Galleria Previtali
Milano
via Lombardini, 14
02 58113090 FAX 02 58113090
WEB
Nichilismo metropolitano
dal 26/5/2009 al 26/6/2009
martedi' - sabato 16-19,30

Segnalato da

Lorenzo Valentino




 
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26/5/2009

Nichilismo metropolitano

Galleria Previtali, Milano

9 artisti accomunati da uno sguardo disincantato sulla realta'. 9 voci dure e crude che scandagliano la metropoli. Dai suoi segreti piu' sordidi ai suoi vizi piu' frivoli. A cura di Alessandra Redaelli.


comunicato stampa

a cura di Alessandra Redaelli

Nove artisti accomunati da uno sguardo disincantato sulla realtà. Nove voci dure e crude che scandagliano la metropoli. Dai suoi segreti più sordidi ai suoi vizi più frivoli. Una pennellata forte, espressionista, gestuale accomuna il lavoro di Cristina Gandini e della coppia Borgiani Simoncini. La prima realizza visi dalle cromie stravolte, urlate, colti in un primissimo piano che sembra sul punto di esplodere fuori dai confini della tela; gli altri due inventano deformazioni che, sulle tracce di Bacon, raccontano in pochi tratti la sofferenza umana, forse le violenze nascoste dietro una porta chiusa, dietro facciate sorridenti e rassicuranti.

Anche il lavoro di Lorena Cacucciolo indaga dietro la porta chiusa. Una pennellata pastosa, soffusa di luce, spia silenziosi interni borghesi gremiti di oggetti o scorci di letti sfatti che parlano di assenze intrise di malinconia. Un senso tutto femminile della solitudine che nelle tele di Sonia Ceccotti si fa provocazione gridata, anche se sempre colorata di tenera autoironia. Costrette a fare i conti con una realtà dove i rospi non sono più capaci di trasformarsi in principi azzurri, le sue ragazze – corpi forti, raccontati con solido senso di realtà – non perdono l’ottimismo e guardano lo spettatore dritto negli occhi con un’aria di scanzonata ironia.

Donne completamente diverse sono, invece, quelle che emergono dalle tele di Max Gasparini. Sono apparizioni, fantasmi sensuali gocciolanti di colore, fanciulle preraffaellite il cui sguardo rapace incanta lo spettatore, imprigionandolo senza scampo come il canto delle sirene.

Vicini per sensibilità alla poetica della Pop Art – sebbene con esiti molto diversi tra loro – sono infine i lavori di Edoardo Stramacchia, Antonella Tolve e Oreste Minini. Il primo, con un procedere raffinato e minuziosissimo, trasforma pagine di fumetti in pattern astratti o appena decifrabili, oppure gioca sulla sagoma riconoscibile del personaggio di un cartoon facendolo diventare modulo ripetitivo fino all’ossessione. La Tolve invece, con un occhio a Roy Lichtenstein e uno alla segnaletica, racconta in campiture piatte – in vignette di sapore pubblicitario – l’ansia contemporanea per il possesso. E poi c’è Minini, l’unico scultore del gruppo. I suoi solidi biomorfi dai colori accesi potrebbero essere animali primitivi, oppure gli ultimi abitanti di un futuro post-atomico, eredi di una società sciagurata e sconfitta.

Inaugurazione 27 maggio ore 18,30

Galleria Previtali
via Lombardini, 14 - Milano
Orario: da martedì a sabato ore 16-19,30
Ingresso libero

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