Next Art Gallery
Arezzo
via della Bicchieraia 20
0575 1822580
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Gian Marco Montesano
dal 27/3/2009 al 2/5/2009

Segnalato da

Next Art Gallery




 
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27/3/2009

Gian Marco Montesano

Next Art Gallery, Arezzo

L'esposizione si compone di una serie di opere su tela. La pittura di Montesano sembra capitare da lontano, ed e' scandita da una considerazione meravigliosa dell'umanita', in una visuale incantata del mondo. La personale e' a cura di Fabio Migliorati.


comunicato stampa

a cura di Fabio Migliorati

L’arte contemporanea "da Biennale di Venezia" sarà alla Next Art Gallery, dal 28 marzo. L’artista si chiama Gian Marco Montesano, e la Galleria dei fratelli Macrì presenta un esempio della sua quarantennale opera pittorica, nella propria sede aretina – fino al 10 maggio.

Il dipingere di Montesano sembra capitare da lontano, guidato da un cosciente giudizio d’irrilevanza rivolto all’arte: luogo proprio del nonsenso, ambito interessato, di leggerezza; che non può ambire alla serietà della soluzione politica (pensata e praticata). Montesano usa l’arte come applicazione di un’«estetica del tempo», per rivelare, quasi confessare una condizione socioculturale ferita, senza tuttavia la pretesa di soccorrerla e curarla: a celarne, anzi, le cicatrici, dietro le bende convenzionali di sogni imperfetti, abortiti o decaduti, ormai sfumati, ancorché belli di plastico indugio. La sua intenzione ricalca i passi di un apporto descrittivo sobrio, denso, per poi staccarsene, abbandonandolo con indifferenza, fino a diventare qualcos’altro. Percepire e far percepire l’esistenza, sicché, come figlia e madre della storia, come possibilità, è lo scopo che egli insegue: una vita possibile, appunto, perché unica, e unica perché vissuta. Montesano sfrutta, quindi, l’arte, per rendere manifeste le reazioni al suo passaggio; la sua è una pittura che si confronta inutilmente con la fotografia: una pittura che ha commesso l’errore di accettare, con quella, una sfida già vinta in partenza – duello inopportuno, inutile, perché la compiutezza del vero non collimerà mai con la profondità del reale.

Un autore, Montesano, sempre sui passi delle cose, dietro le mosse di eventi consueti o straordinari, preso a celebrare (con flessibile freddezza) l’ambiguità di una tragedia o l’intensità di un dramma: recitando scene dalla durata indefinita, ricostruite con fissità coraggiosa. Tutto è reso, infatti, per via di una voce che sussurri presenza, purché da lontano.

La pittura di Montesano è scandita dalla considerazione meravigliosa dell’umanità, in una visuale incantata del mondo: all’orizzonte di una bellezza sana che deve non di meno fare i conti con la propria identità. Il tempo si sporge in un silenzio distante, chiuso, perfino finto; e l’indole di certi riferimenti è senz’altro romantica, pur adulando i dettami postmoderni di un capire «per immagini»: simulacro di sequenze disinvolte, al tacco di una vita consunta, tatuata di umanità. Il linguaggio non potrebbe essere arduo, ermetico, senza andare contro i principi dell’artista; non è causa di spessore ma sintomo: evocato da una tecnica imperfetta, mai troppo raffinata né zelante, eppure sempre sufficiente per informare (con fatti, oggetti, personaggi, natura). La premura dell’attualità, secondo lui, è quella del diritto-dovere di conoscenza, nella storia, per crescere sul rischio del nonsenso esistenziale. L’opera d’arte diventa, infondo, l’evidenza di scelte mai incompiute, restituendo la realtà del mondo mediante un’immagine delle sue immagini...

Arte come pittorico film: prima e dopo la storia!

Sabato 28 marzo alle ore 18:00 cocktail d'inaugurazione

Next Art Gallery
via della Bicchieraia 20 - Arezzo
Ingresso libero

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