Palazzo del Duca
Senigallia (AN)
via Mastai, 14
071 6629350
WEB
Senigallia citta' della fotografia
dal 15/11/2008 al 31/12/2008
17-19
071 6629350
WEB
Segnalato da

Cosimo De Mercurio




 
calendario eventi  :: 




15/11/2008

Senigallia citta' della fotografia

Palazzo del Duca, Senigallia (AN)

Il progetto chiude la sua prima annualita' con una collettiva dedicata al lavoro dei giovani fotografi che hanno partecipato alla Bottega Fotografica, la serie di workshop tenuti da Giovanni Chiaramonte, Ferdinando Scianna e Gianni Berengo Gardin.


comunicato stampa

Domenica 16 Novembre 08 , fra gli ottanta giovani invitati da tutta Europa, anche due giovani artiste e fotografe genovesi Manuela Genta ed Elisabetta Goggi in Mostra a “Senigallia città della fotografia - Progetto Giovani “.

Domenica 16 Novembre 08 ''Senigallia città della Fotografia - progetto giovani'' chiude la sua prima annualità con una mostra collettiva interamente dedicata al lavoro dei giovani fotografi che hanno partecipato alla Bottega Fotografica, la serie di tre workshop avvenuti a Senigallia la scorsa primavera, tenuti da tre grandi maestri della fotografia italiana: Giovanni Chiaramonte, Ferdinando Scianna e Gianni Berengo Gardin.

Gli workshop, hanno rappresentato per i giovani partecipanti un'occasione di confronto diretto con i grandi professionisti della fotografia italiana, un momento di trasmissione delle competenze e delle tecniche stilistiche dell'arte fotografica ed un approfondimento diretto delle poetiche degli autori.

La mostra, e il relativo catalogo, raccolgono le fotografie degli 80 partecipanti, italiani ed europei, e si pone come una vetrina d'eccezione per i giovani autori emergenti che, nel corso dei tre laboratori, hanno avuto la possibilità di acquisire e raffinare le competenze fotografiche.

L'evento si pone come una testimonianza concreta del percorso che l'Assessorato alla Cultura del Comune di Senigallia, in collaborazione con il MUSINF, ha intrapreso per promuovere e incoraggiare il coinvolgimento delle giovani generazioni nell'ambito della cultura fotografica contemporanea.

La Mostra che verrà inaugurata Domenica 16 Novembre 2008 alle ore 12.00 nelle prestigiose sale di Palazzo del Duca sarà visitabile tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.

Fra gli ottanta giovani presenti alla Mosra , e precedentemente invitati ai workshop, due sono genovesi : Manuele Genta (foto) ed Elisabetta Goggi (foto) . La seconda e’ di nascita e residenza a Novi Ligure (AL) ma opera a Genova dove svolge anche un dottorato all’Universita’ . Manuela ha svolto il suo Workshop con Gianni Berengo Gardin mente Elisabetta ha lavorato con Ferdinando Scianna.

Manuela cosi’ ricorda e descrive nell sito web della Mostar il suo rapporto con la Fotografia : “Mi è piaciuta tantissimo la frase di una ragazza con cui ho svolto il workshop fotografico durante le presentazioni: ''non ho nessuna favola da raccontare del perché ho incominciato a fotografare.'' Fotografare è una passione che ho, come tante altre persone, è un istinto. Mi incanta la luce che si scontra con i ''corpi''... la fotografia, infatti, è scrivere con la luce. La vita è fatta di momenti e nella mia mente è archiviata per immagini e quelle stesse immagini cerco di catturarle con la macchina fotografica. Inoltre il fotografare rappresenta la mia ricerca della realtà: cercando di capire i sentimenti delle persone, rappresentati dalle loro espressioni e la struttura per ciò che riguarda gli oggetti. Questi ultimi, infatti, li riprendo da più punti di vista per smontarli e rimontarli. La fatina della mia favola è una fotografa professionista, Yelise Manganaro, che mi ha dato la tecnica e incentivato. Insieme siamo andate per 45 giorni tra aldeide indios, città, lebbrosari e campi missionari in Brasile. Le esposizioni che ho allestito sono state il frutto di photoreportage su paesi stranieri come la Francia, le Filippine e il Brasile. “Risacca” e’ titolata la sua foto che sara’ esposta alla Mostra.

