Galleria Pack
Milano
Foro Buonaparte, 60
02 86996395 FAX 02 86992260
WEB
Marina Paris
dal 27/5/2009 al 11/9/2009
martedi - sabato 13-19.30

Segnalato da

Galleria Pack



approfondimenti

Marina Paris
Roberto Pinto



 
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27/5/2009

Marina Paris

Galleria Pack, Milano

Public Spaces. La ricerca di Paris si genera dal contatto e dalla conseguente contaminazione con la scienza dell'architettura, che per l'artista romana non si riduce soltanto a misura, metrica, e forma, ma richiama l'idea di spazio esistenziale, simbolico e psichico. A cura di Roberto Pinto.


comunicato stampa

A cura di Roberto Pinto

La ricerca di Marina Paris si genera dal contatto e dalla conseguente contaminazione con la scienza dell’architettura, che per l’artista romana non si riduce soltanto a misura, metrica, e forma, ma richiama l’idea di spazio esistenziale, simbolico e psichico. È dal connubio arte-vita che nasce l’interesse dell’artista per l’architettura degli edifici ed in particolare dei luoghi pubblici, di quegli spazi che sono simbolo di una memoria collettiva e di identità culturale.
I soggetti cari a Marina Paris sono gli spazi interstiziali, i terrain vagues, e tutti quei luoghi pensati, realizzati e adibiti al passaggio e all’attraversamento. I corridoi, le sale d’attesa, le scale della metropolitana, e le aule dell’università vengono catturate dall’obiettivo fotografico dell’artista, e presentate ai nostri occhi svuotate dalla presenza umana.

L’elemento che nella realtà può rendere difficilmente percepibile l’ampiezza e la configurazione degli ambienti, viene “sacrificato” negli scatti di Paris a favore di un’indagine più approfondita dello spazio che diventa luogo dell’immaginario collettivo. Il lavoro dell’artista non si ferma alla semplice narrazione descrittiva di un luogo specifico, ma tende a concentrarsi sulle sensazioni che questi spazi evocano e sull’impatto che questi possono avere sullo spettatore. Esemplificativa in questo caso è l’installazione Ambiente Mobile, opera già presentata all’ultima Quadriennale di Roma ed allestita in modo nuovo in occasione della mostra milanese. Il lavoro è costituito da un lungo corridoio, il cui attraversamento è reso difficoltoso dalla presenza di un tapis roulant che spinge lo spettatore nella direzione opposta a quella dei suoi passi. L’opera, che può anche essere intesa come “omaggio” a Bruce Nauman, comunica un senso di inquietudine e claustrofobia tipico della poetica dell’artista.
Il coinvolgimento fisico e sensoriale dello spettatore diviene quindi il focus della mostra, la quale intende enfatizzare lo spazio della galleria in quanto partecipe di un’interazione con il fruitore. È per questo motivo che le fotografie dell’artista ritraggono spesso spazi vuoti, ibridi, impregnati da un sentimento d’attesa. Questi, sono luogo di un’attività passeggera, una via transitoria, uno spazio preliminare che conduce ad altro continuando a mantenere lo spettatore in stato d’attesa che proprio perché assolutizzata ed oggettiva, diviene ontologica, essenza dell’esistenza.

Tra le mostre più recenti di Marina Paris ricordiamo: Fragile, Museo d’arte Moderna S.Etienne, Francia, 2009; In Space, Galleria Olivier Houg, Lione, Francia, 2008; XV Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2008; Micro-narratives, Museo della Storia yugoslava, Belgrado, 2007; Transiti, Galleria Pack, Milano; Stazione Utopia, 50° Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, Venezia, 2003.

Opening giovedì 28 maggio 2009 dalle ore 18.00 alle 21.00

Galleria Pack
Foro Buonaparte 60 - Milano
Orari: mar/sab h. 13.00/19.30
Ingresso libero

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