Il progetto "costruttore di mondi molto simili al nostro" include una serie di lavori incentrati sul rapporto tra il visuale e l'immaginifico all'interno dell'esperienza urbana. Fonte d'ispirazione continua e' infatti la citta' e le sue metamorfosi; scrive l'artista: "la linea del disegno, il caos controllato di materiali costruiti e assemblati che tornano in un immaginario di costruzione in divenire"
Il progetto “costruttore di mondi molto simili al nostro” include una serie di lavori incentrati sul rapporto tra il visuale e l’immaginifico all’interno dell’esperienza urbana. Considero “esperienza urbana” quell’attitudine mentale e fisica che mi spinge a descrivere il perimetro in cui vivo, accostarmi ad esso con coscienza… quasi con circospezione ed esplorarne i contorni, gli odori, gli accessi d’aria, di luce o di ombra, la capacità del verde di piegarsi e insinuarsi, la regolarità e la frattura.
Vedo la città come contenitore, o meglio, ogni momento come uno solo dei contenitori possibili. Parlo delle infinite città che si susseguono lungo l’arco di una giornata di quella successiva e ancora… Materia cieca e sorda che pure si rigenera dando una parvenza di autonomia rispetto alla mia minuscola singolarità. Un organismo in perenne metamorfosi così pure il mio sguardo si avvicina ad essa già mescolato… in cambiamento. L’idea che più si avvicina a questo rapporto è una sorta di vicinanza tra metamorfosi. Contenitore e contenuto vengono ripetutamente ad ingoiarsi l’uno nell’altro in un ciclo il cui movimento mi affascina.
Il mio modo di lavorare intende perpetuare questo movimento attraverso la linea del disegno, il caos controllato di materiali costruiti e assemblati che tornano in un immaginario di costruzione in divenire.
Ludovica Carbotta
Inaugurazione Sabato 7 marzo 2009 alle ore 18.00
Placentia Arte
via Scalabrini 116 Piacenza
Orario galleria: 16/19 escluso festivi e lunedì