Elisabetta invece cosi’ descrive invece il suo “legame” emozionale ed artistico con la fotografia nella presentazione riportata dal sito web della Mostra : “
“Penso che la mia passione per la fotografia sia genetica: mio padre, infatti, aveva iniziato a scattare foto in bianco e nero che sviluppava e stampava personalmente. Sin da bambina mi hanno incuriosito gli strumenti fotografici, che non sapevo ancora usare, pur desiderandolo moltissimo . Durante l’adolescenza ho iniziato a realizzare i primi scatti con la reflex, imparandone a poco a poco, da autodidatta, i meccanismi. Finalmente ho frequentato un corso di fotografia organizzato dal mio Comune di residenza, Novi Ligure, dove ho scoperto di saper fare foto originali di soggetti anche molto semplici. Quasi per caso sono stata contattata da un fotografo locale, che aveva visto alcuni miei lavori, ed ho iniziato a collaborare con lui soprattutto per reportages e per foto in studio. Da lui ho imparato a risolvere in fretta e nel modo migliore possibile problemi legati alla tecnica e alle situazioni ambientali che mi venivano offerte, quasi sempre con poco tempo a disposizione per decidere come fare una foto.

All’Università per soddisfare il mio interesse per l’Arte, ho seguito il corso di Laurea di Conservazione dei Beni Culturali: qui ho potuto conoscere i grandi maestri della fotografia internazionale del passato e di oggi. In particolare citerei i nomi di coloro che più mi sono congeniali: Timothy H. O’ Sullivan per quanto riguarda i paesaggi naturali; Eugène Atget per la vita cittadina; Alfred Stieglitz che rivendicò con forza l’autonomia artistica del mezzo fotografico; Bernd e Illa Becher, appassionati fotografi del paesaggio industriale. Ho avuto l’opportunità di essere assunta in una galleria d’arte contemporanea, dove sono entrata in contatto con artisti diversi, che, utilizza tecniche differenti. In quest’ambiente ho vissuto le mie prime esperienze organizzative. Il vivere e lavorare e studiare a Genova, una città particolarmente affascinante, se si è capaci di coglierne gli aspetti più suggestivi, mi ha offerto l’opportunità di partecipare a concorsi e mostre in ambito cittadino, nazionale e internazionale. Prendendo spunto da queste esperienze, approfondendo le mie conoscenze per mezzo di riviste d’arte ed osservando riproduzioni fotografiche di autori contemporanei, sto scoprendo i temi, i soggetti e la tecnica che meglio mi permette di esprimere la mia visione personale della realtà.
Tra i filoni che più mi interessano citerei:

- l’archeologia industriale, testimonianza di un’era che volge al termine, di cui va salvaguardato il ricordo delle strutture architettoniche e dell’attività lavorativa di un recente passato. Sempre in questo ambito e con la stessa finalità, mi occupo di edifici dimessi, come il teatro Carlo Alberto o il collegio dei Padri Somaschi di Novi, un supermercato abbandonato lungo una statale, che ha esaurito in un brevissimo volgere di tempo la sua funzione, in attesa di ristrutturazione che perderanno inevitabilmente le loro caratteristiche originarie e che adesso sono dotati di un fascino particolare;
- momenti di vita quotidiana nelle città di oggi, dove le persone rischiano di perdere la loro identità, coinvolte in un’esistenza i cui tempi di apprendimento, di spostamento,di rapporti interpersonali, di vita, sono sempre più rapidi e prevedibili;

- un filone nuovo, che comporta una visione particolare della realtà, mutevole e incostante, spesso difficile da cogliere nella sua essenzialità, riguarda le “architetture riflesse” e la natura riflessa”, nella serie che si potrebbe definire “Tutto scorre”. L’elemento caratterizzante è l’acqua, talora l’acqua del mare, di un fiume o addirittura di una pozzanghera, che alterano la realtà riflessa con un gioco di forme e colori che sconfinano in una dimensione labile e onirica.
Sento la necessità di dare particolare importanza alla luce, che diviene elemento caratterizzante e creatore del paesaggio e delle forme, nel buio che spesso occupa la maggior parte dell’immagine fotografica.

Fotografare per me significa conoscere e collezionare immagini che la mia memoria non riuscirebbe a trattenere, mantenendo volutamente un distacco dalla realtà nel momento in cui la sto riprendendo con la mia macchina fotografica“.
Manuela ed Elisabetta hanno all’attivo alcune Mostre organizzate a Genova. Elisabetta sta realizzando anche il suo primo libro di fotografie presso l’Editore Liberodiscrivere edizioni (www.liberodiscrivere.it ) per la collana Alogenuri.

Palazzo del Duca
Via Mastai, 14 - Senigallia (AN)
Orario: 17-19
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [6]
La Grazia e la Luce
dal 13/6/2014 al 1/11/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede