Teatro dell'Arte CRT
Milano
viale Alemagna, 6
02 72434258 FAX 02 863813
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Shorts Format 2008
dal 4/11/2008 al 7/11/2008
02 89011644
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Crt Stampa




 
calendario eventi  :: 




4/11/2008

Shorts Format 2008

Teatro dell'Arte CRT, Milano

Rassegna della nuova danza. L'edizione attuale sceglie di presentare una panoramica sulle tendenze della danza contemporanea italiana, a cui partecipano artisti di diversa fascia anagrafica e di formazione eterogenea, spesso collaboratori di grandi coreografi.


comunicato stampa

Short Format 2008, rassegna della nuova danza del Teatro CRT, si svolgerà quest’anno dal 5 all’8 novembre. L’edizione precedente si era dedicata alle esperienze di confine, in cui la danza si mescola con il teatro e le arti visive, proponendo progetti coraggiosi e inconsueti nel panorama milanese. L’edizione attuale, dal titolo “Ritorno alla danza”, sceglie di presentare una panoramica sulle tendenze della danza contemporanea italiana, a cui parteciperanno artisti di diversa fascia anagrafica e di formazione eterogenea, spesso collaboratori di grandi coreografi italiani.

È il caso di Simona Bertozzi, danzatrice rivelatisi al premio G’DA 2007 “per la grande capacità e maturità interpretativa e il coraggio di mettere in gioco un patrimonio di esperienze, rivelandosi autrice dotata di un linguaggio autonomo. Lo sviluppo dell’eccellente scrittura coreografica è sostenuta e valorizzata da una forza espressiva di notevole suggestione”, che dal 2005 fa parte della Compagnia Virgilio Sieni Danza prendendo parte a numerosi progetti e produzioni tra cui: Mi difenderò, Five Dreams, Piega Canova, Un Respiro. Presente in diversi festival stranieri come Aerowaves The Place Theatre (Londra), Danse à Lille, al Tanec Praga, al Festival de la Cité di Losanna e al festival CorreJos em Movimento di Rio de Janeiro, Simona Bertozzi apre la rassegna Short Format con il debutto del suo ultimo spettacolo Terrestre, un lavoro sull’azione e la memoria, azione che abita lo spazio della memoria e diviene interpretazione organica della plasticità, in quanto capacità di trasformazione del corpo.

Nella stessa serata Stefano Questorio presenta“Le cose”, un assolo sul tentativo di tamponare con l’accumulo di oggetti l’horror vacui presente in ogni essere umano. Membro della compagnia Aldes diretta da Roberto Castello, con cui ha partecipato, in veste di interprete e coautore, al progetto pluriennale Il Migliore dei Mondi Possibili (premio Ubu 2003), Stefano Questorio ha lavorato con compagnie italiane e internazionali tra cui Wim Vandekeybus, Studio Azzurro, Carolyn Carlson, Zimmerfrei, e la Societas Raffaello Sanzio, con cui è in scena attualmente ne L’Inferno. Ha vinto il Premio Otello Sarzi - Nuove realtà del teatro 2007, con lo spettacolo per ragazzi Storia di un Gabbianella, di cui ha curato anche la regia, e il Premio come miglior interprete, rassegna Loro del Reno, Teatri di Vita, 2007 con Studio per Due, con Valentina Buldrini.

Lo yoga, attraverso le posture, i micro movimenti, il respiro, l’immobilità, lo studio del ritmo interno, diventa un importante strumento per la concentrazione nella danza e per la creazione di un contatto intimo tra il corpo, l’immaginazione e lo spazio ed è una delle cifre stilistiche di Francesca Proia. Collaboratrice con diversi coreografi, tra i quali Monica Francia, Masaki Iwana, Silvia Rampelli (compagnia Habillé d’eau), sotto la direzione di Romeo Castellucci ha danzato in tre episodi della Tragedia Endogonidia (Berlino, Londra, Marsiglia 2002-2004), collaborando alla creazione delle coreografie.
Nel 2004 fonda, assieme a Danilo Conti e Antonella Piroli, Studio MUNI, centro di ricerche yoga Buio luce buio (2004), presentato alla Fondation Cartier nell’ambito del programma “J’en rive”, ha ricevuto una menzione speciale al Festival Iceberg 2005 (Bologna, Biennale Napoli/Santarcangelo dei Teatri). Con Qualcosa da Sala, creato in collaborazione con Danilo Conti, ha ottenuto la menzione al Premio Scenario 2005.

Francesca Proia/Danilo Conti presentano Nothing female is alien to me, un progetto di danza e teatro di figura liberamente ispirato al romanzo Baradla Cave, della scrittrice ceca Eva Svankmajerova, ed è un lavoro incentrato su Prakriti, una figura mitologica appartenente a diversi sistemi di pensiero ortodossi dell’India, tra i quali lo yoga, la stessa figura che si ritrova misteriosamente in un contesto completamente differente, e sotto altro nome: all’interno del romanzo Baradla Cave, dell’artista surrealista contemporanea Eva Svankmajerova. Chi è Baradla? Baradla è una donna, diverse donne, uno spettro e, in ognuna di queste manifestazione, si rapporta con quesiti inerenti la vita, la filosofia, la società, un corpo oscuro, che attraversa lentamente il mondo orientale e il mondo occidentale. Una figura che contiene altre figure e altre voci.

