Palazzo Re Rebaudengo
Guarene (CN)
piazza roma (Piazza del Municipio)
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WEB
Eppur si muove
dal 7/5/2009 al 20/6/2009
tutte le domeniche dalle 14 alle 19
011 3797600

Segnalato da

Silvio Salvo




 
calendario eventi  :: 




7/5/2009

Eppur si muove

Palazzo Re Rebaudengo, Guarene (CN)

La mostra e' il frutto di 4 mesi di lavoro dei tre giovani curatori stranieri protagonisti della 3' edizione del progetto Residenza per Giovani Curatori: il colombiano Inti Guerrero, l'austriaca Julia Klaring e la belga Pieternel Vermoortel. La mostra riunisce i lavori di 10 artisti italiani che lavorano con la performance, il video, la fotografia e l'installazione. Opere di Rosa Barba, Emanuele Becheri, Eva Cenghiaro, Ra di Martino, Patrizio di Massimo...


comunicato stampa

La mostra Eppur si Muove è il frutto di quattro mesi di lavoro dei tre giovani curatori stranieri protagonisti della terza edizione del progetto Residenza per Giovani Curatori: il colombiano Inti Guerrero (1983), l’austriaca Julia Kläring (1978) e la belga Pieternel Vermoortel (1981). Invitati dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla Fondazione Edoardo Garrone a trascorrere un periodo di formazione in Italia, i tre curatori hanno avuto modo, viaggiando per tutta l’Italia, di approfondire la realtà contemporanea, prendendo contatto con artisti, curatori, direttori di museo, galleristi e critici.

I tre curatori hanno viaggiato per l’Italia, da Venezia a Bologna, da Torino a Trento, da Milano a Roma e da Capri a Guarene.
La mostra Eppur si muove segna il punto nella loro serrata ricerca attraverso la realtà del nostro Paese e i molteplici riferimenti politici e sociali espressi dagli artisti di oggi con diverse pratiche artistiche.

“Quando gli artisti sviluppano la loro ricerca a partire da dati, documenti o specifici momenti della storia collettiva o privata, agendo su questi, raccontandoli o modificandoli, essi hanno la capacità di alterare il presente e di ricreare il passato secondo diverse modalità poetiche ed estetiche” affermano i tre curatori selezionati.

La mostra inaugura l’8 maggio a Palazzo Re Rebaudengo di Guarene d’Alba e riunisce i lavori di dieci artisti italiani che lavorano con la performance, il video, la fotografia e l’installazione.

Gli artisti in mostra sono:
Rosa Barba (Agrigento, 1972. Vive e lavora a Berlino), Emanuele Becheri (Prato, 1973. Vive e lavora a Prato), Eva Cenghiaro (Padova, 1982. Vive e lavora a Padova), Rä di Martino (Roma, 1975. Vive e lavora a New York), Patrizio di Massimo (Jesi-AN, 1983. Vive e lavora a Londra), Caterina Nelli (Roma, 1979. Vive e lavora a Roma), Giulia Piscitelli (Napoli, 1965. Vive e lavora a Napoli), Moira Ricci (Orbetello-GR, 1977. Vive e lavora tra Milano e Grosseto), Davide Savorani (Faenza-RA, 1977. Vive e lavora a Bologna), Elisa Strinna (Padova, 1982. Vive e lavora a Venezia).

Per la mostra conclusiva del progetto Residenza per Giovani Curatori, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Fondazione Edoardo Garrone hanno quest’anno previsto due sedi espositive: “Eppur si muove” sarà allestita dal 10 maggio al 21 giugno negli spazi di Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba e successivamente, dal 18 settembre al 18 ottobre, a Genova a Palazzo Ducale, in collaborazione con Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura.

Progetto di mostra

Il vero metodo per renderci presenti le cose è rappresentarle nel nostro spazio (e noi nel loro). A ciò può spingerci solo l'aneddoto...
Noi non ci trasferiamo in esse: sono loro che entrano nella nostra vita. Walter Benjamin in I Passages di Parigi

Quando gli artisti sviluppano la loro ricerca a partire da dati scientifici, documenti o specifici momenti della storia collettiva e privata, il loro modo di intervenire su questi, di raccontarli o di modificarli, sembra avvicinarsi al potere dell’aneddoto evocato da Benjamin e a come questo volutamente si allontani dalla visione messianica della storia. In questa mostra l’aneddoto non è legato all’empatia dello spettatore nei confronti delle vicende narrate, ma permette agli eventi di essere considerati e percepiti attraverso temporalità diverse e simultanee.

