Galleria Carla Sozzani
Milano
corso Como, 10
02 653531 FAX 02 29004080
WEB
Floris Neususs
dal 12/6/2009 al 1/8/2009
mar, ven, sab, dom 10.30-19.30, mer, gio 10.30-21, lun 15.30-19.30

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Galleria Carla Sozzani




 
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12/6/2009

Floris Neususs

Galleria Carla Sozzani, Milano

Early Works. Negli anni Neususs ha acquisito una grande padronanza tecnica e la sua lunga carriera di artista gli ha guadagnato il titolo di 'maestro' del fotogramma. Il suo lavoro con la figura non e' soltanto una sfida ai limiti di un processo, ma una particolarissima interpretazione dell'essere umano. Le sue immagini assomigliano ad ectoplasmi di oltre 2 metri di altezza.


comunicato stampa

A cura di Giuliana Scimè

Una tecnica antica come l’invenzione stessa della fotografia, e che chiunque può praticare senza complicate attrezzature, è ricorrente fascinazione per gli artisti contemporanei. Il fotogramma: carta sensibile, oggetti di qualsiasi natura e un colpo di luce, è il sistema più semplice per produrre immagini fotografiche. Però, se dal gioco si vuole varcare l'incognita porta dell'arte, il problema si complica. Man Ray e Luigi Veronesi scoprono il fotogramma per casualità; Christian Schad, Moholy-Nagy, Eberhard Schrammen, Toni von Haken e Franco Grignani come lucida scelta. Tutti loro eleggono il fotogramma quale alternativa e creano opere di geniale bellezza.

Floris Neusüss predilige il fotogramma quale unico strumento espressivo. Negli anni ha acquisito una straordinaria padronanza tecnica e, la sua lunga carriera di artista, e influente insegnante, lo definiscono ‘il maestro’ del fotogramma.

Già nel 1954, ancora al liceo, produce le prime opere e si può credere che fosse, appunto, il processo più semplice da adottare in una scuola. Soltanto sei anni più tardi applica tale tecnica per riprendere il corpo a grandezza naturale. Ha del miracoloso.
Fino alle sperimentazioni di Neusüss, gli artisti si erano serviti di piccoli oggetti, di ombre trasposte, di trasparenze proprio per le difficoltà dell’ingannevole facilità di realizzare delle immagini fotografiche senza l’uso di una macchina fotografica.

Il lavoro di Floris Neusüss con la figura non è soltanto una sfida ai limiti di un processo, è soprattutto una nuova interpretazione dell’essere umano.
Le sue immagini, ambigue fra riconoscibilità e sfuggevolezza della rappresentazione, fra realtà e apparenza, svelano l’essenza indefinita del corpo e dell’anima. Assomigliano a giganteschi ectoplasmi, oltre 2 metri di altezza, che fluttuano nello spazio senza confini. Corpi quali metafore che ricordano il mito della caverna di Platone e pongono interrogativi sulla conoscenza di noi stessi. E le ombre illusorie della caverna trovano una corrispondenza intellettuale ed estetica nel lavoro ‘Nacthbilder’ (immagini di notte) in cui Floris Neusüss supera ogni immaginabile estensione del processo.
Nell’oscurità profonda della notte, espone a successivi o simultanei colpi di flash la carta sensibilizzata. Le piante, le foglie, i fili d’erba e i frammenti di corteccia si ‘materializzano’ in una volta ancora in interpretazioni sotterranee dell’universo naturale. Ed in tutte le serie di Neusüss, anche quando utilizza degli oggetti, ‘Tellerbilders e Faltbilders’, l’intento ultimo è proprio di catturare la natura intima di questi oggetti.

Dice Floris Neusüss: “Nel fotogramma l’osservatore distingue la frammentarietà dell’oggetto come una citazione della realtà”. Citazione che ci stimola ad indagare sotto la superficialità delle apparenze.

Inaugurazione sabato 13 giugno 2009 dalle ore 15.00 alle ore 20
cocktail dalle ore 17.00
Floris Neüsuss sarà presente all’inaugurazione della mostra

Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10 – 20154 Milano
martedì, venerdì, sabato, domenica ore 10.30 – 19.30
mercoledì, giovedì ore 10.30 – 21.00
lunedì, ore 15.30 – 19.30

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