del '66 della stessa città. Apertura e chiusura provvisoria, che hanno avuto la loro incidenza, diretta o indiretta, sugli artisti toscani.
La generazione del "novecento", quelli che allora era costume chiamarli "maestri" (che vanno da Soffici sessantaseienne a Marino Marini solo trentacinquenne) approfondiscono con maggiore o minore radicalità il loro stile e introducono nuovi motivi iconografici.
Chi aveva le sue radici nel futurismo (Soffici, Conti e Severini), "rivisitano" le semplificazioni antinaturalistiche di quella antica sintassi d'avanguardia. Rosai raggiunge una sorta di "grado zero" umano e formale, nel ritrarre se stesso e nel raffigurare una serie di ragazzi nudi. Marini, nella scultura, introduce il nuovo motivo del cavaliere - guerriero o "miracolato" - sbalzato dal cavallo.
La generazione successiva, dei giovani, reagisce violentemente al cosiddetto "intimismo" toscano e specificatamente rosaiano. Nella loro "tabula rasa" si propongono tuttavia di collegarsi al razionalismo e alla limpidità di visione del Quattrocento toscano.
Siamo al gruppo dell'"astrattismo classico", con Berti e Nativi e poi Brunetti, Nuti e Monnini. Le proposte di "nuova figurazione" sono rappresentate dai fratelli Bueno e, in chiave di neorealismo, da Farulli.
Più segreta, l'opera di Venturino Venturi che, con la sua spontaneità "poetica" riesce già ad oltrepassare la divisione, di origine soprattutto ideologica, tra astrazione e figurazione. Moretti e Melani interpretano con originalità le posizioni "informali" - che possono apparire ai margini dell'esperienza toscana -, seguite dai più giovani, lo scultore Pierluca e il pittore Fallani. Ma la chiusura dell'ambiente toscano alle esperienze contemporanee obbliga un buon numero di giovani artisti ad abbandonare la Toscana.

A chiusura del percorso temporale, si ricompone una contrapposizione fra una posizione di astrattismo lirico (Guarneri e Verna) e una di inedita figurazione, in chiave di pop art (Barni, Ruffi e Buscioni, i pittori della "scuola di Pistoia"). Negli stessi anni prende avvio l'esperienza della "poesia visiva" e di una musica attenta ai risvolti spettacolari e visivi (Chiari e Bussotti).
La mostra comprenderà circa 120 opere di una trentina di artisti e si configurerà come una successione di "minime monografie" dedicare ai singoli artisti, soprattutto ai più rappresentativi.
Alcune bacheche documenteranno la "poesia visiva" e l'attività dei musicisti.
Al piano terra di Palazzo Strozzi, un drammatico e monumentale cavaliere di Marino Marini aprirà la rassegna, offrendone una chiave di lettura.

Il Progetto
La mostra dedicata all'arte contemporanea in Toscana e promossa dagli Enti aderenti allo Smac (Sistema Metropolitano di Arte Contemporanea) di cui fanno parte il Comune di Prato e il Museo Pecci, Pistoia, Celle e Firenze, racconta gli anni della rinascita dopo la Seconda Guerra Mondiale fino ai nostri giorni illustrando le nuove tendenze sperimentali.
La mostra si propone di delineare un primo bilancio critico della seconda metà del ventesimo secolo, analizzando i fatti salienti che hanno qualificato l'arte in Toscana e, parallelamente, suggerendo utili confronti con gli altri principali centri italiani.
Il progetto si articolerà lungo l'arco dei sei decenni presi in considerazione evidenziando tematiche, eventi, gruppi e personalità, dove la visione di insieme consentirà una valutazione dei caratteri peculiari della produzione e dell'attività artistica della nostra regione.
Le discipline, i temi, gli eventi e i luoghi presi in esame saranno: pittura, scultura e video; architettura e design; musica; teatro e danza; poesia visiva; riviste ed editoria d'arte; mostre, premi e gallerie; istituzioni,musei,fondazioni e associazioni; presenze artistiche straniere.

La mostra, concepita come un unico grande evento, sarà distribuita nelle diverse sedi con le seguenti periodizzazioni: Palazzo Strozzi, 1945-1967, dove sono previste 120 opere di una trentina di artisti tra i quali Marino Marini, Ardengo Soffici, Primo Conti, Ottone Rosai e altri; Palazzo Fabroni, 1968-1989; Museo Pecci 1990-2000; fattoria di Celle, presenze artistiche straniere.

