Zelle Arte Contemporanea
Palermo
via Fastuca, 2
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WEB
Stefano Cumia
dal 28/1/2009 al 27/2/2009
mart - sab 17-20

Segnalato da

Zelle Arte Contemporanea




 
calendario eventi  :: 




28/1/2009

Stefano Cumia

Zelle Arte Contemporanea, Palermo

1000 piccoli fastidi. La mostra, a cura di Francesco Galluzzi, raccoglie l'ultimo ciclo di dipinti, acidi ed inquieti, realizzati dall'artista tra il 2008 e il 2009. Un omaggio alle noiose, banali insidie del quotidiano.


comunicato stampa

A cura di Francesco Galluzzi

Prosegue la programmazione espositiva di Zelle Arte Contemporanea con la prima personale palermitana di Stefano Cumia.
"1000 piccoli fastidi", a cura di Francesco Galluzzi, docente di estetica e semiotica presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, raccoglie l’ultimo ciclo di lavori, acidi ed inquieti, realizzati dall’artista a cavallo tra il 2008 e il gennaio 2009. "1000 piccoli fastidi" è un omaggio alle noiose, banali insidie del quotidiano, in cui il pathos romantico dell’atto creativo è costantemente irriso da un brusco risveglio.

Testo di Francesco Galluzzi

"La pittura è il risultato di una scelta di campo, sempre. E' prima di tutto materia – colore, supporto… - e la materia impone le proprie regole, le proprie esigenze cui adeguarsi; o alle quali ribellarsi. Un pittore può decidere di perdersi, di naufragare serenamente in questo maelstrom; oppure assumere rispetto alla materia una distanza critica, lucida e razionale (“bisogna farsi un'ottica”, diceva Schifano). Della pittura si può essere servi o padroni. O altro…

Questi quadri di Stefano Cumia tracciano le coordinate di una devastazione, la devastazione (storica, ma di grande portata per l'individualità di ciascun artista, segno di una impossibilità oggi del pop, che non a caso lo fanno ormai i cinesi) di un immaginario camp, impaginando microcatastrofi ambientate in paesaggi 'californiani', di una California modellata sull'onirismo cinematografico e televisivo in cui ormai la identifichiamo, assunta come paesaggio mediale; e riferimento implicito all'immaginario sviluppato tra cultura pop, cinema underground e sogni del tempo in cui “un altro mondo” era possibile (le stesse catastrofi che il cinema degli anni 60 e 70 inscenava – si pensi all'avventura californiana dello Zabriskie Point di Antonioni, giusto del 1970). L'oscillazione tra nostalgia e ironia con cui tale immaginario viene approcciato si incarna nella materialità della pittura, che alterna nello stesso quadro brani emozionalmente immersivi a brani dalla esplicita intenzione decorativa (che in qualche tela funzionano proprio da 'cornici' tra i vari episodi). Come se non fosse possibile ottenere un 'giusto mezzo' tra emozione e cinismo, e dipingere fosse un depositare sulla tela il ritmo delle oscillazioni emotive che non trovano (non vogliono trovare?) un punto di vista inteso come sintesi (che vale ormai “farsi un'ottica”). Un approccio 'strumentale' (ma passionale) alla pittura che trova un precedente nelle ricerche di David Hockney (esplicitamente 'omaggiato' in uno dei lavori) (e Hockney dichiara di averlo imparato da Picasso… Auguri Stefano…).
La pittura diventa allora uno strumento di esternazione delle emozioni – non nella maniera banale delle mitologie postsurrealiste buone per gli artisti della domenica. E' parente dell'Angelo necessario della poesia di Stevens, troppo vicino alla terra e troppo vicino al cielo. Insieme, il metronomo e lo scandaglio con cui si può cercare di misurarsi col proprio tempo senza perdersi. Grazie alle strade che lascia aperte per ogni 'illegalità' emotiva."

Opening Giovedì 29 gennaio 2009 h.19.00

Zelle Arte Contemporanea
via Matteo Bonello, 19 - Palermo
dal martedì al sabato dalle h.17.00 alle h.20.00 e su appuntamento
Ingresso libero

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