Arianna Sartori Arte and Object Design
Mantova
via Ippolito Nievo, 10
0376 324260 FAX

Gianni Rossi
dal 21/11/2008 al 6/12/2008
feriali 10-12.30 / 15.30-19.30, Dom 30 e 7 16-19.30

Segnalato da

Arianna Sartori



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Gianni Rossi
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21/11/2008

Gianni Rossi

Arianna Sartori Arte and Object Design, Mantova

Portraits. In mostra gli ultimi lavori dell'artista, che si cimenta nel genere del ritratto. Una serie di opere dedicate al Jazz e al balletto, ottenute dalla "bruciatura" dell'immagine fotografica attraverso il colore.


comunicato stampa

a cura di Arianna Sartori

Nella mantovana Galleria “Arianna Sartori - Arte & Object design” sarà ospitata la mostra dell’artista veronese Gianni Rossi. L’esposizione, intitolata “Portraits”, avrà luogo a Mantova in Via Cappello 17, dal 22 novembre al 7 dicembre e permetterà di visionare gli ultimi lavori di Rossi ispirati all’antico genere del ritratto interpretato in modo del tutto singolare.
L’artista, infatti, usa “bruciare” i toni dell’immagine fotografica originaria attraverso un contrastante utilizzo del colore che sostituisce il classico effetto delle ombre e delinea i visi di splendide e sensuali ragazze. La materia cromatica si impossessa dell’opera divenendo elemento preponderante sia nel soggetto che nello sfondo.
Questo effetto “Pop”, alla Warhol, non è un linguaggio nuovo per Rossi. Già nei suoi lavori dedicati al mondo del Jazz, di cui troviamo qualche esempio in mostra, proponeva tale tecnica adoperando l’acrilico su tela. Nei ritratti di Billie Holiday, John Coltrane e Miles Davis i colori vibrano sulle note del Jazz. Le icone della musica afro-americana sono immortalate durante le loro esibizioni, mentre con l’oscillare del corpo accompagnano le sonorità musicali.
A chiudere l’esposizione qualche opera dedicata al mondo del balletto, risalente agli anni settanta, ma ancora attualissima. Anche qui, ancora una volta, l’artista evidenzia il grande amore per il colore non più steso in ampie superfici, ma vivo, sfuggente, in movimento, come i corpi dei ballerini che saettano nell’aria disegnando forme inaspettate.
Cinzia Capuzzo

“Jazz&Blues” di Gianni Rossi
Le note di Jazz e di Blus diffuse dal cd sono solo un adeguato sottofondo alla mostra che Gianni Rossi propone.
I volti e la corporatura di personaggi come John Coltrane, Miles Davis, Billie Holiday, Jimmy Rogers, Ray Charles, illuminano uno sfondo notturno col colore acceso dei loro abiti, con il bagliore dei sassofoni, delle trombe, delle chitarre in oro sinuoso, dei lucidissimi pianoforti e dei microfoni fusi in argento. Sembrano essere invece gli acrilici su tela di “Portraits”, opere chiaramente ispirate alla Pop Art e dedicate ai miti della musica più istrionica ed imprevedibile che possa emettere uno strumento o la voce umana, ad improvvisare per il visitatore un concerto speciale.
Contrariamente ad una prima impressione, le tele non si avvalgono di un supporto fotografico né di elaborazioni al computer, ma aggregano una serie di pennellate serrate e uniformi che raggiungono l’effetto di artistico manifesto, o rimandano alle celebri serigrafie di Andy Warhol.
Nella sintesi dell’immagine gli occhi parlano di profondità inquiete, fatte di pochi tocchi sapienti dall’espressività coinvolgente ed immediata. Rossi, appassionato dl Jazz ha spesso trovato ispirazione dalle manifestazioni musicali ospitate al Teatro Romano, e le ha trasformate in una pittura che fa battere sensi e cuore.
Vera Meneguzzo, 2008

“Rossi e il Jazz”
…il Jazz nasce nelle piantagioni di cotone della Louisiana e si palesa con il Blues, deriva dalla tradizione africana importata dagli schiavi e si manifesta come una dolente forma. espressione di uno stato di lontananza, di privazione e di nostalgia unite a situazioni di sofferenza. Questa musica possiede un senso liberatorio e di identificazione così da reggere la fragile struttura di popolazioni negre che sono state razziate, sradicate dalla propria terra ed è quindi perennemente nostalgica e carica di rimpianto. Dopo i primi eventi di queste spontanee espressioni articolate da strutture aperte il Jazz ha via via assunto una sua autonomia e una liceità artistica di grande prestigio attraverso personalità eccezionali, solisti geniali, improvvisatori, straordinari talenti il Jazz giunse in Europa influenzò la musica dell’occidente. Si ebbe così una irruzione nella scena della storia di un’altra razza di un’altra cultura, di un altro mondo.
Le figure mitiche del jazz sono ben conosciute da Rossi, le ha amate seguendo gruppi organici che si esibivano nei teatri ormai consacrati a queste forme musicali. Nelle opere di Rossi gli esecutori imbracciano i loro strumenti con precisione decisa ma elastica e sciolta; appaiono a volte isolati, separati dall’ambiente circostante, mentalmente raccolti, per giungere al senso rituale del ritmo mediante una magica alchimia sonora. Rossi è uno sciamano che intermedia fra noi e il Jazz con figure di una notturna bellezza.
Carlo Bondioli Bettinelli

Inaugurazione: Sabato 22 novembre ore 18.00

Arianna Sartori - Arte & Object Design
Via Cappello, 17 - Mantova

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