Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Roma
via del Plebiscito, 118
06 699941, 06 6780131
WEB
Due Mostre
dal 18/2/2009 al 28/3/2009

Segnalato da

Vilma Torselli




 
calendario eventi  :: 




18/2/2009

Due Mostre

Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Roma

Corrado Bonicatti: Dialoghi di luce. Attraverso il colore l'artista riesce a trasferire sulla tela un clima morbido che racconta la solitudine e la grandiosita' dei panorami romani. Gianmarco Chieregato in "Fuori dall'ombra" presenta una serie di fotografie con ritratti di personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema e della cultura.


comunicato stampa

Bonicatti rappresenta, nel panorama dell'arte italiana contemporanea, una presenza rara per la maestria della luce in una pittura che lo inserisce tra gli eredi di Morandi, Music, Mafai, Afro, per non citarne che alcuni. Di questo artista romano si terrà nella Sala del Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia a Roma dal 19 febbraio (inaugurazione h. 18.30) al 22 marzo 2009 la personale "Dialoghi di luce".

E' uno degli ultimi maestri del '900 che nutre l'ambizione e una grande attenzione a recuperare antiche tecniche che, attraverso innumerevoli velature, gli permettono di raggiungere ricche finezze cromatiche e fluidità di riflessi, concentrando un senso epifanico e insieme pudico della bellezza. "Bisogna essere capaci di riflettere anche le cose più pure" aveva affermato Gide.

E Bonicatti, attraverso un colore legato alla sua particolare capacità percettiva, riesce a trasferire sulla tela un clima morbido che racconta solitudine e grandiosità di panorami romani, svela interni di intimità sussurrata; sublimando notazioni figurative che prendono vita e si trasformano, l'artista promuove un misterioso accadimento estetico attraverso la luce: il valore evocativo della sua opera stimola a cercare, al di là dell'immagine, l'equivalente interiore della esperienza visiva.
La mostra dal titolo "Dialoghi di luce" che si terrà a Palazzo Venezia dal 19 febbraio (inaugurazione h. 18.30) al 22 marzo del 2009 rappresenta dunque un evento di alto valore culturale e artistico. Maria Teresa Benedetti (comunicato stampa, 20 gennaio 2009)

Bonicatti rientra in quel novero di artisti le cui opere intendono fornire risposte a chi l'arte l'ama davvero. C'è in lui la forza dell' intimità con il proprio osservatore che denota una delicatezza e una maestria cospicue. Il maestro vuole comunicare sul serio e vuole farlo attraversando il mondo che lo circonda con una energia e una discrezione che si confrontano e si scontrano costantemente in tutti i suoi quadri. Ha un senso di dominio dell' immagine molto forte ma nel contempo è come se si ritraesse da un impatto troppo diretto e immediato. Esprime veramente una componente filosofica e speculativa nel suo lavoro ma non ha altro scopo che quello della creazione. Non pretende di teorizzare ma stimola come pochi l'attitudine all'analisi critica da parte di chi ne sia effettivamente dotato. Claudio Strinati (dalla Monografia "Bonicatti", De Luca Editori d'Arte, Roma,2009)

La forma di una città. Per Corrado Bonicatti - Questa città che abitiamo entrambi, ciascuno sul suo colle, lui al Celio, io a Montemario, Roma col suo peso e l'ingombro di secoli, nutre e alimenta le immagini dei quadri coi quali noi pittori ripaghiamo il dono della vita. Lui, il mio amico Corrado, risuscita in immagine i luoghi e gli edifici che io, invece, mi ostino a vedere sfigurati, rovinati dal tempo, trascinati dalla trasformazione che riduce in polvere tutto quanto si ergeva con orgogliosa eleganza. Tutt'e due abitiamo una città fantasma, allegoria dei nostri luoghi quotidiani. Se guardo i quadri di Corrado Bonicatti, vedo una città celeste, una città di luce, come Kash, la mitica città omologa alla sommità della testa, il punto attraverso cui entriamo in contatto con il cielo. E' questo il miracolo della luce, la luce alla cui guida il mio amico pittore, stesura su stesura, con fedeltà e sapienza si affida. Ruggero Savinio (dalla Monografia "Bonicatti", De Luca Editori d'Arte, Roma,2009)

