Vista Arte e Comunicazione
Roma
via Ostilia, 41
06 45449756 FAX 06 45449162
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La Gente e' Astratta o Informale?
dal 3/10/2008 al 13/10/2008
lun-ven 11-13 e 16-19.30 sabato 16-19.30

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VISTA Arte e Comunicazione




 
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3/10/2008

La Gente e' Astratta o Informale?

Vista Arte e Comunicazione, Roma

L'esposizione vuole indagare le ultime ricerche nel campo dell'Arte Astratta ed Informale. Opere di Tommaso Antalo, Alessandro Bozzolan, Luca Fortunato, Luciano Giovannini, Andreina Guerrieri, Ivano Pardi, Marcello Trabucco, Enrico Zingaretti.


comunicato stampa

“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.

Con questa mostra Soqquadro vuole indagare le ultime ricerche nel campo dell’Arte Astratta ed Informale con una visione allargata, come si arguisce dall’ironico titolo, al fruitore dell’opera, che viene spinto ad indagare in sé stesso se, la fascinazione o la repulsione per un’arte che narra il sentire utilizzando l’irriconoscibile anziché la figurazione, non celi nella sua anima la voglia di cercare la tranquillità del riconoscere o piuttosto il desiderio di avventurarsi oltre i confini del conosciuto all’occhio. E’ un modo per interrogarsi su sé stessi ben oltre i propri gusti artistici, ampliando le domande al rapporto tra il proprio cosciente e l’inconscio, lo sconosciuto, l’estraneo alla notorietà del reale.

Tommaso Antalo orienta parte della creatività, grazie alla sua esperienza nel plasmare materiali di tutti i tipi, verso qualcosa di astratto che si possa al contempo ammirare e toccare. Prendono così forma le prime opere astratte, particolari, originali e senza un senso apparente che tuttavia con le loro forme peculiari richiamano l’attenzione. La ricerca sulla forma, la forte espressività materica e l’intrecciarsi di fili che si rincorrono caratterizzano con forza i lavori di questo giovane artista.

Alessandro Bozzolan in questa mostra espone, tra le altre, la sua opera “Speranza II”. Questo lavoro esprime il concetto della presenza divina e nasce dal sostegno della natura nelle difficoltà, in questo caso il sole. La fonte luminosa e la Luce come manifestazioni della presenza divina. Il sole, fra i luoghi boschivi dell'Appennino nelle giornate assolate, alzando lo sguardo, avvolge tutto, nient'altro sembra esistere. Nelle difficoltà, perciò, ci si aggrappa a ciò che è portatore di speranza.

Luca Fortunato di sé stesso dice: “pongo come Principio il fatto che un'esigenza visiva nasce da un'esigenza interiore. Di conseguenza, un'esigenza visiva soddisfatta ed appagata, soddisfa ed appaga un'esigenza interiore. Pertanto, ogni colore, ogni forma è sulla tela per soddisfare precise esigenze visive, quindi interiori. L’Arte può appagare il mondo intimo e profondo dell’osservatore contribuendo così a disalienarlo e a renderlo più libero. Questo è il filo conduttore di alcune mie opere, come quelle qui esposte. “
Confluiscono nelle opere di Luciano Giovannini esperienze e significati profondi, paesaggi dell’anima e della mente, filtrati attraverso l’uso sapientemente controllato delle forme e dei colori. La natura, forzata e sofferente in queste forme si fa caparbiamente strada in modo inquietante, rammentandoci che ci troviamo di fronte a una realtà apparente, ad un fluttuare di forme sullo sfondo di uno spazio puramente cerebrale.

Andreina Guerrieri è nata a Montatone, in provincia di Firenze, e vive tra Firenze e la campagna toscana. Ha iniziato il suo lavoro negli anni 90 seguendo stimoli ed itinerari diversi.
I suoi temi ricorrenti sono l'inconscio ed i percorsi onirici che esprimo con olio, acrilici, tecniche miste. Il suo operare è teso a mutare l'intuizione in forme, colori, forza materica che, senza perdere l'essenzialità e l'armonia, raccontino se stessi.

Nella sua produzione pittorica l’artista Ivano Pardi sembra riprendere il concetto leonardesco dell’opera come “atto mentale”: taglia, destruttura la materia con slancio vitale, per dare spessore “vivo” all’opera d’arte, nutrendo la sua stessa coscienza. Mediante l’utilizzo di materiali diversi e di colori vibranti, egli sfonda la parte pittorica come un palcoscenico, comunicando allo spettatore l’angoscia del vivere.

Marcello Trabucco espone in questa mostra alcune opere del ciclo “PERCORSI INTERNI”. Sono una serie di piccoli quadri realizzati in acrilico su legno, assolutamente particolari e originali, forme di legno sezionate “attraversate” e colorate: gli inserti di legno si intersecano giocando con i vuoti e con i colori che definiscono le forme dando loro caratteri e immagini sempre diverse che si staccano dalla tradizionalità del quadro per arrivare ad essere vere e proprie pitture-sculture.

Il primo aggettivo che viene in mente pensando al lavoro di Enrico Zingaretti è “impalpabile”. L’uso del colore in quest’artista è strettamente collegato alle trasformazioni che vi opera la luce. I quadri di Zingaretti sono fondati sulla luce, si potrebbe perfino dire che nelle sue opere il colore è utilizzato per far emergere la luminosità, a volte espressa in esplosioni di bianchi, a volte caratterizzata da lievi sfumature di tono su tono, ma sempre e comunque protagonista dell’opera.

Inaugurazione sabato 4 ottobre ore 18.30

VISTA Arte e Comunicazione
Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
dal lunedì al venerdì 11-13 e 16-19.30 sabato 16-19.30
ingresso libero

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