Love - trilogia dell'amore. Una riflessione sui modi e i tempi dell'amore profano, sul contenuto visionario dei sentimenti e sulle energie sottili che scatenano. Il progetto racconta, con il linguaggio del video, tre storie esemplari, tre "autoritratti", in bilico tra il desiderio e la sua soddisfazione. L'amore sorvola mondi fantastici, si inabissa in scenari primigeni, esplode nel caos della creazione, per poi riconvertirsi in atti quotidiani, dilatati e ossessivi, tra nevrosi e appagamento.
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Guido Costa Projects è lieto di annunciare l'inaugurazione della
seconda parte di Love - trilogia dell'amore, prima mostra personale
di Gianluca e Massimiliano De Serio, presso la sede della galleria in
via Mazzini 24, a Torino.
Riflessione sui modi e i tempi dell'amore profano, sul contenuto
visionario dei sentimenti e sulle energie sottili che scatenano, Love
racconta tre storie esemplari, tre “autoritratti”, in bilico tra
il desiderio e la sua soddisfazione ed in cui elementi macroscopici
si distillano in frammenti narrativi microscopici dal forte contenuto
simbolico. L'amore sorvola mondi fantastici, si inabissa in scenari
primigeni, esplode nel caos della creazione, per poi riconvertirsi in
atti quotidiani, dilatati e ossessivi, tra nevrosi e appagamento. La
trilogia, il cui ultimo movimento sarà presentato in galleria nel
corso del 2009, analizza l'amore in tre delle sue infinite
declinazioni: il congiungimento, la perdita e la ripetizione gioiosa,
ciascuna trasposta in fabula e agita in presa diretta con
straordinario trasporto, come un grande affresco espressionista
delirante, ma umanissimo.
A Star Love (anagramma di Salvatore, il suo protagonista), è un fermo
immagine su una storia felice, un amore appagato e corrisposto, quasi
una sintesi tra lontane galassie, dove l'ansia della ricerca si
distilla in un lungo bacio, vorace e terrestre, a suggello di una
ricerca dell'altro perigliosa e sfibrante, come un viaggio astrale
nel proprio passato. Già presentata a Trento, in occasione di
Manifesta, l'opera ha ritmi binari, contrapposti su due grandi
schermi, come una sorta di dialogo tra l'immensamente grande e
l'assolutamente minuscolo, tra universale e particolare.
Lo stesso avviene in A Dark Love (secondo passo, inedito della
trilogia), in cui Rosario si interroga sull'impossibilità dell'amore,
travestendo la propria storia, votata al fallimento, in una sorta di
navigazione epica nelle viscere di un luogo fantasma tra ere
geologiche immaginarie. E' un amore privo di sintesi, non ci sono
baci a suggellarlo, ma atti mancati, come superare la repulsione per
l'acqua bevendone un bicchiere colmo in un unico lunghissimo gesto,
come in apnea. Una sottile violenza protratta all'infinito, senza
redenzione alcuna.
La trilogia si concluderà nella leggerezza con un ultimo frammento
dalle movenze sottili e giocose (previsto per la primavera 2009),
finalmente libere dal peso apocalittico dei sentimenti divoranti e
dalle ansie dell'essere tutt'uno con il proprio oggetto, quasi
cannibali dell'altro.
Love è un'opera breve, ma deflagrante, in cui ogni istante di girato
si carica di enormi energie sentimentali e psichiche. E' un tema in
minore, portato all'esplosione dei toni maggiori, criptico e
melodrammatico al tempo stesso, doloroso e giocoso. Non è un caso che
tutti i protagonisti, anche quelli semplicemente evocati nell'amore
impossibile, hanno in comune un'esperienza quotidiana fortemente
problematica: sono ospiti di una stessa comunità alloggio, in lento
recupero del loro male di vivere.
L'opera dei gemelli De Serio è una sorta di tenero omaggio a questa
ricerca dell'equilibrio, attraverso una didattica dell'amore, che
ricolloca ogni devianza in un'unità fondamentale che è il nostro
desiderio di vita. Love è una ricerca profonda, fatta in punta di
piedi, ma con la forza del trattato filosofico, pregna di simboli, ma
leggibile come una grande favola di cui ognuno di noi conosce i
protagonisti: l'io, l'altro e la potente forza che tutto sostiene,
l'amore.
A Star Love e A Dark Love, primi due capitoli della trilogia
sull'amore, saranno in mostra presso Guido Costa Projects, secondo
gli orari di galleria, fino al 15 ottobre 2008.
Gianluca e Massimiliano De Serio (Torino, 1978), sono tra i giovani
artisti italiani più personali e interessanti degli ultimi anni. Il
loro lavoro, esclusivamente in pellicola o in video, ha raccolto
consensi e grande interesse fin dal loro esordio, guadagnando loro
importanti riconoscimenti e premi in festival e rassegne
internazionali (dagli European Academy Awards, ai Nastri d’Argento e
David di Donatello, dal festival di Rotterdam a quello di Torino).