Patrizio Di Massimo, 1983, vive e lavora a Londra
OAE, 2009 | video, 16 min
Strutturato come una sorta di decostruzione di uno dei momenti più cupi della storia italiana, OAE è una compilazione di materiale video girato dall’artista in diversi luoghi della Libia, segnati dal suo passato coloniale. In questo lavoro, il colonialismo viene letto come il vuoto che intercorre tra le differenti invasioni imperialiste del territorio nord africano, attraverso la rappresentazione di luoghi diversi: le desolate rovine romane di Leptis Magna datate più di due mila anni fa’; strutture metropolitane rimaste come traccia dell’invasione italiana del 1912 insieme ad immagini contemporanee della moderna architettura di Tripoli costruita dagli italiani durante la dittatura fascista. Attraverso il montaggio questo video mette in contrapposizione il loro significato simbolico e il contesto ideologico da cui sono nate.

Giulia Piscitelli, 1965, vive e lavora a Napoli
Todos, 2008 | video, 9 min
Ogni giorno un anziano signore cerca meticolosamente nella spazzatura di Napoli scarti tecnologici da raccogliere e riassemblare. Stereo distrutti, orologi guasti e fari danneggiati di automobili rotte vengono ‘aggiustati’ e collegati ad altri oggetti elettrici, diventando elementi di una nuova creazione. Il protagonista del video sembra spostare e trasformare la loro funzione culturale originaria, dando vita ad una realtà personale sospesa contemporaneamente tra il desiderio di riciclo e quello di ritirarsi dalla società dei consumi.

Eva Cenghiaro, 1982, vive e lavora a Padova
Elisa Strinna, 1982, vive e lavora a Venezia
Wood vinyl, 2009 | performance sonora
Una serie di sottili fette di legno vengono tagliate da diversi tronchi d’albero e poi lucidate e piallate in modo da raggiungere lo spessore di un LP di vinile. Suonati su un giradischi, questi dischi di legno traducono in suono i cerchi scavati nel legno dai cicli vitali dell’albero; il suono astratto che ne deriva diventa la manifestazione tangibile della possibilità di tradurre culturalmente la Storia della natura.

Rosa Barba, 1972, vive e lavora a Berlino
Outwardly from Earth’s Center | film in 35mm transferito su dvd + pubblicazione
Il lavoro si compone di un film in 35mm (presentato qui in video) e una pubblicazione, che insieme raccontano la storia di una comunità intenta a salvare simbolicamente (cosmologicamente) il loro territorio dalla scomparsa, attraverso la messa in scena di un rito ancestrale. Un’ignota isola al nord della Scandinavia si è dislocata dal suo asse e ha cominciato a spostarsi. Il lavoro accosta scene di questo comportamento culturale primitivo in parallelo a sequenze di moderne pratiche umaniste, ritratte in ‘soggetti illuminati’ (l’archeologo, l’architetto, il politico, etc…) che, nel loro specifico campo di competenza, spiegano razionalmente l’origine e il futuro del loro instabile sito geologico. La messa in scena di questo rito diventa una forma di ritorno simbolico ai principi fondanti di una comunità.

Caterina Nelli, 1979, vive e lavora a Roma
Long Portraits: Cecile 2006, Michele 2006, Pierfrancesco 2006, Federica 2007, Brando 2007, John 2007, Giorgio 2007. Fotografie a foro stenopeico, stampa a mano su carta barata
Attraverso un procedimento simile a quello della camera oscura, Caterina Nelli ritrae Cecile, Michele, Pierfrancesco, Federica, Brando, John e Giorgio. Lo sfondo minimale sposta le immagini al di fuori di uno specifico contesto spazio-temporale, anche se la percezione del tempo resta uno degli elementi centrali di questo lavoro. Il non saper collocare storicamente le immagini, così come il fatto che la tecnica analogica impiegata sia ormai desueta, segna quanto la fotografia resti legata allo scorrere del tempo. Il processo, che prevede un’esposizione di almeno 20 o 50 secondi, così come lo sguardo diretto verso l’artista (e lo spettatore) ripropone l’attimo in cui l’immagine è stata creata. Queste immagini, sgranate e un po’ sfuocate, evocano l’idea nostalgica che le immagini fotografiche possano rubare l’anima di chi viene fotografato.

