Triennale di Milano
Milano
viale Alemagna, 6
02 724341 FAX 02 72434239
WEB
Tre mostre
dal 21/4/2009 al 26/4/2009
10-22

Segnalato da

Triennale di Milano




 
calendario eventi  :: 




21/4/2009

Tre mostre

Triennale di Milano, Milano

'Compito in Classe' e' una mostra prodotta dagli studenti NABA che presenta su ogni banco un oggetto e un tema uguale per tutti: 'Arrivati al 2009, perche' ti dovrei ascoltare professore?' Ogni professore ha sviluppato il suo componimento e i visitatori potranno segnare eventuali errori e/o commenti. "Mezzoterra Mezzomare" e' un'opera-installazione con 6 diversi "mari" che Michelangelo Pistoletto, insieme all'artista Juan E.Sandoval, ha dipinto su 248 sedie laleggera, disegnata per Alias da Riccardo Blumer. La mostra Flora Futurista rende omaggio a Giacomo Balla in occasione della ricorrenza del centenario del movimento. Nel giardino della Triennale sono riprodotte le sculture-fiore ideate dall'artista.


comunicato stampa

Compito in classe:...perche' ti dovrei ascoltare professore?
A cura di Massimo Martignoni, Stefano Mirti, Cecilia Pirovano, Valeria Portinari

Immaginate di trapiantare una classe scolastica in Triennale. I banchi, la cattedra, la lavagna, l’appendiabito e il cestino. Con anche i gessetti, la cartina dell’Italia fisica e quella politica: insomma, la vostra classe di quando facevate prima media. Ovviamente e’ una classe un po’ strana perche’ e’ piu’ grande del normale, siamo in Triennale, credevamo di essere al Salone del Mobile ma siamo finiti a scuola.

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Su ogni banco un tema e un oggetto.
Il tema, svolto sul classico foglio protocollo a righe piegato a meta’ e’ uguale per tutti: “Arrivati al 2009, perche’ ti dovrei ascoltare professore?” Poi, ogni professore sviluppa il suo componimento, con lo spazio bianco dove i visitatori potranno segnare eventuali errori e/o commenti.

36 temi sviluppati da 36 docenti delle scuole di design, moda, comunicazione, di NABA.
I docenti che accettano la sfida, scrivono il loro testo e portano un oggetto (fatto da loro, trovato, quello che vogliono) in grado di fare capire meglio al visitatore di che cosa si tratta.

Il visitatore potra’ quindi giudicare se i professori di NABA sono in grado di tener testa alle mutazioni costanti del mondo contemporaneo, o se si tratta del solito fumo…In piu’, una colonna sonora strana e particolare: un loop infinito con le voci dei docenti che parlano in classe, frammenti di spiegazioni, di concetti, di idee: mescolate (sonoramente) in un unico calderone.
Chissa’ cosa verra’ fuori?

La classe e’ aperta tutti i giorni dalle dieci alle venti. “Compito in Classe:” e’ una mostra prodotta da NABA (triennio di design, bienno di moda, biennio di design della comunicazione, master di interior design).

Exhibition Design a cura di Soupstudio
Grafica di Claudio Cetina
Si ringrazia DDN/free per la collaborazione sul progetto: “Milano mi fa male”

Contatto: Rossella Tripodi
3358768968 rossella.tripodi@naba.it

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MEZZOTERRA MEZZOMARE I Mediterranei – Sedie Love Difference

Una storia di mare, arte e design. Protagonisti Alias, storica azienda del design Made in Italy, e l’artista Michelangelo Pistoletto. Per la prima volta insieme in una collaborazione che trova un approdo inedito. Il progetto “MEZZOTERRA MEZZOMARE I Mediterranei – Sedie Love Difference”. Un’opera-installazione in mostra in Triennale a Milano dal 22 al 27 aprile 2009, in contemporanea al Salone Internazionale del Mobile: sei diversi mari che Michelangelo Pistoletto, insieme all’artista Juan E.Sandoval, ha dipinto su 248 sedie laleggera, disegnata per Alias da Riccardo Blumer, “Compasso d’Oro” nel 1996 e “Design Preis Schweiz” nel 1997.
Le sedie laleggera, idealmente poste sulla battigia, metà nell’acqua e metà sulla terra, sono dipinte a mano con diversi colori, a sottolineare le differenze geo-culturali dei sei mari: Mar Mediterraneo, Mar Baltico, Mar Caribe, Mar Cinese, Mar Nero e Mar Rosso, che insieme sono simbolo di integrazione fra diverse culture.

