Fondazione Arnaldo Pomodoro (vecchia sede)
Milano
via Andrea Solari, 35
02 89075394 FAX 02 89401303
WEB
Arnaldo Pomodoro
dal 2/10/2008 al 21/3/2009
merc-dom ore 11-18, giov 11-22

Segnalato da

CLP Relazioni Pubbliche



approfondimenti

Arnaldo Pomodoro
Bruno Cora'



 
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2/10/2008

Arnaldo Pomodoro

Fondazione Arnaldo Pomodoro (vecchia sede), Milano

L'esposizione, che coinvolge anche spazi esterni alla Fondazione, offre al pubblico una scelta rappresentativa delle opere monumentali realizzate dagli anni '70 a oggi, in un percorso che segue l'evoluzione dell'artista nel suo rapporto con le grandi dimensioni. L'elemento centrale della mostra e' costituito da 3 opere inedite che rappresentano per l'artista un percorso di ricerca in sviluppo, componendo un ciclo in riferimento al mito e alla storia dell'uomo, con tutte le connesse significazioni culturali di memoria e di racconto: Il Grande portale dedicato a Edipo, L'Obelisco, alto 14 metri, e Ingresso nel labirinto, un environment dedicato a Gilgamesh.


comunicato stampa

a cura di Bruno Cora'

Dal 3 ottobre 2008 al 22 marzo 2009 la Fondazione Arnaldo Pomodoro ospita la mostra Arnaldo Pomodoro. Grandi Opere 1972 – 2008 curata da Bruno Corà e allestita da Pierluigi Cerri.

L’esposizione, che coinvolge anche spazi esterni alla Fondazione, offre al pubblico una scelta rappresentativa delle opere monumentali realizzate dagli anni Settanta a oggi, in un percorso che segue l’evoluzione dell’artista nel suo rapporto con le grandi dimensioni, sfida prometeica allo spazio e al tempo: dal Cono Tronco del 1972 e The Pietrarubbia Group del 1975-76, passando per Giroscopio del 1986-87 e Le battaglie del 1995, fino a Punto dello spazio del 2003 e Cuneo con frecce del 2006.

L’elemento centrale della mostra è costituito da tre grandi opere inedite che rappresentano per l’artista un percorso di ricerca in sviluppo, componendo un ciclo in riferimento al mito e alla storia dell’uomo, con tutte le connesse significazioni culturali di memoria e di racconto:
Il Grande portale dedicato a Edipo, qui presente nella nuova versione in bronzo che misura 11,80 metri di altezza e 9,40 di larghezza, originariamente progettato per l’opera “Oedipus Rex” di Igor Stravinsky e di Jean Cocteau, messa in scena nella piazza del Duomo di Siena nel 1988;
L’Obelisco in corten con inserimenti di bronzo alto 14 metri ideato ricordando gli obelischi dell’antico Egitto;
Ingresso nel labirinto, un environment dedicato a Gilgamesh, eroe del primo grande testo poetico e allegorico sull'esperienza umana scritto nel 2000 a.C. che rimanda al tema del viaggio e del labirinto come metafora della vita, e insieme vuole essere un omaggio alla scrittura e alla comunicazione. L’opera è collocata nella cavea del piccolo teatro della Fondazione dove resterà permanentemente.

Queste e diverse altre sculture di Arnaldo Pomodoro sono visibili a chi voglia entrare in questa “casa della scultura”: opere monumentali solitamente sparse nel mondo per entrare in relazione con ambienti ogni volta diversi per latitudine e cultura, ma ora riunite in un unico luogo, in un unico tempo: quello della Fondazione e dei suoi visitatori.
A testimonianza del coinvolgimento di Arnaldo Pomodoro con quella che è la sua città di adozione, verrà segnalato un itinerario che collega le sculture dell’artista collocate in luoghi pubblici a Milano.