Inaugurazione giovedì 19 febbraio: ore18,30 - 21.30

Palazzo Venezia - Sala del Refettorio Quattrocentesco
Orario: dalle h.9.00 alle h.19.00, chiusura il lunedì
Ingresso libero

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La Comunità di Sant’Egidio si accinge ad affrontare una delle grandi sfide del terzo millennio, “dare un nome” ai milioni di bambini dei Paesi del Terzo Mondo che alla nascita non sono mai stati censiti e registrati anagraficamente, attraverso il:
Progetto Bravo (Birth Registration for All Versus Oblivion)

Nel mondo, e in particolare in Africa, un bambino su tre al momento della nascita non viene registrato, non può andare a scuola, spesso diventa manovalanza per guerriglie o finisce nel traffico della prostituzione. La mancata registrazione anagrafica alimenta i conflitti ed è fonte di instabilità nuoce sia ai bambini che agli adulti, e i giovani ne sono particolarmente colipiti. Le stime dell’UNICEF confermano che il numero di bambini che ogni anno non vengono registrati al momento della nascita è cresciuto dai milioni del 2003 ai 51 milioni del 2007.

La registrazione alla nascita è un diritto sancito dall’articolo 7 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo (CRC) del 1989, la più ratificata delle Nazioni Unite.

Il progetto avrà inizio nei paesi dell’Africa Occidentale in Burkina Faso, obiettivo della Comunità di Sant’Egidio è strappare questi bambini dall’invisibilità, per garantire loro la possibilità di esercitare appieno i propri diritti, per essere cittadini responsabili del Paese dove vivono.

Tuttavia, il quadro globale della registrazione anagrafica nel mondo è purtroppo triste e l’indifferenza continua ad alimentare il problema: ogni anno 51 milioni di bambini nel mondo non vengono registrati, e sono resi quindi vulnerabili, fin da piccoli – e poi più avanti nell’età, da adulti. La registrazione anagrafica è quindi un efficace strumento per la protezione dei bambini ed è anche uno strumento che permette di accedere ad altri diritti e servizi che lo Stato è tenuto a fornire ai propri cittadini e che interessano l’intero arco dell’esistenza di una persona.

Per meglio supportare il Progetto BRAVO, a livello di opinione pubblica nazionale ed internazionale, degli opinion leaders e dei Governi, abbiamo ritenuto, tra le tante iniziative in programma, di realizzare la Mostra Fotografica, dal titolo Fuori dall’Ombra, a cura di Gianmarco Chieregato, che si terrà a Roma nel prestigioso Palazzo Venezia all’interno delle sei sale Balbo, dal 19 febbraio al 15 marzo 2009, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Ministero dei Beni ed Attività Culturali, della Regione Lazio, del Comune di Roma e della Provincia di Roma.

La Mostra esporrà 200/250 fotografie rappresentanti ritratti di personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema e della cultura, realizzate nel tempo dall’artista, tali foto saranno proposte all’acquisto ai visitatori della Mostra determinando l’opportunità affinché il “mondo delle luci” aiuti concretamente il “mondo delle ombre”.

Il nostro obiettivo dunque è quello di raccogliere fondi per il Progetto Bravo.

L’esposizione mediatica dell’iniziativa sarà molto elevata essendo garantita la presenza della stampa nazionale ed internazionale e delle autorità coinvolte sul tema della solidarietà.

Museo Nazionale di Palazzo Venezia
via del Plebiscito, 118 - Roma
merc - dom 11-19
Ingresso libero

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