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1/5/2009

Mostra degli Allievi

Museo Ugo Guidi, Forte Dei Marmi (LU)

a cura di Marco Dolfi

“Ricordo i 27 anni trascorsi nella Scuola Libera del Nudo, il continuo passare di aula in aula a volte ossessivo, a volte disturbante, a volte divertente per il semplice bisogno di qualche piccolo cambiamento. Non posso perciò dimenticare le enormi stanze tra loro comunicanti dell'ex ricovero "Regina Elena", dove ogni giorno ci raggiungeva la protesta di un anziano inquilino che pretendeva la restituzione della sua camera da letto. E il piacere, invece, per il gran senso di indipendenza e di comunità che si godeva nelle ampie soffitte della Biblioteca Civica, dove le scuole di disegno, scultura, incisione, storia dell'arte, erano tutte magicamente riunite.

Ed infine, al termine degli innumerevoli traslochi, i dieci anni trascorsi all'ultimo piano della nostra accademia, sotto l'enorme quadrato di luce spiombante nell'aula che era stata di Umberto Buscioni, poi condivisa con Omar Galliani e dove il passaggio di posa in posa, scorreva rituale sotto gli occhi degli allievi, presi nel complicato inseguimento dell'insinuarsi di una curva nel corpo della modella. Questa scena così abituale e tuttavia così attraente, mi faceva comprendere e perciò sorvolare le tentazioni voyeuristiche di alcuni muratori che sbirciavano timidamente dalla grande finestra di vetrocemento durante gli ultimi lavori di restauro sul torrione soprastante.

L'aula della Scuola del Nudo è l'infinito trascorrere di un tempo dedicato al disegno. È il gesticolare intrigante ed assurdo della mano che si muove su un foglio nel tentativo di riuscire a dare un senso di vita e un senso di bellezza alla solitudine di quel corpo infinitamente riguardato dal cerchio di allievi che si chiude attorno ad esso. Coloro che hanno fatto questa esperienza, sanno perfettamente come tutto questo sia tanto difficile e faticoso da raggiungere. Sanno benissimo come un disegno, in apparenza soddisfacente, non riesca a persuaderci per qualcosa di inspiegabile, mentre a volte, dentro un miserabile scarabocchio, sia possibile che quella vita affiori misteriosamente. Cerchiamo di capire tutto questo ma non vi riusciamo. Avvertiamo immancabilmente un senso frustrante quando quella rete di segni che si è formata sotto i nostri occhi non ci soddisfa, mentre ci coglie un piacere intimo ed insinuante quando sentiamo che il risultato ci appaga. Oppure, un po' di disagio se l'opinione dell'insegnante non concorda con la nostra.

In questo andirivieni di fare e di sentire non vi è niente di scientifico, nessuna precisione matematica, ma solo l'infinito inseguimento delle infinite, imprendibili, inspiegabili declinazioni del bello.” Renato Carozzi

La visita della mostra, che durerà fino al 14 Maggio 2009, e del museo nei giorni successivi all’inaugurazione, ad ingresso libero, sarà possibile solo su appuntamento allo 0585-348510, 348-3020538, museougoguidi@gmail.com

Inaugurazione sabato 2 Maggio alle ore 17

Museo Ugo Guidi
via M. Civitali 33, Forte dei Marmi
ingresso libero

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