Loro opere sono state esposte in molti musei e istituzioni in Italia
e all’estero. Hanno partecipato alla Triennale di Torino e a
Manifesta 2008. Diverse personali in spazi pubblici sono state loro
dedicate, tra le quali alla Fondazione Olivetti (Roma) e al Museo de
Arte Moderna di Cali (Colombia). La mostra presso Guido Costa
Projects è la loro prima personale in uno spazio privato.
Inaugurazione, giovedì 25 settembre 2008, dalle 18.30 alle 22
Guido Costa Projects
via Mazzini 24 - Torino
Orari: dal lunedì al sabato, 11.00-13.00 / 15.00-19.00
Ingresso libero
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Gianluca and Massimiliano De Serio
Love - trilogia dell'amore
Guido Costa Projects is pleased to invite you to the second part of Love - trilogia dell'amore, the first joint exhibition of work by Gianluca and Massimiliano De Serio, in the gallery in via Mazzini 24, Torino.
Reflection on the courses and paces of love, the visionary content of sentiments and the subtle energy that they unchain proliferate; Love recounts exemplary stories, “self-portraits” that swing between desire and satisfying desire. It explores its composite macroscopic particles that are distilled into microscopic narrative fragments, each imbibed with a powerful symbolic force.
Love soars above fantastic worlds, plunges into primigenial abysses and explodes into the chaos of creation, only to re-materialise into obsessive and drawn out acts of daily life that shuffle between neurosis and fulfilment. The trilogy analyses love in three of its infinite guises: union, loss and joyous repetition. The wonderful camerawork here has turned each into a rapturous story, a gigantic, mad but extremely humane expressionist fresco. The final movement will be presented in the gallery in 2009.
A Star Love (an anagram of Salvatore, the protagonist) is a still from a happy relationship, a fulfilling and reciprocated love story. It verges on a synthesis between distant galaxies where an anxious search becomes a long, voracious and earthly kiss and a token sign of the search for the other, the perilous, life-draining one; it is like an astral journey through one’s own past. Already exhibited in Trento on the occasion of Manifesta, the piece has a dual rhythm counterpoised on two large screens, generating a sort of dialogue between the immeasurably gigantic and the absolutely tiny, between universe and detail.
The same happens in A Dark Love (the second, previously unseen part of the trilogy) in which Rosario conjectures on the impossibility of love, dressing up his experience, destined to fail, into a sort of epic navigation through the guts of a ghostly place locked between imaginary geological eras. It is an love without synthesis; there are no kisses to seal the love, only missing acts. It is like overcoming repulsion towards water by drinking a full glass of it in one go, as in apnoea a subtle violence that spreads out towards infinity without offering any redemption at all.
The trilogy will end gently with a final fragment of soft and playful movements, freed at last from the apocalyptic weight of all-consuming sentiments and from the anxiety of being at one with one’s object, almost cannibalising the other.Love is a short but deflagrating piece, in which every instant is charged with huge amounts of sentimental and psychic energy. It is a minor theme taken to the explosive levels of a major theme, while remaining at once cryptic and melodramatic, painful and playful. Not by chance do all the players, including the sentimental ones evoked by impossible loves, share highly problematic daily lives: they are all residents in the same care home, slowly coming to terms with and learning to cope with life. By relocating all deviance into a fundamental unity, our lust for life, the work of the De Serio twins pays a tender tribute to the search for stability through the teachings of love. Love is a profound search, carried out on tip toes, but with the force of a philosophical treatise, teeming with symbols that are readable in the form of a wonderful fairy tale in which we are all protagonists: the other, the self and the powerful force that binds everything - love.
A Star Love and A Dark Love, the first two parts of the love trilogy will be on show at the Guido Costa Projects gallery, during opening hours, until 15 October 2008.
Gianluca and Massimiliano De Serio (Torino, 1978) are among the most interesting and personal Italian artists in recent years. Right from the outset, their work, exclusively film or video, has generated a lot of interest and achieved shared critical acclaim, earning them important recognition and prizes at international festivals and film reviews (European Academy Awards, Nastro d’Argento and David di Donatello, Rotterdam and Torino film festivals).Their work is on show in many museums in Italy and abroad. They have also taken part in the Triennale di Torino and Maifesta. Many public shows of their work have been organised. These include shows at the Fondazione Olivetti (Rome) and at the Museum of Modern Art in Cali (Columbia). This exhibition in the Guido Costa Projects gallery is their first exhibition in a private space.
Opening, Thursday 25 September 2008, from 6.30 to 11 pm
Guido Costa Projects
via Mazzini 24, Torino
OPEN Monday to Saturday 11 am – 1 pm / 3 – 7 pm