L’allestimento della mostra permette una visione dall’alto dell’opera: le sedie laleggera, accostate una all’altra in una teoria continua e in un naturale disordine, mantengono la loro individualità e al tempo stesso offrono una visione frastagliata e viva di ciascuno dei sei mari e delle coste che lambiscono. Ogni sedia, che riporta sul fondo l’indicazione del mare d’appartenenza e la firma di Michelangelo Pistoletto e Juan E. Sandoval, costituisce un’opera unica non numerata. I fondi ricavati dalla vendita dei sei mari che compongono il progetto saranno devoluti alla associazione non profit Love Difference, Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea e dialogo interculturale

Una visione universale, i sei Mediterranei
E nel configurarsi di quest’opera, la visione di Michelangelo Pistoletto e Juan E. Sandoval fanno uno scatto in avanti. Il Mar Mediterraneo, attorno a cui si sono incrociate le culture egizia, greca, fenicia, romana, araba, è soltanto uno dei luoghi archetipi delle diversità. Il progetto si allarga a tutti i Mediterranei del pianeta. Sei Mari, sei culle delle differenze. Ciascuno racconta, a suo modo, di incontri di civiltà, di crescita nel rispetto della multiculturalità. Così “MEZZOTERRA MEZZOMARE I Mediterranei – Sedie Love Difference” schiude nuovi orizzonti di pensiero, in un viaggio che, fra intuizione, emozione e riflessione, solca le acque e tocca le coste di tutti i mari del mondo. A tutte le latitudini culturali, arte e design insieme.

La realizzazione dell’opera. Le fasi di lavorazione. Le 248 sedie laleggera che compongono l’opera sono state sottoposte da Michelangelo Pistoletto in collaborazione con Alias ad uno speciale processo di lavorazione. Ogni sedia è stata stuccata nelle giunte delle incollature e ricoperta con una prima mano di fondo acrilico. Dopo un secondo carteggio e stuccatura e una seconda mano di fondo acrilico, è stata effettuato un attento controllo della superficie, per verificarne la perfezione. Successivamente, è stato dato il primo colore, tracciando la sagoma del disegno. Dopo aver steso il secondo colore, sono state dipinte le parti del disegno in nero. A contrassegnare l’unicità di ogni pezzo, sotto la seduta è stato applicato l’adesivo con la firma di Michelangelo Pistoletto e Juan E. Sandoval e l’indicazione della posizione della sedia nell’ambito del mare di appartenenza. Nella fase finale, le sedie sono state interamente verniciate con protettivo trasparente AS.

L'intero ricavato della vendita delle Sedie va a sostegno delle attività 2009-10 di Love Difference-Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea

Per informazioni:
tel. +39 015 0991456
info@lovedifference.org
http://www.lovedifference.org

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Flora futurista - I fiori di Giacomo Balla
A cura di Alessandro Ortenzi e Anna Scavezzon

La Triennale di Milano in collaborazione con il gruppo Fantoni presenta la mostra Flora Futurista, a cura di Alessandro Ortenzi e Anna Scavezzon, un omaggio a Giacomo Balla in occasione della ricorrenza del centenario del movimento Futurista.

Nel giardino della Triennale, fino alla fine di settembre, saranno riprodotte in scala 11:1 le sculture-fiore ideate da Giacomo Balla.
Questi fiori si collocano fra le piu' interessanti ricerche dell'artista futurista nell'ambito dell'arte astratta.
I fiori di Balla hanno forme non esistenti in natura, sono dipinti con colori squillanti e vivaci e sono pensati dall'artista come miglioramento della -decadente- flora naturale.

Come i veri fiori hanno la funzione di arredare, colorare, profumare un ambiente. L'artista arriva alla creazione di queste opere attraverso un processo di stilizzazione formale. Agli odori dei fiori vengono associati forme e colori che li traducono visivamente. I fiori possono essere quindi triangolari, conici oppure sferici.

Nel 1915 Giacomo Balla e Fortunato Depero lanciano il manifesto -Ricostruzione futurista dell'universo-.
Questo documento programmatico, destinato a diventare un cardine della poetica futurista, propone un rinnovamento della vita di tutti i giorni attraverso l'arte ma anche attraverso l'abbigliamento, i giocattoli, la cucina, la musica.
L'ideazione di questi fiori, la cui prima intuizione risale all'osservazione da parte di Balla di un giardino primaverile mosso dal vento, si colloca su questa linea. Balla arredo' la propria casa con queste opere che, in un'ottica di esaltazione del movimento e della dinamicità propri del Futurismo, contrastano con l'immobilità millenaria dei fiori esistenti in natura.

Le riproduzioni della flora futurista sono state realizzate dal gruppo Fantoni con pannelli MDF, Medium Density Fiberboard, verniciati a polveri epossidiche.

Inaugurazione Mercoledì 22 aprile, ore 18

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6 Milano
dal 22 al 27 Aprile dalle 10 alle 20
Orario: mart-dom 10.30-20.30 giov 10.30-23
ingresso libero

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Rosanna Bianchi Piccoli
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