Tor Bella Monaca
Roma
Via Fernando Conti

Giuseppe Penone
dal 16/3/2002 al 17/7/2002
06 48941230

Segnalato da

Dario Santarsiero




 
calendario eventi  :: 




16/3/2002

Giuseppe Penone

Tor Bella Monaca, Roma

Nell'opera si articolano, in maniera complessa, molti dei principali temi su cui si fonda il lavoro di Penone, l'idea di epidermide come confine del proprio corpo e identita', l'impronta come relazione tra l'individuo e il mondo esterno, la coincidenza tra uomo e natura, l'esperienza, la storia, il mito. L'iniziativa rappresenta la terza edizione del progetto Tor bella in opera a cura di Daniela Lancioni, avviato nello Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca con la realizzazione di una grande scultura di Giacinto Cerone nel 1999, proseguito lo scorso anno con i wall drawing di David Tremlett.


comunicato stampa

Comune di Roma
Associazione Culturale Beat 72
Assessorato alle Politiche Culturali
Sovraintendenza ai Beni Culturali

Con il Patrocinio della Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza

In collaborazione con Palazzo delle Esposizioni, Roma Incontri Internazionali d'Arte

Giuseppe Penone
Spoglia d'oro su spine d'acacia

Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca
Inaugurazione domenica 17 marzo ore 12

Giuseppe Penone lo scorso ottobre ha iniziato il lavoro che verrà presentato al pubblico il 17 marzo 2002 alle ore 12 nello Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca dove rimarrà visibile per oltre cinque mesi. L'iniziativa rappresenta la terza edizione del progetto Tor bella in opera a cura di Daniela Lancioni, avviato nello Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca con la realizzazione di una grande scultura di Giacinto Cerone nel 1999, proseguito lo scorso anno con i wall drawing di David Tremlett.

Lo Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca rientra nei progetti dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma ed è curato dall'Associazione Culturale Beat 72. Per questa edizione si avvale del Patrocinio della Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e della collaborazione del Palazzo delle Esposizioni e dell'Associazione Culturale Incontri Internazionali d¹Arte. La sua attività è improntata dal desiderio di coinvolgere in vari modi quanti più individui possibile intorno agli artisti e alle loro opere, privilegiando rapporti diretti e personali, con l'intento di dimostrare e potenziare il valore d'uso dell'arte contemporanea.

Giuseppe Penone (nato a Garessio, presso Cuneo nel 1947 e ivi residente, docente presso l'École des Beaux Arts di Parigi) ha messo a punto il lavoro con la collaborazione di un gruppo di studenti universitari, allievi di Silvia Bordini e di Claudio Zambianchi: Paola Capata, Bernardo Di Battista, Mario Finazzi, Germana Lazzari, Lia Pagliarani, Annalisa Retico, Roberta Serpolli, Fabiana Solidani, Valentina Tanni, Emanuela Termine. Nello spazio espositivo a pianta approssimativamente rettangolare, l'artista ha scelto di collocare l'opera sulla parete più lunga di fronte all'ingresso. Il lavoro, del tutto indipendente dalle caratteristiche architettoniche dell'ambiente, è stato realizzato con materiali diversi tratti dal mondo animale, vegetale e minerale. Trenta tele, ciascuna di cm 100x120, sono accostate sulla parete in modo da occupare un'area di 36 mq distribuita in un rettangolo alto 3 m e lungo 12. Su ciascuna tela l'artista ha tracciato un disegno che è stato successivamente velato dalla seta e sul quale infine sono state incollate le spine di acacia. Da lontano si percepisce l'immagine di una bocca e come se emanasse dalle labbra dischiuse o da esse trattenute, si vede brillare una lamina d'oro (una lastra di rame dorata che reca l¹impronta della pelle dell'artista).

