AMP
Torino
Via Andrea Doria, 19/A

Spanzotti, Macrino
dal 13/3/2002 al 4/5/2002

Segnalato da

STUDIO ESSECI




 
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13/3/2002

Spanzotti, Macrino

AMP, Torino

Una straordinaria 'Madonna allattante il Bambino' alla ricerca di paternita'. A Torino, la propone al pubblico ed agli esperti il professor Giovanni Romano in una raffinata mostra-dossier.


comunicato stampa

Una straordinaria "Madonna allattante il Bambino" alla ricerca di paternità.

A Torino, la propone al pubblico ed agli esperti il professor Giovanni Romano nella raffinata mostra-dossier allestita dal 15 marzo al 4 maggio presso la Galleria Antichi Maestri Pittori (via Andrea Doria 119/A), in collaborazione con la Fondazione Ferrero.

La assoluta eccellenza dell'opera fa del dipinto, come dicbiara il titolo della mostra, una "Madonna fortunata". Nell'esposizione, il piccolo, grande capolavoro è affiancato, non a caso, a tavole di soggetto del tutto analogo di Macrino d'Alba e Martino Spazzotti , ovvero dei grandi maetri del Quattrocento in Piemonte.

I1 riemergere dalle inesauribili riserve del collezionismo di un'opera inedita, specie se si tratta di un capolavoro di difficile attribuzione, mette immediatamente a soqquadro tutto quanto sapevamo di un periodo storico o di una personalità che credevamo di conoscere ormai bene. Gli storici dell'arte vengono obbligati a una risistemazione dei dati disponibili, a nuovi giudizi e a nuove ipotesi di ricerca. È il fascino e il rischio della storia dell'arte a cui è molto difficile sottrarsi.

È quanto è accaduto per la Madonna col Bambino presentata presso la Galleria Antichi Maestri Pittori di Giancarlo Gallino in una mostra-dossier che intende renderla nota nel contesto più adatto a chiarire la sua storia, per la parte che sappiamo ricostruire, e a sottolinearne l'importanza nel quadro dell'ultimo Quattrocento piemontese. La mostra è curata da Giovanni Romano.

L'opera proviene da una collezione tedesca finora trascurata e si presenta, dopo il recente restauro (laboratorio Nicola, di Aramengo d'Asti), in forma smagliante. La superficie pittorica non conosce danni rilevabili e la gamma cromatica affascina per l'accordo luminoso di rosso lacca, verde mela e blu da pietra preziosa, che varia in riflessi dorati finora inediti per la tradizione piemontese. Ai colori forti dell'abbigliamento della Madonna, tali da far pensare a un'opera uscita da qualche prestigiosa bottega del miglior Quattrocento alpino, si accorda delicatamente il tono caldo e cremoso degli incarnati, inconfondibilmente derivato dalle opere di Martino Spanzotti dopo le prime prove di pittore autonomo, fino agli affreschi di San Bernardino a Ivrea. Ma l'autore non è Spanzotti; si tratta di un pittore che squaderna più in superficie il gruppo della Madonna col Bambino, tanto da risolvere con suggestive deformazioni gli scorci prospettici dei lineamenti dei visi.

Il riferimento all'area spanzottiana è reso tanto più seducente per il fatto che la nuova Madonna ripete a livello di eccellenza un tema iconografico ben noto tra i pittori attivi in Piemonte, e la mostra presso AMP presenta alcuni esempi a confronto, tanto di area casalese-vercellese quanto di area albese, in particolare di Macrino d'Alba. Qui si affaccia la sfida provocatoria che il dipinto lancia agli storici dell'arte: su quale fronte schierare la nuova Madonna? In qualche misura i visitatori della mostra saranno chiamati a contribuire con le loro impressioni alla soluzione del problema. Si tratta di una nuova, sorprendente e felicissima personalità del Quattrocento piemontese, di cui non sono note altre opere, o siamo di fronte, nel modo meno prevedibile, a un capolavoro giovanile di Macrino d'Alba, degli anni di formazione nel marchesato paleologo, dove il pittore più affermato era appunto Martino Spanzotti? La domanda è estrema e molto rischiosa metodologicamente, ma si conosce un caso parallelo in Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, allievo documentato di Martino Spanzotti (in anni leggermente più tardi), di cui non sono note opere piemontesi.

La Madonna non era ancora conosciuta al momento in cui si è tenuta ad Alba una fortunata mostra su Macrino d'Alba, promossa presso la propria sede dalla Fondazione Ferrero; in quelle sale la Madonna avrebbe trovato molte occasioni di raffronto, tra le opere macriniane posteriori al suo lungo soggiorno romano e le curiose tracce nordicizzanti che affiorano in numerose opere albesi della fine del Quattrocento: dal giovane Gandolfino da Roreto, al Maestro della Adorazione dei Magi in San Domenico ad Alba, alla nuova personalità stilistica cui si deve la Madonna della Misericordia della cappella degli Angeli. Alla mostra albese lo stesso tema della Madonna col Bambino allattante era presentato in varie redazioni analoghe, compresa una versione in scultura, proveniente da Trino vercellese.

Inaugurazione: giovedì 14 marzo 2002, dalle 18 alle 22.

orario: martedì-sabato h. 9.30-12.30; 15.30-19.
Chiuso domenica, lunedì e festivi.

Martedì 16 aprile h. 21: Conferenza su Macrino d'Alba
Palazzo Barolo, Via delle Orfane, 7 - Torino
Intervengono: Giovanni Romano, Edoardo Villata, Carla Enrica Spantigati.

AMP, Galleria "Antichi Maestri Pittori"
Via Andrea Doria, 19/A - Torino

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