Galleria Artre' Bruna Solinas Arte Contemporanea
Genova
Vico dei Garibaldi, 41
010 2514448
WEB
Davide Dell'Osso
dal 8/10/2008 al 4/12/2008
mar - sab 15.30-19.30
WEB
Segnalato da

Cosimo De Mercurio




 
calendario eventi  :: 




8/10/2008

Davide Dell'Osso

Galleria Artre' Bruna Solinas Arte Contemporanea, Genova

!Duende! L'artista "non cessa di dare convegno, in spazi aperti e chiusi, fisici e mentali, a fantasmatiche sculture, che la fusione in policarbonati espansi e trasparenti rende disponibili al volo." Viana Conti


comunicato stampa

Un teatro di spazi emozionali

" ... In tutta l’Andalusia, dalla rocca di Jaen alla chiocciola di Cadice, la gente parla sempre del Duende e lo scopre d’istinto… Per trovare il Duende non servono schemi né esercizi. Si sa solo che brucia il sangue come un liquido di vetro, consuma, scaccia tutta la dolce geometria appresa, rompe gli schemi, fa sì che Goya, maestro nei grigi e negli argenti e nei rosa della migliore pittura inglese, dipinga a ginocchiate e pugni con orribili neri pece... I grandi artisti del sud della Spagna, gitani o flamencos, che cantino, ballino o suonino, sanno che non vi è emozione senza Duende... II Duende agisce sul corpo della ballerina come il vento sulla
sabbia."
Garcia Lorca, estratto da una sua conferenza sulla teoria del Duende, elaborata nel 1933.

Lavorando all’apparizione di uno scenario beckettiano, dove l’umanità abita la terra di mezzo tra realtà e sogno, tra presenza e assenza, Davide Dall’Osso non cessa di dare convegno, in spazi aperti e chiusi, fisici e mentali, a fantasmatiche sculture, che la fusione in policarbonati espansi e trasparenti rende disponibili al volo.

Lo scenario si presenta come una sequenza di fermi-immagine di opalescenti creature di fiamma e di neve, come nate da un soffio nel vetro incandescente, come scaturite da un doppio movimento di danza e stasi, sempre oscillanti tra passione e disperazione, tra nascita, morte e rinascita, forse. Formatosi nel teatro come attore e poi come ideatore di scenografie dell’immaginario, questo scultore dell’aria, del tempo, dell’emozione, allestisce spazi dove il sacro e il profano possano convivere, dove creature epiche e mitiche, scese dalla leggenda, smarritesi nella realtà, possano ritrovarsi, recuperando una loro proprietà esistenziale. La dimensione estetica che Davide Dall’Osso ha scelto di praticare è quella dell’Incompiuto, formalizzando figure colte sul punto di nascere o di sparire, sovente incomplete, oppure ormai sfilacciate dal tempo. La dimensione spirituale e creativa, fabbrile e febbrile, in cui l’artista cala i suoi personaggi, è quella, irriducibile al linguaggio, del !Duende!, condizione dell’essere che l’artista ha accostato e interiorizzato nel suo intenso approccio alla poetica di Garcia Lorca. Solo un grande poeta e drammaturgo di spirito mediterraneo, come l’autore di Romancero gitano, La Casa de Bernarda Alba, a cui Dall’Osso, attore esordiente, quindici anni orsono ha avuto modo di lavorare accanto al regista andaluso Carlos Martin, può trovare le parole per trasmettere l’anima profonda ed inquieta del Duende, può sentirlo arrivare…

Quando da un arco vuoto spira un’aria mentale che soffia con insistenza sulle teste dei morti, in cerca di nuovi paesaggi e accenti stranieri; un’aria con odore di saliva di bimbo, di erba calpestata, di trasparenza di medusa, che annuncia il perpetuo battesimo delle cose appena create. La mostra rispecchia la visione che l’artista ha del Duende. Eccolo arrivare con !Roxanne!, fiera donna centauro che, sola, presenta sulla piazza la propria diversità, mentre, discoste, cinque figure femminili, !Ole!, danzano tra loro. Eccolo ritornare nell’onda opalescente di cielo e mare da cui scaturiscono sorridenti volti infantili, al pianterreno della galleria. Nel seminterrato il !Duende! si ripresenta con !Fura!: due tronchi di cavallo uniti in vita che, spronati da due bambini, galoppano furiosamente in direzioni opposte. Un unicorno fa la sua magica apparizione sulla scena. Quello che Davide Dall’Osso allestisce in spazi interni ed esterni è il divenire di una visione interiore, in cui si confrontano spirito e materia, forma e informe, bellezza e degrado, fanciullezza e vecchiaia, volo ascetico e caduta… i conflitti che lacerano l’umana natura. Queste crisalidi – scrive Lorella Giudici – si vestono di luce e di aria, finalmente libere di staccarsi da quella terra che per troppo tempo le ha tenute prigioniere.

Lo spettatore è chiamato ad interagirvi per farsi parte attiva di un processo di autoriconoscimento, ribellione agli stereotipi, epica conquista di libertà. Non sorprende dunque che i referenti teatrali dello scultore multimediale siano Societas, Fura, Magazzini, Punzo, Manfredini, Bernardinis, Salmon e il teatrodanza di Pina Bausch. Come scrivono Lara Ottaviani e Loredana Parmesani, anche nei materiali scelti dall’artista è leggibile l’incontro/scontro tra il fuoco e il gelo, le colature della fusione e le perle della cristallizzazione, i relitti di una vita che fu e i calchi di esseri a venire. Di fronte a tali mitiche apparizioni come non rivedere l’incantato paesaggio di ghiaccio che il regista Tim Burton ha ideato per Edward mani di forbice, ruolo mirabilmente interprato da un giovanissimo Johnny Depp! Protagonisti di questa estetica dell’inquietudine sono i rituali di gioia e dolore che accompagnano la danza dell’essere. Progettare un’installazione è come scrivere una drammaturgia e realizzarne lo spettacolo, annota l’artista. E con questa dichiarazione di poetica Davide Dall’Osso intende dirci che le sue figure larvali, sospese tra l’indecidibile della scultura, della materia pittorica, della scenografia teatrale, della performance di danza, agiscono come parole del testo, tradiscono le sue intenzioni, rappresentano un invisibile, ma !duendianamente! presente, teatro delle emozioni.

Viana Conti

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A seguito del grande successo riscontrato finora, l’artista Davide Dall’Osso ha rinnovato il suo allestimento presso Artrè (Piazza delle Vigne 28r; 0102514448 ) che proroga l’esposizione di ''DUENDE'' fino a Venerdi' 5 Dicembre 2008 dove, alle ore 18.00, avrà luogo il finissage e, alla presenza dell’artista, ci sarà occasione di brindare insieme. Idem per l’installazione di Davide dall’Osso presso il Chiostro di San Matteo.

Inaugurazione: 9 ottobre 2008 dalle ore 18.00 alle ore 24.00

Galleria Artrè di Bruna Solinas
piazza delle Vigne 28r Genova
Orari: mar-sab 15.30-19.30

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