Nell'opera si articolano, in maniera complessa, molti dei principali temi su cui si fonda il lavoro di Penone, l'idea di epidermide come confine del proprio corpo e identità, l'impronta come relazione tra l'individuo e il mondo esterno, la coincidenza tra uomo e natura, l'esperienza, la storia, il mito. L'artista, tra i protagonisti del movimento critico dell'Arte Povera delineato da Germano Celant, ha presentato il suo lavoro in occasione di importanti mostre e rassegne in Italia e all'estero. Sue opere sono attualmente in mostra nella rassegna itinerante dedicata all'Arte Povera (Tate Modern, Londra; Walker Art Center, Minneapolis, The Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington). A Roma Penone ha esposto soprattutto nel corso degli anni settanta (Galleria Gian Enzo Sperone, Incontri Internazionali d¹Arte, nella nota rassegna "Vitalità del negativo nell'arte italiana 1960/70" al Palazzo delle Esposizioni), mentre recentemente ha partecipato a una mostra collettiva presso l'Istituto di cultura austriaco. L'intervento a Tor Bella Monaca comporta la realizzazione di un lavoro, non precisamente una mostra, una sorta di monumento d'arte contemporanea.

Il lavoro è accompagnato dalla pubblicazione di un libro con testi di Silvia Bordini, Daniela Lancioni, Claudio Zambianchi, con un'intervista a Penone a cura degli studenti universitari e una nota della cooperativa Informadarte. Le foto sono di Claudio Abate e il progetto grafico di Riccardo Gemma. All'opera è stato dedicato un video con la regia di Maria Grazia Pontormo e Federico Vuerich con la consulenza di Mario Sasso.

Come nelle precedenti edizioni del progetto Tor bella in opera, sono stati avviati i laboratori a cura della cooperativa Informadarte, per le scuole elementari, medie inferiori e medie superiori di Tor Bella Monaca e delle aree urbane adiacenti.

Da aprile 2002 nello Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca, riprenderà il ciclo di incontri con gli artisti intitolato Racconti. Dieci artisti raccontano i loro segni sul muro che tra febbraio e giugno 2001 ha già visto la partecipazione di Marco Tirelli, Andrea Aquilanti, David Tremlett, Gianni Dessì, Alfredo Pirri, Jannis Kounellis e Giuseppe Penone. Prenderà, inoltre, avvio un altro ciclo di incontri, atto a indagare un tema dell'arte che ha attinenza con il lavoro di Giuseppe Penone.

Comunicazione dell'evento realizzata in collaborazione con il Palazzo delle Esposizioni di Roma a cura di Marta Fontana e Pier Giorgio Paris 06 48941206.
Per informazioni: Palazzo delle Esposizioni 06 48941230

Nell'immagine: Giuseppe Penone Girare la parte interna degli occhi verso l'esterno, 1970 l'artista. Foto: Paolo Mussat Sartor dalla mostra "Zero to infinity" Tate Modern Londra.

Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca
Via Fernando Conti, senza numero civico, Roma

Come arrivare con i mezzi pubblici:
* 105 da Piazzale dei Cinquecento scendere alla penultima fermata di via Casilina all'altezza di Grotte Celoni a piedi via di Tor Bella Monaca - via Parasacchi - via Aspertini - via Fernando Conti (10 minuti di cammino) oppure 058 - scendere via Aspertini di fronte al centro commerciale - incrocio con via Fernando Conti * Trenino Laziali - scendere al capolinea (via di Torrenova) e prendere lo 058. * Metro fino ad Anagnina - prendere il 20 Express - scendere al capolinea in viale Duilio Cambellotti di fronte a una grande Chiesa (Arch. Spadolini) - percorrere a piedi via Balbiani - il primo incrocio è via Fernando Conti.

Come arrivare in macchina:
Tangenziale Est - uscita "Roma Sud ­ Prenestina- Casilina ecc." - G.R.A. uscita n. 17 "Tor Bella Monaca". Percorrere via di Tor Bella Monaca, dopo la grande chiesa che si incontra sulla destra (Arch. Spadolini) - seconda traversa a destra: via Parasacchi, percorrerla fino all'incrocio con via Aspertini, girare a destra e nuovamente la prima a destra è via Fernando Conti.

IN ARCHIVIO [4]
Maurizio Mochetti
dal 31/12/2001 al 1/1/2002

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