Cittadella della Cultura - Ex Mattatoio
Bari
via Pietro Oreste, 45
080 5304745

Sesto senso
dal 26/1/2009 al 11/2/2009
lun - ven 9-17, sabato 9- 13
080 5566471

Segnalato da

Raffaella Del Giudice




 
calendario eventi  :: 




26/1/2009

Sesto senso

Cittadella della Cultura - Ex Mattatoio, Bari

Nudare Solent 3. Opere realizzate sul filo della riflessione, analisi coraggiose che rappresentano la tragedia attraverso processi di visione chiara e diretta, di interrogativi disturbanti, di affermazioni e contrasti tra sacro e profano che toccano la sensibilita' piu' profonda. Olii, acquerelli, carboncini, carte, pixel, fotografie, film, suoni e silenzi di 19 artisti.


comunicato stampa

a cura di Vincenzo Girolamo e Rosanna Pucciarelli

Critico d’Arte Giuseppina Coda
Progetto grafico di Angelo Perrini - Raffaella Del Giudice
Organizzazione di Grazia Donatelli
Allestimento di Max Giuliani

Artisti:
Angelo Perrini
GraziaDonatelli
Raffaellla Del Giudice
Max Giuliano
Angela Panaro
Giuseppe Berardi
Tiziana Muolo
Michele Volpicella
Michele Lopez
Riccardo De Feo
Lorenza Genco
Cinzia Rubino
Antonio Minoli
Davide Gigante
Licio Boccadoro
Stefania Romano
Teresa Giannico
Roberto Sibilano
Pasquale Floro

E' possibile raccontare l'orrore? Stemperare ferite tra olio, acquerelli, carboncini, carta, pixel, fotografie, film, suoni e silenzi?
Opere realizzate sul filo della riflessione, analisi coraggiose che rappresentano la tragedia attraverso processi di visione chiara e diretta, di interrogativi disturbanti, di affermazioni e contrasti tra sacro e profano toccano la sensibilità più profonda. Milioni di vite offese ricordate in frammenti di realtà montati in tasselli, molteplici forme di linguaggio iconico e aniconico sono adoperate per mettere in scena una energia e una forza per non arrendersi alla morte.

Opere che danno conto di un dolore estremo in modo non superficiale, scelte di scrittura artistica che si interroga e invita a interrogarsi, a ricordare l'efferatezza che mette in discussione l'idea di umanità e ci impone una forma di memoria che è fondata sulla necessità di non chiudere gli occhi.

Opere che si confrontano con la memoria della Shoah, in cui si materializzano idee e sensazioni in impasti pittorici bruni di lutto, rossi di vampate, bianchi di disperazione in interpretazioni grandemente significative. In una rilevante e impegnata ricerca tecnica e formale risalgono una realtà rivivendola attraverso la memoria dell'uomo trafitto esibendo figure straziate e dolenti su sipari carichi di tormentati martiri. Immagini cresciute nelle letture, nelle parole e nei ricordi altrui in un cammino lucido ed emozionante. Declinano le tremende logiche della guerra e della follia tra passato e presente tra memoria e cronaca dei nostri giorni. La memoria è incontro, la possibilità di cogliere la profonda insensatezza per ricavarne un senso che è la comprensione di quanto quei fatti fossero dettati dalla follia e dall'assurdo, valore della memoria per un confronto che deve trovare forme concrete di tolleranza, strumento per costruire il futuro.

E se alcune delle opere in mostra affidano a echi di morte, a segni laceranti la pena da ricordare, altre registrano, per con lo stesso intento, nella giovanile vocazione dei sogni, percorsi si vita che, su intense superfici cromatiche ci restituiscono la nostra umanità e ci impongono di ricordare senza paura.
Giustina Coda

Inaugurazione martedì 27 gennaio ore 19,00

Cittadella della Cultura - Ex Mattatoio
via Pietro Oreste, 45 Bari 70125
Orario: dalle ore 09.00 alle 17.00 - sabato ore 09.00 alle 13.00
Ingresso libero

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