Moira Ricci, 1977, vive e lavora tra Milano e Grosseto
20.12.53-10.08.04 | Serie di fotomontaggi, 2004-2009
Alterando materiale biografico e inserendo la propria immagine in fotografie che ritraggono sua madre, ancora viva, l’artista sembra sovrapporre temporalità diverse. I suoi ricordi trascendono l’immagine fotografica e i suoi residui fisici. Così mentre la madre invecchia e si trasforma, e le tecniche fotografiche si modernizzano, l’artista mette in scena nuovi incontri dal suo attuale punto di vista. In questi fotomontaggi il passato e il presente vengono presi in considerazione insieme alla capacità di trasformazione della realtà delle fotografie. Il suo approccio, può essere avvicinato a quello di Roland Barthes, quando racconta il suo modo di guardare le fotografie della madre dopo la morte di questa, evocando il punctum come un momento di forte emotività individuale, segnata dall’amore o dall’odio e non da un’educata simpatia.Queste fotografie fanno parte di una serie in fieri.

Elisa Strinna,1982, vive e lavora a Venezia
Sinfonie | Disegni, 2009
L’intervento dell’artista nasce da materiale d’archivio reperito presso il SISMOS Center dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. Interviene sulle registrazioni di terremoti avvenuti in Italia dal 1908 a oggi trasformando la modulazione d’ampiezza delle rilevazioni sismografiche in codici cromatici, rendendo possible una traduzione musicale dei sismi. I disegni, un lavoro in progress, diventeranno il canovaccio di una futura istallazione sonora. L’uso di materiale d’archivio in questo lavoro è volto, non tanto alla rappresentazione diretta della storia sociale, ma a dimostrare come la registrazione di un fenomeno geologico, e le sue conseguenze, possa rappresentare lo spazio residuo tra la storia culturale e quella naturale.

Rä di Martino, 1975, vive e lavora a New York
August 2008, 2009 | film 16mm trasferito su dvd, 5 min
Rä di Martino filma due attori Maja Sansa e Mauro Remiddi in una villa fin de siècle nella campagna belga mentre cantano in ordine sparso i titoli di un telegiornale della CNN dell’agosto 2008. La scenografia evoca l’immobilità di una scena d’interni di un film anni ’40 o ’50, sottolineandone la melodrammatica pomposità. Come in un tableau vivant gli attori stanno ritti sulle scale mentre cantano le diverse notizie: un coro minimalista di un ipotetico futuro. In questo lavoro l’artista sembra evocare, attraverso gli anacronismi, un essere fuori dal tempo o forse un appiattimento di qualsiasi temporalità. I tre diversi momenti storici evocati non si fondono, ma vengono a contrapporsi, dando vita ad un’immagine molto forte carica di associazioni solamente evocate.

Davide Savorani, 1977, vive e lavora in Bologna
Hybrîda, 2009 | Istallazione ambientale
Come entrando in una Wunderkammer troviamo una grande forma lignea appesa precariamente al soffitto: un pezzo d’arredamento fuori luogo o una strana arma da sfondamento, un bastone divinatorio fuori misura o un’antenna? Come il bastone divinatorio, che è un semplice pezzo di legno dotato di peculiari capacità, che gli scienziati hanno dimostrato essere inesisteti, questo oggetto diventa un medium tra l’umano e l’energia della terra; al contempo inutile e funzionale. Questa struttura lignea è ricoperta di maschere che evocano il rapporto del corpo umano con la pelle; maschere che l’artista spesso introduce nei suoi lavori, per evocare una relazione ambivalente tra il desiderio di esporsi e quello di scomparire. L’installazione è carica della memoria di diversi archetipi culturali citati, assimilati e manipolati attraverso rituali performativi.

