Equilibrium. L'artista e' un "puer aeternus" che smonta gli oggetti (giocattoli dell'eta' adulta) e li riassembla in nuove forme. E' una macchina desiderante capace di dare corpo alla fantasia, permettendo uno scambio da un piano fisico a un piano immaginifico. La personale e' a cura di Alberto Zanchetta.
a cura di Alberto Zanchetta
AndreA Arte ContemporaneA inaugura sabato 28 Febbraio 2009 alle ore 18 una
mostra personale del giovane artista bolognese Adriano Persiani a cura del
critico Alberto Zanchetta.
Per l'occasione viene edito un catalogo in italiano e inglese.
Adriano Persiani possiede un intelletto vivace, uno sguardo curioso che
contempla e desidera un mondo così come potrebbe ancora essere, senza
evidenti ragioni, né motivazioni logiche, salvo il piacere di sovvertire la
monotonia. L'artista è un *puer aeternus* che smonta gli oggetti (giocattoli
dell'età adulta) e li riassembla in nuove forme. È una macchina desiderante
capace di dare corpo alla fantasia, permettendo uno scambio da un piano
fisico a un piano immaginifico.
Persiani riesce a decantare i materiali in forme tanto elementari quanto
sorprendenti, ottenendone delle composizioni di grande finezza e leggerezza
in cui i materiali poveri si rimestano con quelli più nobili, risultando
ugualmente preziosi. Inoltre, l'artista traduce il decorativismo in
un'accezione più ampia (come "otticamente interessante"), cerca cioè di
discolpare il *regno del terrore* tramandatoci dai tappezzieri-decoratori
che avevano velleità artistiche grazie a una semplicità/minimalismo che è
fisiologicamente in contrasto con l'ornamento, ma che con esso riesce
finalmente a convivere. Assecondando una invidiabile abilità manuale,
Persiani riesce a dissimulare la foggia di mobili o di normali complementi
d'arredo in nuove condizioni di esistenza; è il caso di aquiloni ancorati
alle pareti, giavellotti che infilzano arazzi, inflorescenze dalle tinte
acide che nascono dalle gambe di statue lignee o da vasi in stile XVIII
sec., lettighe foderate con paramenti liturgici, maniche d'accappatoio che
diventano cannocchiali… caratteri destabilizzanti che equiparano le opere a
degli epifenomeni capaci di sovvertire – ciascuno a proprio modo – la banale
quotidianità.
Inaugurazione 28 febbraio 2009
AndreA Arte ContemporaneA
corso Palladio, 165 - Vicenza
Orari: mart-sab 16.30-19.30
Ingresso libero