Personale dell'artista, tra i pionieri della computer art italiana, che si e' interessato alla net.art e alle culture digitali come opera d'arte. Gli eventi da lui creati on line sono connotati da una forte valenza sociale, politica e di cultura antagonista.
Tommaso Tozzi è nato a Firenze nel 1960. Tra i
pionieri della computer art italiana si è
interessato alla net.art e alle culture digitali
come opera d'arte, di cui è l'iniziatore in
Italia. Gli eventi da lui creati on line sono
connotati da una forte valenza sociale, politica
e di cultura antagonista. Dalla seconda metà
degli anni Settanta realizza progetti musicali,
artistici e contro culturali e dal 1982 ha
partecipato a esposizioni collettive e personali
in alcune tra le principali istituzioni
espositive nazionali. Da quel periodo in poi ha
partecipato a happenings con l'artista e
musicista Giuseppe Chiari.
Da sempre interessato
al settore dei movimenti "underground" ha
realizzato "fanzine, progetti di autogestione e
autoproduzione" e dalla fine degli anni Ottanta è
stato tra i fondatori di alcuni network
telematici indipendenti a carattere artistico e
sociale ed inoltre a progetti di archiviazione e
mappatura delle culture alternative.
Negli anni Ottanta ha realizzato contributi di
computer grafica per alcuni dei principali
network televisivi nazionali. Da quegli anni ha realizzato produzioni
multimediali in differenti ruoli professionali:
regista, sceneggiatore, programmatore e grafico.
Recentemente ha ideato e fatto nascere il
progetto Wikiartpedia, libera enciclopedia online
sull'arte e le culture delle reti.
Per Tommaso Tozzi la produzione di senso nasce
dalla mescolanza di codici, in quanto l'uso
deviato del codice produce nuovi sensi e nuove
forme di comunicazione. L'uso arbitrario e
ambiguo dei codici è la norma nella quotidianità e nell'uso della lingua.
Le reti non sono un mondo virtuale ma un sistema
organico in grado di creare un ambiente virtuale,
un contesto entro cui sviluppare una forma della
propria vita che non è resa possibile nel mondo
naturale. Se si vuole che la comunicazione non
sia solo una forma di scrittura, ma sia
contemporaneamente una forma di oralità, allora
l'identità deve essere interpretabile e non
decodificabile.
La sua deformazione nell'atto
informazionale e comunicativo è il punto di
partenza per la costruzione di comunità sociali
spontanee, non programmate e contigua
all'evolversi della complessità del reale.
E' l'autore tra l'altro di "Hacker Art BBS"(1990)
e cofondatore del Network "Cyberpunk"(1991),
"Cybernet"(1993) e "Strano Network "(1993).
Ha organizzato con Strano Network il convegno e
la mostra "Diritto alla comunicazione nello
scenario di fine millennio" (Centro di Arte
Contemporanea Luigi Pecci di Prato(1995).
Secondo la sua visione va considerata arte il
partecipare, nelle forme più svariate, alla
trasformazione millenaria dei processi culturali
planetari con l'obiettivo di favorire un
sentimento di libertà, uguaglianza, fratellanza e cooperazione tra le persone.
Tozzi dirige la Scuola di Nuove Tecnologie
dell'Arte e il Centro di Ricerche e
Documentazione sull'Arte delle Reti e le Culture
Digitali UCAN presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara.
Tozzi è inoltre docente all'Accademia di Belle
Arti di Firenze e Carrara e all'Università degli Studi di Firenze.
Inaugurazione 23 Aprile 2009
Galleria Depardieu
64 Boulevard Risso, Nice