Galleria Fotografia Italiana
Milano
corso Venezia, 22
02 784100 FAX 02 77809369
WEB
Alessandra Spranzi
dal 18/9/2008 al 27/10/2008
martedi' - venerdi' 15-19, sabato solo su appuntamento 15-19

Segnalato da

Sara Zolla




 
calendario eventi  :: 




18/9/2008

Alessandra Spranzi

Galleria Fotografia Italiana, Milano

Selvatico (colui che si salva). Scattate per lo piu' al di fuori dello studio, le foto in mostra documentano incontri fortuiti con oggetti e luoghi diversi: un ombrello abbandonato per strada, l'insegna di un albergo, una rete riempita di palloni da basket, fotografie amatoriali che l'artista ha rifotografato da riviste di annunci economici e poi ingigantito. Le immagini alludono a una forma di liberta' dalla consuetudine e dal principio di efficienza, ma esprimono anche precarieta' e perdita.


comunicato stampa

a cura di Simone Menegoi

Selvatico (colui che si salva) è la seconda personale di Alessandra Spranzi (1962) presso Fotografia Italiana Arte contemporanea, e rappresenta una novità nel percorso dell’artista-fotografa milanese.

Fin quasi dagli esordi il lavoro di Alessandra Spranzi si è articolato in serie fotografiche compatte tanto nel soggetto quanto nel formato, variazioni della stessa idea di fondo. Le immagini di questa mostra interrompono la consuetudine. Scattate per lo più al di fuori dello studio, documentano incontri fortuiti con oggetti e luoghi diversi: un ombrello abbandonato per strada, l’insegna di un albergo, una rete riempita di palloni da basket, fotografie amatoriali di mobili e animali che l’artista ha rifotografato da riviste di annunci economici e ingigantito. Il formato delle immagini è vario quanto il loro contenuto. Anche questi scatti, a loro modo, costituiscono una serie. La loro unità risiede in un clima emotivo generale, in alcune suggestioni e associazioni di idee che l’artista affida al titolo della mostra.

“Salvatico è quel che si salva” è un aforisma di Leonardo da Vinci contenuto nel Codice Trivulziano. Alessandra Spranzi lo interpreta liberamente come un invito ad abbandonare le certezze della “casa” (l’ambiente domestico, lo studio di posa, la cultura visiva acquisita, la cultura in generale...) per cercare di ritrovare una condizione “selvatica” (intuitiva, emotiva) nel rapporto con il mondo e la natura.

Il risultato è spiazzante e non necessariamente consolatorio. La natura, in queste fotografie, è una forma di vitalità residua che lampeggia fra le maglie dell’ambiente urbano (le immagini di animali in cattività); gli scatti di oggetti rotti o abbandonati alludono a una forma di libertà dalla consuetudine e dal principio di efficienza, ma esprimono anche precarietà e perdita. Accompagna e completa la mostra un catalogo/libro d’artista che alterna alle riproduzioni delle fotografie immagini d’archivio e citazioni letterarie, in un percorso intuitivo e analogico che rispecchia la genesi delle opere.

Catalogo in galleria, con testi di Simone Menegoi e Alessandra Spranzi.

Ufficio Stampa Sara Zolla tel. 02 784100 fax 02 77809369 press@fotografiaitaliana.com

Inaugurazione: venerdì 19 settembre 2008, dalle 18.30 alle 22.00.

In occasione dell’apertura straordinaria delle gallerie milanesi aderenti a Start, la mostra si potrà visitare anche: sabato 20 settembre, dalle 11.00 alle 22.00.
domenica 21 settembre, dalle 11.00 alle 19.00.

FOTOGRAFIA ITALIANA arte contemporanea
Corso Venezia 22, 20121 Milano
Orari di accesso al pubblico: da martedì a venerdì, dalle 15.00 alle 19.00.
Sabato solo su appuntamento dalle 15.00 alle 19.00.
Chiuso domenica e lunedì.

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