Palazzo dei Sette
Orvieto (TR)
corso Cavour, 87
0763 314222 FAX 0763 315202
WEB
Ousmane Ndiaye Dago
dal 8/1/2009 al 21/2/2009
martedi' - domenica 10,30-13 e 14,30-17
0763 315740 FAX 0763 316383

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8/1/2009

Ousmane Ndiaye Dago

Palazzo dei Sette, Orvieto (TR)

Il suo lavoro si inserisce nell'orizzonte di innovazione dell'arte africana contemporanea. Egli immortala figure femminili, ragazze africane nude le cui forme vengono nascoste e, contemporaneamente, esaltate da tessuti e materiali vari. L'artista avvolge o appoggia con estrema cura i tessuti sulle forme delle ragazze e con pennellate di fango, gesso, argilla, macchie di colore che si seccano sulla loro pelle, le trasforma in una sorta di simulacri geologici o, come lui stesso le connota, in "femme-terre" marmoree.


comunicato stampa

A cura di Enrico Mascelloni e Sarenco

Il lavoro di Ousmane Ndiaye Dago si inserisce nel più generale orizzonte di innovazione dell’arte africana contemporanea. Egli immortala figure femminili, ragazze africane nude le cui forme vengono nascoste e, contemporaneamente, esaltate da tessuti e materiali vari. L’artista avvolge o appoggia con estrema cura i tessuti sulle forme delle ragazze e con pennellate di fango, gesso, argilla, macchie di colore che si seccano sulla loro pelle, le trasforma in una sorta di simulacri geologici o, come lui stesso le connota, in “femme-terre” marmoree. Per esaltare la tensione della rappresentazione, Dago copre sapientemente i volti delle ragazze con la loro capigliatura, anche questa modellata con fango e argilla. Infine fissa le forme e le pose delle modelle con lo scatto fotografico. La pelle diventa superficie, su cui il fotografo scultore crea forme plastiche . Le donne diventano terra, perché ne assumono i colori, la forma e la consistenza. L’atto creativo di Dago comincia dall’allestimento della “scenografia”, delle “attrici” e dei loro “costumi”, come in una sorta di teatro.

“La misura di Dago è l’ossessione. L’idea della femme-terre e del “teatro della crudeltà” in cui è immessa pare talmente intensa che mi chiedo se vorrà mai “aggiornarla”, come si dice da noi. Forse sarà proprio l’idea del teatro a suggerirgli qualche nuova variante. In fondo Dago è anche un formalista accanito: l’erotismo raffinato e sapientemente impaginato dei suoi gruppi ha un impianto classicista e quando le figure tendono a piegarsi e a flettere vien da pensare al Liberty: ragazze come fiori che una Fin de Siècle fa erano pronte a sbocciare in un intreccio di curve e che nelle sue foto sembrano già sbocciate in un cataclisma di colore o per meglio dire in un clima da Grand Guignol, sottolineando quanto teatro ci sia nella sua arte.” (…)
Enrico Mascelloni

Ousmane Ndiaye Dago è nato a Ndiobene in Senegal nel 1951. Si è diplomato in Arti Plastiche all’Istituto di Belle Arti del Senegal e si è diplomato in Arti Grafiche all’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa. Dago ha collaborato con alcuni artisti di fama mondiale con Youssoun Dour e Thione Seck. Ha partecipato a numerose mostre sia in Senegal che in Europa: alla Biennale di Dakar, alla Biennale di Venezia, alla Galleria Spazia di Bologna, allo Studio Brescia Arte Contemporanea, alla Galleria Franco Riccardo di Napoli, al Centro Espositivo per l’Arte Contemporanea Rocca di Umbertide.

Ufficio stampa: Acas Services
via dei Tessitori, 2a (loc. Fontanelle di Bardano), 05019 Orvieto (Terni) tel 0763 314222, fax 0763 315202 info@acaservices.it

Inaugurazione 9 gennaio ore 18

Palazzo dei Sette
corso Cavour, 87 Orvieto (TR)
da martedì a domenica ore 10:30 – 13:00 e 14:30 – 17:00
Ingresso libero

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