Sezioni
Ciascuna sezione della mostra è affidata ad un curatore, incaricato di selezionare le opere all'interno del periodo e del tema affidato e di fornirne una lettura critica in uno specifico catalogo.

luoghi e mostre
CONTINUITA' Arte in Toscana 1945-1967

Inaugurazione: venerdì 25 gennaio 2002

Apertura al pubblico: dal 25 gennaio al 5 maggio 2002

Palazzo Strozzi, piazza Strozzi, Firenze

Orario della mostra: 10/19 tutti i giorni

Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro (valido anche per le mostre di Pistoia e Prato)

Telefono: 055-2776406 fax 055-2646560.

A cura di ALBERTO BOATTO Critico d'arte.
Si è interessato alle avanguardie (Duchamp, Neo-Dada, Pop Art) e a partire da queste esperienze ha esaminato la figura totale del moderno e dei suoi cerimoniali culturali. Ha pubblicato Pop Art (1967, 1983), Cerirnoniale di rnessa a morte interrotta (1977), Lo sguardo dal di fuori (1981), Alighiero & Boetti (1984), Della ghigliottina considerata una macchina celibe (1988),Dialogo dello psiconauta (1989), Narciso infranto, I'autoritratto moderno da Goya a Warhol (1997). Collabora a numerose riviste, tra le quali "Nuovi Argomenti" e "Leggere". Ha curato numerose mostre in Italia e all'estero, fra cui la personale di Roberto Barni al Palazzo Fabroni di Pistoia nel 1994.

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CONTINUITA' Arte in Toscana 1968-1989

Inaugurazione: sabato 2 marzo 2002

Apertura al pubblico: dal 3 marzo al 16 giugno 2002

Palazzo Fabroni, via S. Andrea 18, Pistoia

Orario della mostra: feriali 10/18, festivi 14/18 Chiusura settimanale: lunedi

Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro (valido anche per le mostre di Firenze e Prato)

Telefono: 0573-3T1839 fax 0573-371838.

A cura di DANIEL SOUTIF Professore di filosofia e critico d'arte.
Direttore del Dipartimento culturale del Centre Pompidou di Parigi dal 1993 al 2000. Ha curato varie mostre, I'ultima delle quali, Tempo. Viaggio nell'idea e nella rappresentazione del tempo, è stata presentata al Centre Pompidou di Parigi e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2000, Collaboratore di "Liberation", 'Artforum", "Art Presse", ha pubblicato numerosi articoli sull'opera di Daniel Buren, Bertrand Lavier, Rebecca Horn, François Morellet, Christian Boltanski, Ettore Spalletti, Bill Viola, Laurie Anderson.

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CONTINUITA' Arte in Toscana 1990-2000 e collezionismo dei contemporanei in Toscana

Inaugurazione: sabato 2 marzo 2002

Apertura al pubblico: dal 3 marzo al 16 giugno 2002

Centro per I'Arte Contemporanea Luigi Pecci Viale della Repubblica 277 Prato

Orario della mostra: 10/19 feriali e festivi Chiusura settimanale: martedi

Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro (valido anche per le mostre di Firenze e Pistoia)

Telefono: 0574-5317 fax 0574-531900.

A cura di JEAN-CHRISTOPHE AMMANN Professore all'Università di Francoforte.
Dopo aver diretto il Kunstmuseum di Lucerna (1968-1977) E la Kunsthalle di Basilea (1978-88), è attualmente il direttore del Museum für Moderne Kunst di Francoforte. Ha curato svariate mostre, fra cui quelle di Mario Merz al Musee d'Art Moderne de la Ville de Paris (1981), di Francesco Clemente all 'MMK di Francoforte (1991 ), di Alighiero Boetti alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino (1997), ed ha avuto incarichi alla Biennale di Venezia, sia nel comitato organizzativo sia in qualità di commissario del Padiglione tedesco.

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CONTINUITA' / MAGNETE Artisti stranieri in Toscana 1945-2000

Inaugurazione: sabato 1 giugno

Apertura al pubblico: dal 2 giugno al 30 settembre

Fattoria di Celle, Santomato, Pistoia

Ingresso: libero ma su prenotazione

Fax: 0573-479486.

A cura di ANGELA VETTESE Critica d'arte.
Collabora dal 1986 con I'inserto "Domenica" del "Sole 24 Ore". Ha curato numerose mostre, fra cui quelle al Castello di Volpaia a Radda in Chianti, la retrospettiva di Mario Nigro aI PAC di Milano nel 1994 e le edizioni 1998 e 1999 della rassegna Arte all'Arte. Ha pubblicato numerosi saggi in riviste specializzate qual "Flash Art", "Freeze", "Domus", "Parkett" e i volumi Milano et Mitologia (1989), Investire in arte (1991), Capire I'arte contemporanea (2000).

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Paola Pivi
dal 10/12/2015 al 27/2/2016

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