Galleria Cartesius
Trieste
via Carducci, 10
040 761582

Michelangelo Guacci
dal 2/10/2008 al 22/10/2008
mart-sab 10.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30
WEB
Segnalato da

Marianna Accerboni


approfondimenti

Michelangelo Guacci



 
calendario eventi  :: 




2/10/2008

Michelangelo Guacci

Galleria Cartesius, Trieste

L'angelico pittore: opere, immagini, testimonianze. La mostra privilegia gli acquerelli su carta, che vengono affiancati da alcuni inchiostri: oltre una ventina di opere dell'artista nato a Trieste nel 1910.


comunicato stampa

Prende il via venerdì 3 ottobre 2008 alle ore 18.00 alla Galleria Cartesius di Trieste il secondo appuntamento dell’importante rassegna dedicata al pittore triestino Michelangelo Guacci (Trieste 1910 – 1967), ideata e curata dall’architetto Marianna Accerboni: una mostra che, intitolata L’angelico pittore. Michelangelo Guacci: opere, immagini, testimonianze, sta già riscontrando grandissimo successo alla Biblioteca Statale (Largo Papa Giovanni XXIII, 6), dove rimarrà visitabile fino al 31 ottobre e la cui vernice ha visto la presenza di circa 200 persone.

L’appuntamento alla Galleria Cartesius, che si concluderà il 23 ottobre, privilegia, rispetto alle molteplici tecniche presenti alla Statale, gli acquerelli su carta, che vengono esposti accanto ad alcuni inchiostri: in totale poco più di una ventina di opere, realizzate in parte nel 1964, ma soprattutto nell’estate del ’67, poco prima della fine prematura, che avvenne il 17 ottobre di quell’anno. E particolarmente toccanti appaiono appunto i disegni acquerellati, realizzati dal pittore triestino di origine pugliese negli ultimi mesi di vita, che trascorse a letto ammalato di cuore.

Le esposizioni alla Galleria Cartesius e alla Biblioteca Statale si pongono il fine di riscoprire e di riportare all’attenzione del grande pubblico un artista di elevato talento, intuizione e purezza creativa, caduto in oblio da quasi quarant’anni, dopo le ultime importanti mostre dedicategli nel 1970 dal Museo Correr e tra il 1971 e il ’72 dalla stamperia Il Torchio di Venezia. L’antologica allestita alla Biblioteca Statale - dove sono esposti un’ampia sequenza di oli su tela e di acquerelli su carta, compreso l’ultimo lavoro rimasto incompiuto, tempere, monotipi e incisioni tra i più significativi, creati dall’artista a partire dagli anni trenta fino alla sua scomparsa - e la mostra alla Cartesius costituiscono un’occasione di grande interesse e importanza, che rivela l’ evoluzione linguistica ed espressiva della ricerca di Michelangelo Guacci, dal novecentismo sognante e dal barocco lieve e coinvolgente, dinamico, gioioso degli esordi alla rarefatta purezza e alla poetica levità dell’età matura. Non solo, ma nelle due sedi vengono esposte anche numerose opere inedite appartenenti a varie fasi della sua creatività, sì da fornire un quadro innovativo e illuminante della ricchezza della sua ispirazione e della suo personalissimo linguaggio. Inoltre alla Statale due sezioni della mostra propongono anche una sequenza di ritratti fotografici realizzati da Sergio Benedetti, fotografo triestino attivo a Milano, e da altri autori, assieme ad alcune testimonianze, oggetti e scritti dedicati o appartenuti al pittore.

Michelangelo Guacci - scrive Accerboni - è artista finissimo e sottilmente immaginifico, che ancora molti ricordano per la brillante vivezza ed eleganza del tratto e per la capacità di intuire e di cogliere, da acuto sensore, stimoli culturali e artistici diversi, tracciando poi con unitarietà, ironia e perspicacia, con un lirismo appassionato e istintivo, lieve e suadente, un ritratto della realtà e della società a lui contemporanea; ma è anche artista capace di descrivere nel contempo l’astrazione del pensiero che vola verso il sogno, come quello che da bambino lo induceva a dirigere dal poggiolo di casa orchestre immaginarie.

Nato a Trani nel 1910 e triestino dal 1919, anno in cui si ricongiunge nel capoluogo giuliano con la famiglia, Guacci vi frequenta la Facoltà di Economia e Commercio e si dedica con passione alla pittura. Partecipa a tutte le mostre universitarie e s’inserisce nell’ambiente “di punta” della giovane pittura triestina. Benché la pittura sia la vocazione più autentica, accetta alla fine degli anni trenta un impiego alla Banca d’Italia, che lo condurrà a Fiume e a Bergamo. Il trasferimento provoca un apparente allontanamento dall’arte. Nel ’53 ritorna però a Trieste, dove riprende l’attività pittorica, in verità mai abbandonata.

I collezionisti in possesso di opere dell’artista sono pregati di prendere contatto con l’indirizzo amiguacci@gmail.com (Amatori Michelangelo Guacci) per far pervenire le foto e le misure delle opere in loro possesso, al fine di portare a termine il catalogo digitale dell’opera omnia dell’artista in via di ultimazione in occasione del centenario della nascita, che avrà luogo nel 2010.

Galleria Cartesius
via Carducci, 10 - Trieste
Orario: da martedì a sabato 10.30 • 12.30 / 16.30 • 19.30 / festivi chiuso
Ingresso libero

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