Fondazione Zappettini
Milano
via Nerino, 3
02 89281179
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Noel Dolla
dal 8/4/2009 al 14/5/2009
15-19, sabato e festivi chiuso

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Fondazione Zappettini



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Noel Dolla



 
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8/4/2009

Noel Dolla

Fondazione Zappettini, Milano

Sono esposte le sue "croci" e "tarlatane". Dolla e' stato indiscusso protagonista di Supports/Surfaces, la corrente francese che all'inizio degli anni Settanta punto' l'attenzione sulla rifondazione di un linguaggio artistico. Supporti inconsueti, tagliati, immersi nel colore, scavati da solventi, ricuciti, appesi senza telaio conservano a oltre trent'anni di distanza grande forza e carica innovativa.


comunicato stampa

Le "croci" e le "tarlatane", opere che hanno contribuito a riscrivere la grammatica della pittura, saranno in mostra da giovedì 9 aprile (ore 18) alla Fondazione Zappettini. Noël Dolla è stato indiscusso protagonista di Supports/Surfaces, la corrente francese che all’inizio degli Anni Settanta puntò l’attenzione sulla rifondazione di un linguaggio artistico. Supporti inconsueti, tagliati, immersi nel colore, scavati da solventi, ricuciti, appesi senza telaio conservano a oltre trent’anni di distanza una forza e una carica innovativa intatte. La personale, che sarà visitabile fino al 15 maggio, ci farà approfondire la conoscenza di un pittore determinante per la storia della pittura europea, un artista ancora oggi rivoluzionario.

NOËL DOLLA è nato a Nizza, in Francia, nel 1945.
La sua prima mostra personale è datata 1969, si tratta delle rocce dipinte di Restructuration n° 2, Cime de l’Authion. Fin dagli esordi esplora il limite della pittura e la sua struttura. Nel 1971 partecipa alle mostre che fondano il movimento "Supports/Surfaces", tra cui quelle al Théâtre di Nizza e alla Cité universitaire di Parigi. Lavora sui fondamenti del dipingere, sui supporti e successivamente sui rapporti tra forma e colore. Tra il 1974 e il 1975 espone in Italia a Firenze (Galleria Spagnoli), Milano e Genova (Galleria La Bertesca), ma anche a Bruxelles (Galerie Baronian), Colonia (Galerie Maenz) e Düsseldorf (Galerie La Bertesca). Alla fine del decennio abbandona la serie delle "croci" che lo hanno reso famoso in Europa e dal 1980 si dedica in prevalenza all’altro filone, quello delle tarlatane, anch’esse appese al muro senza cornice né sostegno. Il confronto col materiale è l’interesse primario anche del gruppo E.L.A.N. ("slancio"), composto da 6 fantomatici artisti i cui nomi sono anagrammi di "Noël Dolla". Non abbandona mai l’interesse per la natura e l’intervento pittorico negli spazi aperti, spunti che ha proposto fin dalle prime "Ristrutturazioni spaziali" di fine anni Sessanta. Negli anni Novanta continua la sua ricerca in nuovi territori, come le "Jalousies", le persiane alla mediterranea, e le "esche". In questi anni espone al Museo d’Arte Moderna di Saint-Étienne ("Supports/Surfaces", 1991), al Museo d’Arte di Tel Aviv (1992), al Museo d’Arte di Saitama (1993) e nel 1999 al Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia in "Le soglie della pittura – Francia Italia 1968-1998". Negli Anni Duemila ha preso parte ad alcune importanti collettive: "Nice Movements, Contemporary French Art" (Hong Kong Museum of Art, 2000), "Open Studios" (ISCP, New York, 2001), "Eau et Gaz à tous les étages" (Mamco, Ginevra, 2003), "Co-conspirators: Artist and Collector: the Collection of James Cottrell and Joseph Lovett" (Orlando Museum of Art, 2004). Tra le personali più recenti ricordiamo quelle dedicategli dallo stesso Mamco di Ginevra (2003), dalla sede di Bruxelles della Galerie Les Filles du Calvaire (2004) e dal Musée d’Art Contemporain du Val-de-Marne (2009).
Alla Fondazione Zappettini ha già esposto nelle mostre collettive "Pittura 70 – Pittura pittura e astrazione analitica" (Chiavari, 27 marzo – 2 maggio 2004), "Supports/Surfaces – Quattro artisti ieri e oggi – Dezeuze, Dolla, Saytour, Viallat" (Milano, 5 maggio – 31 luglio 2005, Chiavari, 28 maggio – 31 luglio 2005), "Le superfici opache della Pittura Analitica" (Chiavari, 21 febbraio – 27 marzo 2009).
Vive e lavora a Nizza.

Catalogo in mostra, con cinque domande di Alberto Rigoni.

Inaugurazione 9 aprile ore 18

Fondazione Zappettini
via Nerino, 3 Milano
dalle ore 15.00 alle ore 19.00 sabato e festivi chiuso

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