Museo Nuova Era
Bari
Strada dei Gesuiti, 13
080 5061158 FAX 080 5061158
WEB
Jean-Luc Defromont
dal 27/3/2009 al 28/4/2009
17- 20, chiuso dom e lun

Segnalato da

Museo Nuova Era



approfondimenti

Jean-Luc Defromont



 
calendario eventi  :: 




27/3/2009

Jean-Luc Defromont

Museo Nuova Era, Bari

Sur le quais de Bari. Le multiformi opere dell'artista tendono all'astrazione, all'uso macroscopico del dettaglio, ed esprimono un fascino per le forme di degrado (rovine, statue mutilate, affreschi sgretolati, facciate lebbrose, ruggine).


comunicato stampa

Jean-Luc Defromont, francese nato in Marocco, ha vissuto a lungo a Casablanca, a Parigi, a Bari. E' docente universitario e traduttore. Da anni, dipinge, fotografa e realizza fotocomposizioni e fotomontaggi. Le sue opere tendono all'astrazione, all'uso macroscopico del dettaglio, ed esprimono un fascino per le forme di degrado (rovine, statue mutilate, affreschi sgretolati, facciate lebbrose, ruggine), non solo per nostalgia romantica, ma anche per il potenziale emotivo della bellezza in preda al tempo, la quale acquisisce in qualche modo una bellezza seconda, che passa spesso inosservata. La ruggine rappresenta forse la più spettacolare di queste metamorfosi. Durante le sue numerose visite al porto di Bari - "il museo di arte contemporanea" della città -, il fotografo è stato colpito dalla tavolozza infinita degli scafi che sfoggiano sfumature insospettabili, la paradossale ricchezza della povertà (o rivincita della natura) che dispensa generosamente attraverso l'allegria i suoi colori più accesi: e guardarle è come tuffarsi negli abissi della materia, tra ombre e sfavillii. Ha fotografato da vicino "quadri" di metallo dipinto dall'uomo e ridipinti dal tempo e dalla salsedine.

Oltre a questi cromatismi, ha voluto cogliere altre atmosfere, altri paesaggi che compaiono / scompaiono sotto lo sguardo e altre fantasie e chimere filigranate: il paravento giapponese della chiglia rossa, i coralli su sfondo marino della chiglia blu. Gioielli d'oro, di rame e d'argento. Esplorazione geologica. Tachisme. Impressionnisme. Partendo dalle fotografie, Defromont ha realizzato fotocomposizioni per creare immagini più astratte di ruggini, sfruttando determinate gamme di colori con effetti di trompe-l'oeil. Ha scelto con cura i supporti di stampa: carta di cotone, preziosa e materica per le foto, che non sono incorniciate per consentire l'accesso diretto alla grana e alla profondità della materia. Per le fotocomposizioni, invece, ha scelto supporti più tecnologici per creare un effetto di contrasto con il degrado rappresentato, per ridar lustro al metallo corroso, per farne "quadri" veri e propri: carta più o meno materica, talvolta plastificata, pannelli di alluminio.

Inaugurazione 28 marzo ore 19

Museo Nuova Era
Strada dei Gesuiti, 13 - Bari
Orari: 17- 20 chiuso la domenica e lunedì
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [58]
Gianna Maggiulli
dal 29/10/2015 al 2/12/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede