Diverse sedi
Roma

Romaeuropa Festival 2008
dal 26/9/2008 al 9/12/2008
06 45553063
WEB
Segnalato da

Francesca Venuto




 
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26/9/2008

Romaeuropa Festival 2008

Diverse sedi, Roma

Multidisciplinare e indisciplinato, classico e mutevole, solido punto di riferimento internazionale nell'instabile panorama della creazione contemporanea, il Festival giunge alla 23a edizione con un programma centrato sull'indagine artistica e la ricerca tecnologica, che per 3 mesi trasformera' Roma in un palcoscenico privilegiato per lo spettacolo dal vivo. Oltre 300 artisti e 28 progetti, 54 serate di spettacoli, trovano la scena in tanti e diversi luoghi della citta'. Apre il cartellone la coreografa tedesca Sasha Waltz con Impromptus.


comunicato stampa

Multidisciplinare e indisciplinato, classico e mutevole, solido punto di riferimento internazionale nell’instabile panorama della creazione contemporanea, Romaeuropa Festival giunge alla 23a edizione con un programma centrato sull’indagine artistica e la ricerca tecnologica, che per 3 mesi trasformerà Roma in prestigiosa vetrina e palcoscenico privilegiato per lo spettacolo dal vivo.

Diretto da Fabrizio Grifasi -nominato quest’anno alla guida della Fondazione Romaeuropa- con Monique Veaute e Giovanni Pieraccini, Presidente, il Festival animerà l’autunno romano dal 27 settembre al 10 dicembre con oltre 300 artisti e 28 progetti, 54 serate di spettacoli e 57.000 posti per il pubblico, attraversando la capitale e trovando la scena in tanti e diversi luoghi della città.

Fin dalla creazione, nel 1986, il Festival ha riconosciuto nella collaborazione con Accademie, Istituti di Cultura e partner privati, una delle sue più grandi ricchezze. Consuetudine importantissima, che ha permesso di mantenere integra, anche in questa edizione, la vitalità di un programma sempre alla ricerca di uno sguardo cosmopolita che dalla dimensione europea si apre verso India, Giappone, Stati Uniti, Israele.

La piattaforma artistica del Festival si allarga quest’anno anche al web: un accordo triennale raggiunto con un partner di grande prestigio come Telecom Italia dà il via dal prossimo settembre a Romaeuropa Web Factory, un progetto congiunto per raccogliere e sviluppare le esigenze e gli stimoli provenienti dalle nuove forme d’arte, generate o veicolate attraverso la rete nell’era del web 2.0. Grazie alla sensibilità della Fondazione Romaeuropa e di Telecom Italia verso i progetti innovativi, saranno valorizzati gli artisti più nuovi, inusuali e creativi nell’ambito della video art, della scrittura creativa, della musica e della pubblicità UGA (user generated content), e l’Opificio, sede di Romaeuropa, diviene così luogo della sperimentazione visiva e degli incontri con il pubblico con il nome Opificio Telecom Italia.

Apre il cartellone il 27 settembre la coreografa tedesca Sasha Waltz, figura di spicco della danza internazionale, assente da diversi anni dai palcoscenici della capitale. Waltz torna finalmente a Roma con Impromptus, prima delle sue coreografie interamente basata su repertorio classico, con sette danzatori in scena a disegnare una geometria di fatale seduzione su musiche di Franz Schubert (in corealizzazione con Auditorium Conciliazione). Impromptus, vale a dire improvvisi, sorprese, come sarà una Juliette Binoche decisamente inedita: la celebre e affascinante attrice francese, vincitrice di un Oscar per Il paziente inglese, sarà insieme ad Akram Khan per In-I, incontro tra due spiccate personalità arricchito dal prezioso contribuito di Anish Kapoor per le scenografie. In-I, presentato al Teatro Olimpico in prima italiana, è prodotto in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, complice del Festival anche per Il cantante al microfono, sempre all’Olimpico, omaggio appassionato di Eugenio Finardi e l’ensemble Sentieri selvaggi alla figura di Vladimir Vysotsky, artista russo insubordinato e ribelle, divenuto leggendario per le sue canzoni impregnate di feroce critica al regime stalinista.

Si respirano ancora atmosfere dell’est con la voce fascinosa e duttile di Iva Bittovà, sul palco del Palladium insieme a Bang on a Can-All Stars. Formazione statunitense, impostasi all’attenzione di pubblico e critica per le interpretazioni di Glass, Riley e Lou Reed, i BoaC saranno protagonisti di un secondo concerto questa volta incentrato su Brian Eno e il suo Music for airports, composizione del 1978 che ha reinventato la musica d’ambiente, divenuta così un genere che nelle sue declinazioni elettroniche attraversa da 40 anni la contemporaneità.

Sempre presente nelle ultime edizioni del Festival, la musica elettronica la fa da padrona anche quest’anno al Brancaleone nelle notti di Sensoralia -con Dave Clarke, Missil- ma si dirama inoltre in appuntamenti scintillanti come la Notte digitale -con Ryoji Ikeda, Christian Fennesz e Charles Atlas tra gli altri- e l’esibizione di una formazione di culto come i Granular Synthesis, entrambi negli spazi delle Officine Marconi.