L’indagine sulle possibilità del corpo, la riflessione sulle filosofie orientali, l’originale commistione tra narrazione, filosofia e danza pura e la costruzione di atmosfere irreali e fuori dal tempo che caratterizzano gli spettacoli di Stefano Questorio, Simona Bertozzi e Francesca Proia si alternano a spettacoli e azioni performative in cui la leggerezza e la “comicità” divengono un elemento fondamentale, caratterizzati sia sul piano formale che su quello concettuale dalla frammentarietà, dall'impossibilità, dal ridicolo, dal sovvertimento dei codici che caratterizzano il lavoro di alcuni di questi artisti, visionari e pieni di inventiva.
È il caso di Antonio Tagliarini e Ambra Senatore, L’ottavo giorno. Antonio è performer, coreografo e regista dei più coraggiosi e acuti della sua generazione, e lavora, sia in Italia che all’estero, con diversi registi e coreografi tra cui Miguel Pereira, Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Thierry Salmon, Massimiliano Civica, Marco Baliani, Fabrizio Arcuri. Le ultime produzioni: sono state presentate in Italia, Belgio, Spagna, Slovenia, Polonia, Germania, Portogallo.

Ambra Senatore lavora nell'ambito del teatro di danza in Italia e in Francia dal 1997, affiancando esperienze attoriali a quelle di danzatrice contemporanea. Come interprete collabora tra gli altri con Giorgio Rossi, Jean Claude Gallotta, Michela Lucenti, Roberto Castello, Marco Baliani e Georges Lavaudant - Théatre Odéon Paris. Dal 2001 è co-autrice con danzatori, videoartisti e musicisti di spettacoli ed eventi performativi per spazi espositivi. Si forma, tra gli altri, con R. Giordano, C. Carlson (frequenta l'Accademia Isola Danza di Venezia nel 2001), D. Doupuy, J. Cébron, B.T. Jones, M. Airaudo, I. Wolfe, K. Waehner, N. Charnok. Ha concluso un dottorato di ricerca sulla danza contemporanea in Italia e la corporeità presso il DAMS di Torino, dove collabora con il docente di Storia della danza e del mimo.

La stessa ironia e leggerezza pervade il lavoro tragicomico di Silvia Gribaudi, danzatrice torinese membro della Compagnia svizzera “Rigolo Tanzendes Theater, con cui ha seguito seminari di teatro fisico con Monica Francia, di danza butoh con Pierpaolo Koss e Anzu Furukawa e di mimo con Maya Brosch ed ha avuto la possibilità di lavorare con comici , clown, danzatori-danzatrici e attori-attrici molto diversi tra loro.
A Short Formats Silvia Gribaudi presenta un assolo dedicato a tutte le donne che in casa, nascoste agli occhi del mondo, danzano, scrivono, cantano tra la polvere e un’ aspirapolvere, aspettando uomini che non arriveranno mai, alterando emozioni diverse che danno vita ad un ritmo “tragicomico”.

Ironia, leggerezza e tematiche del nuovo circo sono presenti anche nello spettacolo Circhio Lume, della Compagnia Tardito – Rendina, dove, partendo da uno sguardo sui meccanismi che l’uomo mette in atto per farsi amare, per essere al centro dell’attenzione, si entra con leggerezza e distacco nei drammi di ognuno di noi, svelando i pretesti e le menzogne create dalla vittima incompresa. Una scrittura per quadri, non narrativa, che utilizza un linguaggio sempre in bilico tra il tragico e il grottesco
Luogo di ospitalità per giovani danzatori Short Formats conclude la programmazione con Chiara Frigo, giovane vincitrice del Premio G’DA. Takeya Female Version, di Chiara Frigo, vincitore di GD’A Veneto, Anticorpi XL, network di promozione della giovane danza d’autore è un lavoro sul rapporto tra velocità fisica e velocità mentale, per poter rendere, tra dilatazioni ed accelerazioni, il senso di un intervallo estremamente breve e con l’unica intenzione di arrivare alla fine. Takeya female version è la prima parte di un progetto che attraverserà le tappe: Male Version, Much e TakeyaR3

Chiara Frigo, autrice e performer veronese, si forma e lavora in Italia e all’estero, collaborando con Naturalis Labor, Altro Teatro, è interprete nella performance Ring di Felix Ruckert presentata alla Biennale di Venezia- Body and Eros.
Nel suo percorso ha maturato un interesse per le arti performative, in residenza per Inteatro Festival Accademy Polverigi realizza il video “Constance Graving” in collaborazione con il Big Art Group di New York e collabora nel 2006 come videomaker per la webgallery della Biennale Cinema di Vienna. Il suo precedente lavoro, Corpo in DoppiaElica, è vincitore del terzo premio al 10.Festival Coreographers Miniatures di Belgrado.

Mercoledì 5 novembre

Simona Bertozzi
Terrestre
45 min
PRIMA NAZIONALE

Stefano Questorio
Le cose
20 min

Giovedì 6 novembre

Ambra Senatore / Antonio Tagliarini
L’ottavo giorno
60 min
PRIMA NAZIONALE

Venerdì 7 novembre

Francesca Proia
Nothing Female is alien to me
50 min

Silvia Gribaudi
Unattimo
20 min

Sabato 8 novembre

Tardito/Rendina
Circhio Lume
60 min

Chiara Frigo
Takeya. Female version
16 min

Informazioni, prenotazioni, prevendita
Prenotazioni telefoniche 02 89011644
Prevendita presso il Teatro dell’Arte
e con servizio vivaticket.it

CRT Teatro dell’Arte
Viale Alemagna, Milano
Prezzi Posto unico € 10,00
Abbonamenti: 7 spettacoli € 34,00
Biglietto operatore (accreditandosi presso Ufficio promozione e Stampa): € 5,00

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