Emanuele Becheri, 1973, vive e lavora a Prato
Senza Titolo, (second session), 2009 | Oggetti combusti, in teca di vetro e legno, dimensione variable
Emanuele Becheri ha chiesto ai suoi amici di ‘carbonizzare’ degli oggetti quotidiani; una matita, un metro e altri oggetti di legno o carta che gli sono poi stati consegnati senza che l’artista ponesse alcun limite quantitativo o temporale. Gli oggetti, presentati in una teca museale, secondo l’ordine in cui gli sono stati consegnati, manifestano un temporaneo stato di riunificazione, mostrando la fragile natura dei documenti e la loro capacità di interiorizzare la storia. Questi oggetti carbonizzati incorporano quindi la cecità dell’artista nei confronti del processo produttivo così come la sua inarrestabilità.

Rilascio, 2006
280 x 175, carta copiativa su carta kraft, legno, plexiglas
260 x 175, carta copiativa su carta kraft, legno, plexiglas
Due grandi fogli di carta stropicciata riportano le tracce di un’azione precedente. Fissati solamente sul lato superiore, per l’azione della gravità i fogli continuano a dipanarsi. La carta stropicciata e lo stato attuale del lavoro diventa la manifestazione interiore di come il materiale stia cercando la propria posizione in rapporto ad un azione ‘storica’.
La costante e minima azione di Rilascio ha il potere di definire il presente e di suggerire il futuro prossimo.

PROGRAMMA 8 MAGGIO

Conferenza: Lo Stato dell’Arte Italiana ore 15,00 -18,30
In occasione dell’inaugurazione di Eppur si muove, mostra finale della terza edizione del progetto Residenza Giovani Curatori, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Edoardo Garrone, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, promuovono una conferenza sullo stato dell’arte italiana.

Strutturata come una giornata aperta al mondo dell’arte italiana per fare il punto sullo sviluppo della scena artistica emergente, la conferenza intende offrire una piattaforma di dialogo per approfondire la situazione del sistema Italia, i suoi artisti, le sue istituzioni, le strutture no-profit e le accademie. Un’occasione per le istituzioni italiane di incontrarsi e collaborare, offrendo nuove opportunità agli artisti e ai curatori.

Presentazione della mostra ore 15-16
Inti Guerrero, co-curatore Eppur si Muove
Pieternel Vermoortel, co-curatore Eppur si Muove
Julia Kläring, co-curatore Eppur si Muove
Chiara Agnello, curatore Careof Milano
Artisti presenti in mostra
Moderatrice
Ilaria Bonacossa, curatore Progetto Residenza Giovani Curatori Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Imparare a fare l’artista?
Realtà del sistema Italia
16,30-18,15

Cristiana Collu, Direttore MAN Museo Arte Contemporanea, Nuoro
Martina Corgnati, Critica e Storica dell’arte
Anna Daneri, Curatore del Corso Superiore di Arti Visive Fondazione Ratti, Como
Giacinto di Pietrantonio, Direttore GAMeC Galleria Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo
Cristiana Perella, Curatore Indipendente
Marco Scotini, Direttore B.A. e M.A. Visual Arts and Curatorial Studies NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Milano

Modera
Francesco Bonami, Direttore Artistico Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Saluto e chiusura dei lavori
Ore 18,15

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Riccardo Garrone, presidente Fondazione Edoardo Garrone

Visita guidata alla mostra con i curatori
Ore 18,30

Venerdì 8 maggio la mostra sarà aperta al pubblico dalle 15,00 alle 20,00.
Verrà organizzato un servizio di navette da Milano, Genova e Torino
Ore 12.30 autobus da NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano- Via Carlo Darwin, 20 Milano
Ore 12.30 autobus da Piazza Caricamento, Genova
Ore 13.00 autobus da Accademia Albertina di Belle Arti- Via dell’Accademia Albertina, 6 Torino
Ore 13.30 autobus da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- via Modane 16, Torino
Ore 19.30 partenza autobus di ritorno per Milano Genova Torino

Prenotazioni autobus per il pubblico info@fondsrr.org
Prenotazioni autobus per i giornalisti press@fondsrr.org

Ufficio Stampa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Angiola Maria Gili angiola.gili@fondsrr.org
Silvio Salvo silvio.salvo@fondsrr.org
t. 011 3797600

Inaugurazione Venerdi 8 Maggio alle 15

Palazzo Re Rebaudengo
Piazza del Municipio, Guarene d’Alba (CN).
Aperto tutte le domeniche dalle 14 alle 19
Ingresso gratuito

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