La grande arte del Novecento letta con sguardo contemporaneo è in Jeanne d'Arc au bûcher (Giovanna d’Arco al rogo) di Arthur Honegger diretta da Antonio Pappano alla testa di un cast -che comprende attori e cantanti- e dei complessi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con la regia semiscenica di Keith Warner. Continua così la storica collaborazione tra il Festival e Santa Cecilia che stavolta si concretizza in un momento speciale, l’apertura della stagione sinfonica ceciliana. Un altro Novecento vive invece in Good Morning Mr Gershwin, lo spettacolo di danza della Compagnie Montalvo-Hervieu in prima italiana, dedicato a un compositore statunitense che ha attraversato con le sue partiture i confini tra musica colta e popolare (corealizzato con Auditorium Conciliazione). L’attenzione di Romaeuropa alla danza non si ferma qui: il Festival presenta in prima nazionale due nuove creazioni del coreografo israeliano Emanuel Gat che negli ultimi anni si sta imponendo sulla scena internazionale e arriva a Roma dopo il debutto al prestigioso festival Montpellier Danse e due lavori, di cui uno in prima assoluta, di Hiroaki Umeda, coreografo giapponese dal tratto ipertecnologico. La creazione coreografica si intreccia e si sovrappone all’attualità in Chapel/Chapter di Bill T Jones, articolato in tre episodi dove la violenza e l’uso che ne fanno i media assume un valore emblematico, e in Nine finger di Alain Platel, racconto in prima persona di un bambino soldato costretto ad azioni di violenza inammissibile, ideato con Fumiyo Ikeda –storica danzatrice della compagnia belga Rosas- e Benjamin Verdonck, giovane ed eccentrico performer, conteso dai maggiori festival internazionali.

La memoria, o meglio la perdita di essa e il tentativo di ricostruirla, muove Lev, la creazione del gruppo Muta Imago, e Il riconoscimento di Śakuntalā di Natana Kairali dramma evocativo dell’oblio d’amore intessuto in una narrazione dove i simboli intrecciano i diversi piani del racconto, come è nella tradizione del kuttiyatam, arte scenica millenaria del Kerala, dichiarata dall’Unesco patrimonio orale e immateriale dell’umanità.

12 sono le ore che terranno impegnato lo spettatore che assisterà alla versione integrale dell’opera indiana, e 24 sono quelle di ONE DAY dell’Accademia degli Artefatti, parodia spettacolare sull’evento, messa in scena circolare senza un inizio e senza una fine.

Come Muta Imago anche il collettivo Santasangre, già parte della stagione Palladium 2oo7, torna sul palcoscenico del teatro della Garbatella, questa volta con SEIGRADI, performance a cavallo tra danza e arti visive sul ciclo dell’acqua e la difficoltà di vita in caso di sua assenza o eccesso. E l’acqua dà il titolo agli Studi per l’intonazione del mare di Salvatore Sciarrino, in arrivo al Palladium -in collaborazione con il Centro di Ricerche Musicali- con un organico di 200 strumentisti.

Si chiude il 10 dicembre con Giovanni Sollima: affiancato dalla violoncellista croata Monika Leskovar, il musicista siciliano presenterà We were trees, progetto completamente acustico che si avvale della partecipazione dell’ensemble tedesco Solistenensemble Kaleidoscope, presentato in collaborazione con Santa Cecilia It’s Wonderful.

Romaeuropa Festival 2008, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Affari Esteri, è sovvenzionato da Unione Europea, Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo, Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali, Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport, Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, della Comunicazione e dei Sistemi Informativi, Camera di Commercio Roma.

Prodotto da Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura, in collaborazione con Telecom Italia. Partner del Romaeuropa Festival 2008: Arcus, Fondazione Roma, Università Roma Tre. In corealizzazione con: Auditorium Conciliazione, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Palladium Università Roma Tre, Romaeuropa Promozione Danza, Centro Ricerche Musicali, Brancaleone/Impact.

Con il sostegno di: Rai Radio3, Ambasciata di Francia in Italia, Fondazione Nuovi Mecenati, Istituto Giapponese di Cultura, Ambasciata dell’India in Italia, British Council, Goethe-Institut Italien, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Officine Marconi, Progetto Nuove Creatività/ETI.

I network partner del Romaeuropa Festival 2008 sono: TEMPS D’IMAGES 2008, Réseau Varèse, ItaliaFestival, EFA, EFC, IETM. Con il contributo di: Acea, la Repubblica, Movie Media, Warner, Opus, Telesia, Atac, Roscioli Hotel, Regina Hotel Baglioni, Visconti Palace Hotel, Petra Hotel, Microcinema, Note in viaggio.

UFFICIO STAMPA ROMAEUROPA FESTIVAL
Francesca Venuto I tel 06 45553060 f.venuto@romaeuropa.net
Anna Crevaroli I tel 06 45553062 a.crevaroli@romaeuropa.net
Federica Provaroni f.provaroni@romaeuropa.net

Fondazione Romaeuropa
OPIFICIO TELECOM ITALIA
Via dei Magazzini Generali 20/A 00154 Roma
tel. + 39 06 45553000 fax +39 06 45553005 romaeuropa@romaeuropa.net

Palladium Università Roma Tre
piazza Bartolomeo Romano, 8 Roma tel +39 06 57067761

Auditorium Conciliazione
via della Conciliazione 4, Roma tel 899 500055

Teatro Olimpico
piazza Gentile da Fabriano 17, Roma tel +39 06 3265991

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