Arte in Toscana 1945-2000. La mostra dedicata all'arte contemporanea in Toscana racconta gli anni della rinascita dopo la Seconda Guerra Mondiale fino ai nostri giorni illustrando le nuove tendenze sperimentali. Si propone di delineare un primo bilancio critico della seconda meta' del ventesimo secolo, analizzando i fatti salienti che hanno qualificato l'arte in Toscana e, parallelamente, suggerendo utili confronti con gli altri principali centri italiani. La mostra, concepita come un unico grande evento, sara' distribuita in diverse sedi.
Arte in Toscana 1945-2000
Presentazione
a cura di Alberto Boatto
Se prendiamo Firenze come emblema di tutta la Toscana, la mostra è
compresa fra la positività di un evento affermativo - la liberazione di Firenze
- e la drammaticità di un evento negativo - l'alluvione del '66 della stessa
città . Apertura e chiusura provvisoria, che hanno avuto la loro incidenza,
diretta o indiretta, sugli artisti toscani.
La generazione del "novecento", quelli che allora era costume chiamarli
"maestri" (che vanno da Soffici sessantaseienne a Marino Marini solo
trentacinquenne) approfondiscono con maggiore o minore radicalità il loro
stile e introducono nuovi motivi iconografici.
Chi aveva le sue radici nel futurismo (Soffici, Conti e Severini), "rivisitano" le
semplificazioni antinaturalistiche di quella antica sintassi d'avanguardia.
Rosai raggiunge una sorta di "grado zero" umano e formale, nel ritrarre se
stesso e nel raffigurare una serie di ragazzi nudi. Marini, nella scultura,
introduce il nuovo motivo del cavaliere - guerriero o "miracolato" - sbalzato
dal cavallo.
La generazione successiva, dei giovani, reagisce violentemente al cosiddetto
"intimismo" toscano e specificatamente rosaiano. Nella loro "tabula rasa" si
propongono tuttavia di collegarsi al razionalismo e alla limpidità di visione
del Quattrocento toscano.
Siamo al gruppo dell'"astrattismo classico", con Berti e Nativi e poi Brunetti,
Nuti e Monnini. Le proposte di "nuova figurazione" sono rappresentate dai
fratelli Bueno e, in chiave di neorealismo, da Farulli.
Più segreta, l'opera di Venturino Venturi che, con la sua spontaneitÃ
"poetica" riesce già ad oltrepassare la divisione, di origine soprattutto
ideologica, tra astrazione e figurazione. Moretti e Melani interpretano con
originalità le posizioni "informali" - che possono apparire ai margini
dell'esperienza toscana -, seguite dai più giovani, lo scultore Pierluca e il
pittore Fallani. Ma la chiusura dell'ambiente toscano alle esperienze
contemporanee obbliga un buon numero di giovani artisti ad abbandonare la
Toscana.
A chiusura del percorso temporale, si ricompone una contrapposizione fra
una posizione di astrattismo lirico (Guarneri e Verna) e una di inedita
figurazione, in chiave di pop art (Barni, Ruffi e Buscioni, i pittori della
"scuola di Pistoia"). Negli stessi anni prende avvio l'esperienza della "poesia
visiva" e di una musica attenta ai risvolti spettacolari e visivi (Chiari e
Bussotti).
La mostra comprenderà circa 120 opere di una trentina di artisti e
si configurerà come una successione di "minime monografie" dedicare ai
singoli artisti, soprattutto ai più rappresentativi.
Alcune bacheche documenteranno la "poesia visiva" e l'attività dei musicisti.
Al piano terra di Palazzo Strozzi, un drammatico e monumentale cavaliere di
Marino Marini aprirà la rassegna, offrendone una chiave di lettura.
Il Progetto
La mostra dedicata all'arte contemporanea in Toscana e promossa dagli Enti
aderenti allo Smac (Sistema Metropolitano di Arte Contemporanea) di cui
fanno parte il Comune di Prato e il Museo Pecci, Pistoia, Celle e Firenze,
racconta gli anni della rinascita dopo la Seconda Guerra Mondiale fino ai
nostri giorni illustrando le nuove tendenze sperimentali.
La mostra si propone di delineare un primo bilancio critico della seconda
metà del ventesimo secolo, analizzando i fatti salienti che hanno qualificato
l'arte in Toscana e, parallelamente, suggerendo utili confronti con gli altri
principali centri italiani.
Il progetto si articolerà lungo l'arco dei sei decenni presi in considerazione
evidenziando tematiche, eventi, gruppi e personalità , dove la visione di
insieme consentirà una valutazione dei caratteri peculiari della produzione e
dell'attività artistica della nostra regione.
Le discipline, i temi, gli eventi e i luoghi presi in esame saranno: pittura,
scultura e video; architettura e design; musica; teatro e danza; poesia
visiva; riviste ed editoria d'arte; mostre, premi e gallerie;
istituzioni,musei,fondazioni e associazioni; presenze artistiche straniere.
La mostra, concepita come un unico grande evento, sarà distribuita nelle
diverse sedi con le seguenti periodizzazioni: Palazzo Strozzi, 1945-1967,
dove sono previste 120 opere di una trentina di artisti tra i quali Marino
Marini, Ardengo Soffici, Primo Conti, Ottone Rosai e altri; Palazzo Fabroni,
1968-1989; Museo Pecci 1990-2000; fattoria di Celle, presenze artistiche
straniere.