L’esposizione ha ricevuto il cospicuo contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il contributo e il patrocinio della Regione Lombardia, Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, la partnership di Unicredit Group, il contributo di Saporiti Italia e ATM è accompagnata da un catalogo edito dalla FAP. IGPDecaux , coerente alla sua mission di contribuire al decoro urbano e alle iniziative volte a impreziosire la città, sostiene la comunicazione della mostra "ARNALDO POMODORO. Grandi opere 1972-2008", offrendo diverse facce pubblicitarie sulle pensiline alle fermate degli autobus a Milano.

In contemporanea, allestita negli ambienti dei camminamenti superiori della Fondazione, la mostra UGO MULAS FOTOGRAFA ARNALDO POMODORO con oltre 100 immagini realizzate dal grande fotografo racconta tutto o quasi il lavoro di Pomodoro fino a quando Mulas fu in vita e potè lavorare, dal 1959 al 1972, e testimonia l’intenso rapporto di amicizia e di collaborazione tra i due artisti. Scrive Angela Vettese: “Mulas sapeva leggere l’arte come chi, a partire dall’osservazione dei suoi autori, dei suoi processi, della parte tecnica come da un nucleo di problemi, vi cercasse le linee di forza del proprio tempo e non una scusa compiaciuta per la sua personale pratica di ripresa.”
Per l’occasione sarà pubblicato un volume con testo di Angela Vettese, Edizioni Olivares.

Note biografiche
Arnaldo Pomodoro è nato nel Montefeltro nel 1926, ha vissuto l’infanzia e la formazione presso Pesaro. Si trasferisce a Milano nel 1954. Le sue opere del Cinquanta sono altorilievi dove emerge una singolarissima “scrittura” inedita nella scultura. Nei primi anni Sessanta passa al “tuttotondo” e poi alla grande dimensione. Ha avuto molti premi per la scultura: a San Paolo nel 1963, a Venezia nel 1964, a Pittsburgh nel 1967, il Praemium Imperiale a Tokyo nel 1990, il Lifetime Achievement in Contemporary Sculpture Award nel 2008. Nel 1992 l’Università di Dublino gli conferisce la Laurea honoris causa in Lettere e nel 2001 l’Università di Ancona quella in Ingegneria edile-architettura.

Numerosissime sono le sue esposizioni: alla Rotonda della Besana di Milano nel 1974 e al Forte Belvedere di Firenze nel 1984, fino a quelle di Parigi nei Giardini del Palais-Royal nel 2002, nel centro cittadino di Lugano nel 2004 e lungo la cinta muraria di Paestum nel 2005. Inoltre le esposizioni itineranti nei musei americani, e in Europa, America, Australia e Giappone. Le sue opere sono situate in permanenza in grandi piazze (Milano, Copenaghen, Brisbane, Los Angeles, Darmstadt), al Trinity College a Dublino, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, nel piazzale della Farnesina a Roma, nel piazzale delle Nazioni Unite a New York e nelle raccolte pubbliche maggiori. Ha insegnato nei dipartimenti d’arte delle università americane: a Stanford, a Berkeley, al Mills College. Si è dedicato anche alla scenografia con ‘‘macchine spettacolari’’ in grandi occasioni teatrali italiane: da ultimo ha realizzato le scene e i costumi per l’opera “Teneke” di Fabio Vacchi, con libretto di Franco Marcoaldi, tratto dall’omonimo racconto di Yashar Kemal, messa in scena in prima assoluta al Teatro alla Scala nel settembre 2007, con la regia di Ermanno Olmi e la direzione di Roberto Abbado. Nel 1996 ha costituito la Fondazione Arnaldo Pomodoro, che nel 2005 ha iniziato l’attività espositiva nella sua sede di Via Solari a Milano.

Catalogo FAP

Info:
Fondazione Arnaldo Pomodoro - tel. 02.89075394
http://www.fondazionearnaldopomodoro.it
c.montebello@fondazionearnaldopomodoro.it

Ufficio Stampa
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http://www.clponline.it

Fondazione Arnaldo Pomodoro
via Andrea Solari, 35 - Milano
Orari: mercoledì-domenica ore 11-18 (ultimo ingresso ore 17); giovedì ore 11-22 (ultimo ingresso ore 21)
Biglietti: 7/4 euro

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