Zelle Arte Contemporanea
Palermo
via Fastuca, 2
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Francesco Fontana
dal 25/6/2009 al 11/7/2009
mart-sab 17-20

Segnalato da

Zelle Arte Contemporanea



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Francesco Fontana



 
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25/6/2009

Francesco Fontana

Zelle Arte Contemporanea, Palermo

I gabbiani non pescano piu' ma mangiano lo stesso. I disegni dell'artista parlano delle acque dell'oceano che si chiusero sulle terre dell'Atlantide sparita, cataclismi e sospetti misfatti che distrussero e distruggono continenti, popoli ed esseri.


comunicato stampa

La quantità di rumore prodotto dalla gente che vive e lavora nelle città, come ogni sensazione fisica, cancella in parte quella che l’ha preceduta, il cittadino che preferisce tutelare il proprio sistema nervoso, tende a riscoprire la città nella notte, quando anche questa, dopo aver messo a letto i propri abitanti, sembra tornare a ricordarsi di se. E’ noto a tutti, che pochi di questi abitanti sono soddisfatti dei ritmi delle proprie giornate, ma la pratica rituale e abitudinaria di fatti sembra prevalere sui pensieri di ogni singolo e lentamente fa passare in secondo piano anche questi, generando un essere nuovo, sempre meno in grado di decidere per se.

Scriveva Wiliam Godwin , “ considera che l’uomo non è altro che una macchina! Egli è proprio come lo hanno fatto la natura e le circostanze; ovvero, obbedisce a necessità cui non può resistere. Se è corrotto, lo è perché è stato corrotto. Se non è amabile, lo è perché è stato ‘preso in giro e trattato con disprezzo, perché gli hanno sputato addosso’. Dagli un’educazione differente, ponilo in circostanze diverse, trattalo con gentilezza e generosità inverse alla durezza che ha sopportato, ed egli diverrà una creatura diversa”.

I gabbiani non pescano più ma mangiano lo stesso, poesia di Francesco Fontana a ribadire che i sensi hanno la meglio sulla volontà, chi vive nel desiderio di poter vivere una vita diversa, deve fare i conti con la violenza sensoriale che lo circonda; si ha forza (volontà) per potere cambiare il mondo e non la si adopera? E chi ci dis-educa a farlo? I disegni di Fontana ci dicono delle acque dell’oceano che si chiusero sulle terre dell’Atlantide sparita, cataclismi e sospetti misfatti che distrussero e distruggono continenti, popoli ed esseri.

Ne rimane una rigenerazione attraverso la visione simbolica e larvale, legata indissolubilmente al pensiero e alla poesia.
Questa rigenerazione passa dalla scoperta di elementi quotidiani come custodi di tesori perduti, confusi nelle ore di punta della giornata, come se la rifrazione dei raggi luminosi facilitasse lo spostamento di visibilità degli oggetti, cosa che sanno bene coloro che vanno sott’acqua in apnea alla ricerca di qualcosa. Fontana ci restituisce alcuni elementi perduti che trova in fondo alla città, durante la pratica rituale di ricerca della conoscenza delle acque in cui vivono creature diverse.

Inaugurazione Venerdì 26 giugno 2009 h.19

Zelle Arte Contemporanea
Via Matteo Bonello n°19 / Via Fastuca n°2 Palermo
dal martedì al sabato 17-20
ingresso libero

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