Sezioni
Ciascuna sezione della mostra è affidata ad un curatore, incaricato di selezionare le opere all'interno del
periodo e del tema affidato e di fornirne una lettura critica in uno specifico catalogo.
luoghi e mostre
CONTINUITA' Arte in Toscana 1945-1967
Inaugurazione: venerdì 25 gennaio 2002
Apertura al pubblico: dal 25 gennaio al 5
maggio 2002
Palazzo Strozzi, piazza
Strozzi, Firenze
Orario della mostra: 10/19 tutti i giorni
Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro
(valido anche per le mostre di Pistoia e
Prato)
Telefono: 055-2776406 fax
055-2646560.
A cura di
ALBERTO BOATTO Critico d'arte.
Si è
interessato alle avanguardie (Duchamp,
Neo-Dada, Pop Art) e a partire da queste
esperienze ha esaminato la figura totale del
moderno e dei suoi cerimoniali culturali. Ha
pubblicato Pop Art (1967, 1983), Cerirnoniale di
rnessa a morte interrotta (1977), Lo sguardo dal
di fuori (1981), Alighiero & Boetti (1984), Della
ghigliottina considerata una macchina celibe
(1988),Dialogo dello psiconauta (1989), Narciso
infranto, I'autoritratto moderno da Goya a
Warhol (1997). Collabora a numerose riviste, tra
le quali "Nuovi Argomenti" e "Leggere". Ha curato
numerose mostre in Italia e all'estero, fra cui la
personale di Roberto Barni al Palazzo Fabroni di
Pistoia nel 1994.
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CONTINUITA' Arte in Toscana 1968-1989
Inaugurazione: sabato 2 marzo 2002
Apertura al pubblico: dal 3 marzo al 16
giugno 2002
Palazzo Fabroni, via S. Andrea
18, Pistoia
Orario della mostra: feriali
10/18, festivi 14/18
Chiusura settimanale: lunedi
Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro
(valido anche per le mostre di Firenze e
Prato)
Telefono: 0573-3T1839 fax 0573-371838.
A cura di DANIEL SOUTIF Professore di filosofia e critico
d'arte.
Direttore del Dipartimento culturale del
Centre Pompidou di Parigi dal 1993 al 2000. Ha
curato varie mostre, I'ultima delle quali, Tempo.
Viaggio nell'idea e nella rappresentazione del
tempo, è stata presentata al Centre Pompidou di
Parigi e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel
2000, Collaboratore di "Liberation", 'Artforum",
"Art Presse", ha pubblicato numerosi articoli
sull'opera di Daniel Buren, Bertrand Lavier,
Rebecca Horn, François Morellet, Christian
Boltanski, Ettore Spalletti, Bill Viola, Laurie Anderson.
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CONTINUITA' Arte in Toscana 1990-2000
e collezionismo dei contemporanei in
Toscana
Inaugurazione: sabato 2 marzo 2002
Apertura al pubblico: dal 3 marzo al 16
giugno 2002
Centro per I'Arte
Contemporanea Luigi Pecci Viale della
Repubblica 277 Prato
Orario della mostra: 10/19 feriali e festivi
Chiusura settimanale: martedi
Ingresso: 6 euro, cumulativo 10 euro
(valido anche per le mostre di Firenze e
Pistoia)
Telefono: 0574-5317 fax 0574-531900.
A cura di JEAN-CHRISTOPHE AMMANN Professore
all'Università di Francoforte.
Dopo aver diretto il
Kunstmuseum di Lucerna (1968-1977) E la
Kunsthalle di Basilea (1978-88), è attualmente il
direttore del Museum für Moderne Kunst di
Francoforte. Ha curato svariate mostre, fra cui
quelle di Mario Merz al Musee d'Art Moderne de
la Ville de Paris (1981), di Francesco Clemente
all 'MMK di Francoforte (1991 ), di Alighiero
Boetti alla Galleria Civica d'Arte Moderna di
Torino (1997), ed ha avuto incarichi alla Biennale
di Venezia, sia nel comitato organizzativo sia in
qualità di commissario del Padiglione tedesco.
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CONTINUITA' / MAGNETE Artisti stranieri
in Toscana 1945-2000
Inaugurazione: sabato 1 giugno
Apertura al pubblico: dal 2 giugno al 30
settembre
Fattoria di Celle, Santomato,
Pistoia
Ingresso: libero ma su prenotazione
Fax: 0573-479486.
A cura di ANGELA
VETTESE
Critica d'arte.
Collabora dal
1986 con
I'inserto
"Domenica" del
"Sole 24 Ore".
Ha curato
numerose
mostre, fra cui
quelle al
Castello di
Volpaia a
Radda in
Chianti, la
retrospettiva di
Mario Nigro aI
PAC di Milano
nel 1994 e le
edizioni 1998 e
1999 della
rassegna Arte
all'Arte. Ha
pubblicato
numerosi saggi
in riviste
specializzate
qual "Flash
Art", "Freeze",
"Domus",
"Parkett" e i
volumi Milano
et Mitologia
(1989),
Investire in
arte (1991),
Capire I'arte
contemporanea
(2000).