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8/10/2008

Ketty Tagliatti

Movimento Arte Contemporanea, Milano

Ricama, elabora, tinge e strizza. Nessuna emulazione della realtà o velleità naturalistica. La costruzione del percorso creativo dell’artista ferrarese Ketty Tagliatti, è una sorta di sintesi dell’operare. Metafore di un intimo vuoto e insaziabile che si riempie dell'oblio di piccole banalità quotidiane e si consola nell'illusione di piccoli percorsi nuovi. Affezioni apparentemente anestetizzanti, della stessa sostanza delle sue rose, cieli stellati imbottiti e costellazioni di spine. Le rose-materasso appaiono come letti vuoti, non-luoghi su cui adagiare le proprie sensazioni; corolle che accolgono e stringono morbidamente un non-corpo, fioretti alla solitudine, pesanti ostaggi, assenza che si fa corpo e invade lo spazio.

Con una pittura imbottita, trapuntata, e per la prima volta forse scultura, difficile da collocare, Tagliatti racchiude certamente in sé il gene scenografico della scatola teatrale, con i suoi simboli e l'ambiguità tra la rappresentazione dell'oggetto e la visione bidimensionale di questo. Colta da un'improvvisa esigenza di fisicità legata alla fatica del fare come terapia dell'essere, l’artista abbraccia un lavoro fatto di materia densa e grossa da attraversare da parte a parte con un ago lunghissimo, dove la penetrazione è incerta e faticosa. La volontà di ricucire il passato con il futuro, stringendo un sostanziale e concreto presente, permea lo spazio della Galleria Movimento, che ospita, a partire dal 9 ottobre, la mostra scenografica di Ketty Tagliatti, dove forti impalcature floreali alimentano un clima di delicatezza ed intima essenza.

Inaugurazione: mercoledì 9 ottobre , ore 18.30

Movimento arte contemporanea
Corso Magenta 96, Milano
Ingresso libero

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