Spazio A
Pistoia
via Amati, 13
0573 977354 FAX 0573 977354
WEB
Luca Bertolo
dal 8/5/2009 al 23/7/2009
mar-sab 15.30 - 19.30

Segnalato da

Galleria SpazioA



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Luca Bertolo



 
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8/5/2009

Luca Bertolo

Spazio A, Pistoia

In mostra 2 grandi tele, antitetiche e complementari. Lo scenario di Allegoria appare tutt'altro che gaio: qualcosa di simile a un barcone della speranza galleggia in mezzo al mare senza piu' una rotta, la vela afflosciata sull'albero. Al contrario, un'aria di spensieratezza pervade Senza titolo.


comunicato stampa

Una volta Orlov fece indigestione di piselli tritati e morì. E Krylov lo venne a sapere e morì pure lui. E Spiridonov morì per conto suo. E la moglie di Spiridonov cadde dalla credenza e morì pure lei. E i figli di Spiridonov annegarono nello stagno. E la nonna di Spiridonov cominciò a bere e si diede al vagabondaggio. E Michajlov smise di pettinarsi e gli venne la tigna. E Kruglov disegnò una signora con una frusta in mano e uscì di senno. E Perechrestov ricevette un vaglia telegrafico di quattrocento rubli e cominciò a darsi tante arie che lo licenziarono. [Daniil Charms] La felicità non fa racconto, dice il titolo della nuova mostra di Luca Bertolo che si inaugura sabato 09 Maggio 2009 alla galleria SpazioA.

In effetti, delle migliaia (milioni) di romanzi scritti nei secoli pochissimi (se ce n’è qualcuno) si limitano a narrare serenità d’animo, benessere, felicità. Il raccontare sembra profondamente legato alla difficoltà. Anche nel caso di una telefonata, di un pettegolezzo. Ci si incontra: ciao come va, hai saputo di Giovanni? E giù malattie, incidenti, ansie, preoccupazioni. Del resto avete mai provato a raccontare, per esteso, un’allegria? Assumiamo in via provvisoria che la felicità sia istantanea e poco dicibile (o almeno non senza noia: sarà questo che Dante temeva avvicinandosi al paradiso?) e che dolori e paure diano consistenza al tempo, cioè all’esperienza. In mostra campeggiano due grandi tele che sembrano formarne il nucleo. Sono due quadri antitetici e complementari. Lo scenario di Allegoria appare tutt’altro che gaio: qualcosa di simile a un barcone della speranza galleggia in mezzo al mare senza più una rotta, la vela afflosciata sull’albero; a bordo figure umane impaurite, incantate, allarmate. Al contrario, un’aria di spensieratezza (anche formale) pervade Senza titolo, 2009. Qui non ci sono personaggi da individuare, simboli da interpretare, trame da scoprire, non c’è nemmeno il titolo: davanti agli occhi solo la struggente, banale, felicità di una cameretta in disordine (o, se preferite, di una tela bianca piena di macchie colorate).

Quest’alternanza o ambiguità sembra la cifra – per quanto astratta – dell’intera mostra. Alla tonalità malinconica delle piccole tele intitolate Carcere fa da contrappunto la sublime stupidità degli Smile. E poi ancora i “ritratti” (tutti ispirati a un’unica foto, scelta perchè poco leggibile) dello scrittore russo Daniil Charms (1905-1942), autore prediletto da Bertolo e per lui “standard ineguagliabile del tragicomico”. “La pittura è il cammino verso la pittura” (Bertolo, parafrasando Franco Fortini). E in effetti sembra che ad ogni sua nuova mostra (o serie di lavori) Bertolo voglia ricominciare da capo. In sintesi, la domanda è sempre: cos’è la pittura e cosa c’entra col resto del mondo? Denominatore comune dei suoi lavori è il processo del farsi e disfarsi della pittura. In certi casi si può navigare in un suo quadro come si sfoglia – avanti e indietro - un abbecedario: ecco una macchia, due, tre, ecco una campitura astratta, un’abbozzo di figura, ecco che tutto torna ad essere di nuovo macchia, cioè qualcosa in potenza. Chissà che non stia proprio in questa pura potenzialità parte della felicità che non si riesce a raccontare.

Luca Bertolo, Milano 1968. Dal 1987 al 1992 frequenta il corso di laurea di Scienze dell’Informazione all’Università Statale di Milano dove comincia a scrivere una tesi di logica matematica. Nel frattempo segue altri corsi d’arte e lavora come illustratore. Dopo un soggiorno a Londra torna in Italia e nel 1998 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nello stesso anno si trasferisce a Berlino, dove vi risiede fino al 2005. Vive e lavora sulle Alpi Apuane. Ha esposto in gallerie pubbliche e private, tra cui MACRO (Roma), Kettle’s Yard (Cambridge), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi pecci (Prato), Kunsthaus Tacheles (Berlino), Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, The Front Room Gallery (New York), Galleria Alessandro De March (Milano), SpazioA (Pistoia), Arcade (Londra).

inaugurazione: sabato 09 Maggio 2009

Galleria SpazioA
Via Amati, 13 - Pistoia
dal martedì al sabato 15.30 – 19.30 e su appuntamento
ingresso libero

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